Tutto per un uomo (parte ottava)

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Lo baciò di nuovo sulle labbra, con più forza, con più violenza. Le loro lingue si cercavano in una danza affannosa e dall'esito imprevedibile. La sua bocca secca fu ricoperta dall'energia del suo uomo, sempre più desideroso di baciarla. In quell'attimo così passionale si avvinghiarono l'uno all'altra, come per proteggersi, come per estraniarsi dal resto del mondo, come se in quel momento contassero solo loro.

Lui la fece girare di colpo e cominciò a lasciarle altri piccoli baci sul collo. Erano meno dolci, più audaci, più affamati di lei. Cherifa provava un sussulto a ogni bacio, perché lui le lasciava piccoli segni sulla sua pelle alabastrina.

In seguito, lui le tolse la maglietta nera che lei indossava e la gettò con violenza a terra, vicino alla camicia.

Si abbassò e la sua lingua vogliosa percorse la sua schiena.

Cherifa gemette e sentì il suo corpo avvolto da spirali di fuoco che non le lasciavano via di scampo.

Lui, con un singolo gesto metodico, le tolse il reggiseno e lo fece cadere sul pavimento.

Lei continuò a guardare la sua immagine alla finestra e sentì le mani di lui che le palpavano con dolcezza il seno, come se fosse qualcosa di sacro. Le sembrava di essere incatenata da fiamme di passione che la stringevano sempre di più.

Poi, lui scese lungo la schiena sempre dando piccoli baci, e arrivò a contatto con i pantaloni di lei.

Si inginocchiò e portò le mani in avanti, tirando giù la patta dei pantaloni di Cherifa.

Lei fece due passi in avanti per togliersi quell'ingombrante indumento e si girò di nuovo verso di lui.

Guardò gli occhi di Orazio mentre indugiavano incantati sul suo corpo e provò una strana sensazione. Il cuore continuava a martellarle nel petto, ma non nello stesso modo di prima. Aveva indosso solo le mutandine e le calze, ma non provava imbarazzo. Si sentiva sicura.

Lui, con uno scatto improvviso, la prese in braccio e la accompagnò sul letto.

Baciò le sue gambe, per poi toglierle le calze.

Orazio si alzò e si tolse i pantaloni, mostrando un fisico ben definito e delle linee che, toniche, proseguivano fino all'inguine, ma che erano nascoste dai suoi slip.

Cherifa sospirò a quella vista mozzafiato e con una mano lo invitò ad avvicinarsi a sé.

Lui obbedì con una smorfia provocante e con pochi balzi fulminei si ritrovò sopra di lei.

Cherifa lo baciò e gli avvolse le mani intorno al collo. Lo amava, stava impazzendo per lui. Le era sempre piaciuto rischiare, andare oltre, anche se non aveva mai voluto ammetterlo. Aveva stabilito che si sarebbe data a una sola persona, ma solo dopo il matrimonio.

In quel momento non riusciva più ad aspettare e si lasciò trascinare dalla passione. Contro ogni regola, contro ogni suo preconcetto. Cercò di liberarsi da tutti i suoi timori e passò le sue mani lungo la schiena nuda di Orazio. Con una forza che lei non riteneva fosse possibile, riuscì a cambiare posizione e si ritrovò sopra di lui, padrona della situazione.

Cominciò a baciare il suo petto vigoroso, mentre lui le accarezzava i capelli scuri e chiudeva gli occhi, avvolto dal piacere.

Cherifa percorse piano il suo addome e arrivò all'inguine, a contatto con i suoi slip, e in quel momento fu frenata da una domanda che occupò la sua mente. Poteva farlo, rischiare di sbagliare?

Alzò la testa e si fermò ad ammirare il corpo di lui, eccitato e sudato.

Scosse la testa e cacciò definitivamente quella domanda dai suoi pensieri. Quella sera non ci sarebbe stato posto per la ragione. Voleva rischiare, sbagliare, commettere degli errori di cui magari si sarebbe pentita. Ma quella sera non le importava di ascoltare la ragione. Il suo unico desiderio era affrontare ogni paura e darsi all'uomo che più amava. Anche a costo di perdere la propria anima e negare tutti i valori in cui aveva sempre creduto.

Chiave: il lato oscuro della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora