Tutto per il potere (parte seconda)

16 3 0
                                    

I due cominciarono a parlare e Pip ne approfittò per guardare l'entrata della falda.

Vide dei mattoni per terra e intuì che volessero murare l'entrata.

Caroline arrivò alla stessa conclusione e chiese per quale motivo desiderassero bloccare l'ingresso alla falda.

Pip provò a dedurre: "Credo che la costruzione del pozzo sia solo un diversivo. Qui non vedo tracce della sua possibile costruzione. Dobbiamo entrare nella falda e scoprire il motivo."

Si guardò intorno, vide dei grossi sassi e li lanciò oltre il cancello.

Si sentì un forte colpo perché aveva colpito il ferro.

I due uomini si girarono spaventati: qualcuno li stava spiando?

Il guidatore del mezzo sbuffò e andò a vedere.

Aprì il cancello e tenne una pistola a portata di tiro.

Pipi disse a Caroline di correre e approfittarono del momento di distrazione per entrare nella falda.

L'apertura era piccola, ma passarono entrambi. All'interno si respirava un odore nauseante. Le pareti erano umide e c'era un corso d'acqua sporca.

Caroline si fermò e disse di voler tornare indietro: "Quando ho visto quella pistola, volevo andarmene. Ho resistito, ma adesso non riesco più."

Pip le disse di parlare piano e cercò di confortarla: "Dobbiamo scoprire cosa succede. Solo così potremo parlare con Şahin e andare dalle nostre madri." Le accarezzò una guancia. "Vuoi ancora parlare con lei per sapere se siamo parenti? Allora dobbiamo andare fino in fondo!"

Lei lo ringraziò e gli diede la mano.

Camminarono per un quarto d'ora.

Sentirono il rumore di una chiave che girava e lo seguirono.

Videro un uomo incappucciato che portava un vassoio di cibo dentro una stanza.

Si avvicinarono e sentirono meglio.

"Stai indietro!" urlò l'uomo e un'altra voce sussurrò implorante: "Cosa sta succedendo in città? Non potete continuare a tenermi qui..."

Pip aspettò che fosse entrato e lo seguì. Aveva una pistola in una mano e il vassoio era su un tavolino.

Sospirò e riuscì a immobilizzargli le braccia.

Caroline prese la pistola in modo indeciso perché non sapeva come impugnarla.

Pip disse al prigioniero di scappare e l'uomo fuggì subito.

Caroline prese le chiavi rimaste nella toppa, ma l'incappucciato riuscì a immobilizzare il ragazzo.

La ragazza si spaventò e l'uomo in nero esclamò: "Dammi l'ostaggio e te lo restituisco!"

Pip disse di non ascoltarlo: "Scappate, non preoccupatevi per me!"

Caroline guardò il prigioniero dietro la porta.

L'uomo annuì ed entrò nella stanza: "Liberalo e verrò da te!"

Caroline continuò a tenere la pistola puntata verso di lui. L'indice era sul grilletto. La mano tremava ed era indecisa se sparare.

L'incappucciato disse: "Lo lascio andare, ma lei deve abbassare l'arma!"

La ragazza guardò il prigioniero e lui annuì.

Lo sguardo di Caroline incrociò quello di Pip. Lui sperava che lei obbedisse.

Chiave: il lato oscuro della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora