I due cominciarono a parlare e Pip ne approfittò per guardare l'entrata della falda.
Vide dei mattoni per terra e intuì che volessero murare l'entrata.
Caroline arrivò alla stessa conclusione e chiese per quale motivo desiderassero bloccare l'ingresso alla falda.
Pip provò a dedurre: "Credo che la costruzione del pozzo sia solo un diversivo. Qui non vedo tracce della sua possibile costruzione. Dobbiamo entrare nella falda e scoprire il motivo."
Si guardò intorno, vide dei grossi sassi e li lanciò oltre il cancello.
Si sentì un forte colpo perché aveva colpito il ferro.
I due uomini si girarono spaventati: qualcuno li stava spiando?
Il guidatore del mezzo sbuffò e andò a vedere.
Aprì il cancello e tenne una pistola a portata di tiro.
Pipi disse a Caroline di correre e approfittarono del momento di distrazione per entrare nella falda.
L'apertura era piccola, ma passarono entrambi. All'interno si respirava un odore nauseante. Le pareti erano umide e c'era un corso d'acqua sporca.
Caroline si fermò e disse di voler tornare indietro: "Quando ho visto quella pistola, volevo andarmene. Ho resistito, ma adesso non riesco più."
Pip le disse di parlare piano e cercò di confortarla: "Dobbiamo scoprire cosa succede. Solo così potremo parlare con Şahin e andare dalle nostre madri." Le accarezzò una guancia. "Vuoi ancora parlare con lei per sapere se siamo parenti? Allora dobbiamo andare fino in fondo!"
Lei lo ringraziò e gli diede la mano.
Camminarono per un quarto d'ora.
Sentirono il rumore di una chiave che girava e lo seguirono.
Videro un uomo incappucciato che portava un vassoio di cibo dentro una stanza.
Si avvicinarono e sentirono meglio.
"Stai indietro!" urlò l'uomo e un'altra voce sussurrò implorante: "Cosa sta succedendo in città? Non potete continuare a tenermi qui..."
Pip aspettò che fosse entrato e lo seguì. Aveva una pistola in una mano e il vassoio era su un tavolino.
Sospirò e riuscì a immobilizzargli le braccia.
Caroline prese la pistola in modo indeciso perché non sapeva come impugnarla.
Pip disse al prigioniero di scappare e l'uomo fuggì subito.
Caroline prese le chiavi rimaste nella toppa, ma l'incappucciato riuscì a immobilizzare il ragazzo.
La ragazza si spaventò e l'uomo in nero esclamò: "Dammi l'ostaggio e te lo restituisco!"
Pip disse di non ascoltarlo: "Scappate, non preoccupatevi per me!"
Caroline guardò il prigioniero dietro la porta.
L'uomo annuì ed entrò nella stanza: "Liberalo e verrò da te!"
Caroline continuò a tenere la pistola puntata verso di lui. L'indice era sul grilletto. La mano tremava ed era indecisa se sparare.
L'incappucciato disse: "Lo lascio andare, ma lei deve abbassare l'arma!"
La ragazza guardò il prigioniero e lui annuì.
Lo sguardo di Caroline incrociò quello di Pip. Lui sperava che lei obbedisse.
STAI LEGGENDO
Chiave: il lato oscuro della luce
AdventureSecondo volume. Passioni travolgenti, continui colpi di scena ed emozioni forti sono i protagonisti del secondo volume di Chiave. Pip e Caroline stanno ritornando a Cipro, ma l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. La famiglia Bacco ha trovato un pre...