Furto con sorpresa (parte quinta)

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Cherifa abbassò lo sguardo e si passò una mano tra i capelli. "Va bene, ma sia chiaro che non voglio essere coinvolta in prima persona. Controllerò la situazione dall'esterno e nulla più."

Il giornalista tirò un sospiro di sollievo. "Grazie, Cherifa. Sei una grande amica!"

La ragazza sorrise. "Promettimi però che andrà tutto bene e che non ti caccerai nei guai come tuo solito."

Damiano assottigliò gli occhi e, ironizzando, esclamò: "Ehi, mi sento offeso!"

Ridacchiò e concluse la conversazione: "A parte gli scherzi, non ti preoccupare. So quello che sto facendo. Più tardi ti chiamo per stabilire tutti i dettagli. A presto!"

Cherifa lo salutò e chiuse la conversazione, sospirando.

Trattenne uno sbadiglio e per un attimo pensò che quella telefonata fosse stata solo un sogno.

Si guardò intorno e si arrese: era tutto tremendamente reale. Per lei, ormai era ovvio che Damiano fosse ossessionato da Dark Rose e quell'ossessione poteva spingerlo oltre i confini della legalità. D'altronde, lei aveva rapito la donna che lui amava e prima o poi quel risentimento avrebbe provocato delle conseguenze. Se quella sera Damiano e Dark Rose si fossero trovati faccia a faccia, solo uno dei due ne sarebbe uscito vivo.

Quel pensiero non la lasciava tranquilla, per quello voleva esserci, per accertarsi che non ci fossero dei problemi.

Lasciò la cucina e si diresse verso l'apparecchio del telefono per appoggiare il cordless.

Sentì un lungo sbadiglio e sorrise: Orazio si era svegliato.

Si recò nella sua camera e vide l'uomo con un cuscino sul volto.

"Ben svegliato!" esclamò Cherifa, mettendo le braccia conserte.

"Mi devo ancora riprendere da quell'assordante rumore. Cos'era?"

"Lo squillo del telefono" rispose la ragazza, appuntandosi mentalmente che avrebbe dovuto abbassare il volume perché, in effetti, era molto alto.

"E chi era?" chiese Orazio con la bocca impastata, togliendosi il cuscino dal volto.

Cherifa si bloccò. Non poteva dirgli la verità, non ne aveva il coraggio. Certo, non aveva compiuto alcun crimine, ma preferiva non parlare di quell'argomento con lui. Si era appena svegliato e desiderava che almeno lui non avesse certi pensieri per la testa.

"Pubblicità" rispose Cherifa, sedendosi sul letto e dandogli un bacio a fior di labbra.

"Mmh... ora che hai un cellulare, ti arriveranno anche lì. Sono una vera piaga!" spiegò lui, ancora con la voce impastata dal sonno.

"Ah sì? Beh, allora devi insegnarmi come difendermi" gli sussurrò nell'orecchio, stuzzicandolo.

Orazio rispose alla provocazione stringendola a sé e baciandola con passione.

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Chiave: il lato oscuro della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora