Dopo aver seguito tutte le lezioni, mi trattengo nell'aula di chimica, non so neanche io il motivo per cui ho scelto quest'aula.Mentre gli altri sono in mensa, di mio fratello neanche l'ombra, io continuo a pensare alle parole di Nate.
Come può un ragazzo dall'apparenza così grezza e brusca essere così pieno di pensieri dentro di se?Non voglio fermarmi solo alla sua apparenza, ecco, se ci siamo incontrati un motivo dovrà esserci.
Poi ripenso a Adam, perché era così nervoso? Cosa lo turbava così tanto?
"Perché hai preso le difese di Adam?" Mi chiede Nate entrando nella classe e sedendosi al mio fianco.
"Perché è un fratello per me"
"E tu? Tu per lui? Ti sei mai chiesta se lui fosse innamorato di te?"
"No, ma saresti l'ultima persona con cui ne parlerei. Sai com'è si sbaglia nella vita"
"Ho questo modo di trattare le persone che non mi vengono incontro, va bene adesso?" In un certo senso, si sta aprendo con me.
"Non me lo sono mai chiesto, perché?"
"Perché lui ci tiene a te"
"Ma non potrà succedere mai niente"
"Come mai dici così?"
"Sento che non è quello giusto, poi è come un fratello per il mio, e non voglio aprire il mio cuore a nessuno"
"Ah ecco" Fa lui passandosi una mano tra i capelli disordinati e mossi. "Hai paura che qualcuno ti ferisca, tipico"
"Perché? Tu non hai paura?"
"Io è come se non ce l'avessi un cuore, oltretutto in venti anni di vita nessuna ragazza mi ha fatto questo effetto e credo che nessuna ne sarà capace"
"Non ti sei mai innamorato?" Sto marcando un po' troppo il suo territorio, ma stiamo parlando tranquillamente.
"No, in realtà non so neanche cosa sia l'amore, tu?"
"No, neanche io"
"Perché? Una ragazza come te non è riuscita ad innamorarsi?"
"Perché nessuno è in grado di innamorarsi dell'anima di una persona, tutti dell'aspetto"
"Hai ragione, ma tu sei, se posso dirtelo, bellissima. Te lo dico guardandoti con gli occhi di un ragazzo qualunque"
Faccio spallucce. "Adesso devo andare"
"Perché? Hai saltato la mensa per stare in questa classe immersa nei tuoi pensieri"
"Anche tu sei immerso nei tuoi pensieri"
"Anche in quelli degli altri, ed è la cosa più brutta" Lo guardo con fare interrogativo. "Lascia stare" Sussurra.
"A domani" Dico correndo via, perché corro via ogni volta che si parla del mio punto debole, me stessa, il mio corpo.
Adam è incazzato con il mondo, mio fratello non c'è, dovrò farmela a piedi, quindi mi conviene avviarmi.
"Dove vai? Tutta sola piccina? I sette nani non ci sono?" Mi si avvicina Leon.
"Leon" Lo abbraccio, sorridendo come una matta ad ogni cosa che esce dalla sua bocca.
"Rose" Imita il mio abbraccio e la mia risata. "Dove stai andando?"
"A casa"
"A piedi?"
"Di certo non mi farà male"
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Rose.
Fanfiction'Il Sole amava la Luna così tanto da morire ogni notte, per farla respirare.'