Capitolo 14

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Dopo la scuola, siamo andati all'officina per chiedere di quel Logan, che dall'aspetto sembrava uno di quei gitani che vive sotto i ponti.

Come per magia, la foto è sparita nel momento in cui Leon ha chiesto a suo padre chi fosse quell'uomo, tutti si scambiarono uno sguardo quasi interrogativo, per poi rispondere che loro non ne sapevano assolutamente niente, non lo avevano nemmeno mai visto.

Credo che però, questo non sia uno dei nostri problemi.

Mi preparo, per modo di dire, per la festa che sta già iniziando di sotto, indosso una felpa di mio fratello, che mi arriva al ginocchio, e un pantaloncino che diventa quasi invisibile.

Vorrei che venisse anche Nate alla festa, ho voglia di parlare con lui, come se mi mancasse, ma non lo vedo da un po'. Oltretutto si sta assentando anche a scuola, vorrei tanto sapere dove abita per correre ad abbracciarlo.

Ma no, Rose torna sulla terra.

Vado di sotto, la curiosità ha sempre fatto parte del mio carattere.
Non mi meraviglio quando vedo le solite troiette che se la spassano con i nostri amici, e i soliti ragazzi drogati che vengono a scuola solo per farsi qualche soldi con quella roba.

Che i nostri genitori, fin da piccoli, ci hanno sempre detto di stare alla larga da queste sostanze, dai brutti giri e dalle brutte amicizie perché non portano a niente, allora per questo che noi abbiamo chiuso il nostro cerchio di amicizia.

Anche se, a volte, fumiamo erba, finisce là.

"Vedo che il tuo viso traspare di emozioni, tra cui l'allegria di stare qui in mezzo" Si avvicina Adam, mi spunta un sorriso sulle labbra guardando gli abiti che indossa.

Di solito, ad ogni festa, anche la più nerd, si è sempre vestito con le sue solite camicie, e i pantaloni a sigaretta.
Questa sera no, ha deciso di indossare un pantaloncino con una felpa, siamo quasi vestiti uguali.

"Sono scesa di sotto solo per vedere la gentaglia che si aggira dentro casa mia"

"Ottimo motivo per scendere di sotto, casomai con qualche arma sarebbe stato meglio"

Sorrido. "Hai visto Jade?" Chiedo urlando nel suo orecchio, per la troppa musica che Marco sta mettendo dietro la console.

"L'ultima volta che l'ho vista era in cucina, stava mangiando tutte le merendine di Beth"

"Mio Dio!" Esclamo. "Questa sera finirà male" Vado verso la cucina, Adam dietro di me.

Trovo Jade con la testa appoggiata sul tavolo e una bottiglia di vodka stretta nella mano destra. "Riesci a portala di sopra prima che la vede Jacob?"

"Direi che suo fratello è andato ancor prima di lei" Mi fa cenno verso il divano, dove c'è Jacob che limona con una ragazza.

"Dov'è tua sorella?" Chiedo, lui sgrana gli occhi.

"Vuoi ucciderla? Non ti dirò dove si nasconde" Mi dice mentre sale le scale con in braccio Jade, che non smette di dire cose senza senso.

"È uno stronzo" Sussurra Jade. "Gli spacco la faccia" Sferra un pugno sul viso di Adam, per fortuna lui riesce a schivarlo.

Velocemente appoggia il suo corpo su un letto, noi ci stendiamo sull'altro. "Perché mi hai chiesto di Megan?"

"Di solito, adesso, eri a farti la doccia per ripulirti degli omicidi appena fatti per difendere tua sorella da chiunque si fosse avvicinato a lei"

Ride di buon gusto, ho sempre amato il suo sorriso, le sue labbra, e addirittura anche i suoi denti. "In realtà si, ma Megan questa sera sembra essere sulle sue. È in giardino a leggere un libro, se ti affacci la vedi" Indica la finestra. "È fissata con i libri sull'investigazione, vuole prendere la stessa strada dei nostri genitori"

"E tu invece?"

"Direi di no, a me piacciono i motori, la meccanica, il mondo delle auto, delle moto" Da come ne parla, capisco che prenderà quella strada, anche perché i suoi occhi brillano ogni volta che sente il rombo di un motore.

"Tu invece? Se non sbaglio ami la letteratura, quindi continuerai a lavorare nella casa editrice di tua madre"

"Adam, io non ho idea di cosa farò. Mi piace scrivere, leggere, questo si. Ma non so cosa avrà in serbo il futuro per me"

"Devi costruirtelo tu il tuo futuro, lui non verrà a busserà alla tua porta, sarai tu a farlo." Mi stringe la mano, mentre con l'altra mi accarezza la spalla facendomi avvicinare sempre di più a lui.

"Adam" Sussurro.

"Si?"

"Hai freddo?" Domando vedendo i brividi sulla sua pelle.

"No Rose"

"Ma.."

"Ma questo è l'effetto che mi fa il tuo corpo a contatto con il mio"

Io faccio questo a lui?
Sono in grado di provocargli tutti questi brividi sulla pelle?
Eppure anche a me fa un effetto strano, ma non so descriverlo.
Però, mia madre l'ha sempre scritto nei suoi libri parlando di papà, che senza brividi è tutto inutile.

"Perché sei qui con me? Quando potresti essere lì fuori a scoparti una delle tante con tutto il seno e il sedere da fuori"

"Perché preferisco stare con te, Rose"

"Ma io non sono come loro"

"Per questo" Mi stampa un bacio sulla guancia. "Perché tu così come sei, sei tu. E sei così perfetta in questa felpa, mi viene una gran voglia di strappartela, ma non per scoparti, per accarezzare il tuo corpo e farlo dormire accanto al mio. Tu non hai idea di quando sei bella, di quanto riesci a far impazzire un ragazzo anche essendo una sulle sue. Tutte quelle troie là fuori, non valgono niente in confronto a te"

Ho smesso da un po' di credere alle parole delle persone, per questo, annuisco, senza dire niente.

Lui si avvicina a me, sfiora il suo naso con il mio, dopodiché i suoi occhi neri sono dentro i miei, azzurri.
Appoggia le sue labbra sulle mie, mi chiede l'accesso con la sua lingua ed io accetto, ho smesso di credere alle parole, ma ai gesti no.
Alle emozioni no, e forse sto provando un qualcosa di nuovo baciando le sue labbra.

Forse riesco a sentire tutta la voglia che lui ha di me, ma mi bacia con dolcezza, e giuro che in tutti questi anni, lui e la dolcezza non sono mai andati d'accordo.

Si allontana dalle mie labbra, accenna un piccolo sorriso. "Buonanotte, piccola Rose" Si appoggia sul mio metto.

E mente io ripenso a lui, a quello che è successo, chiude gli occhi, cadendo tra le braccia di Morfeo.

Penso a lui, a me, ma non ad un noi, perché non c'è nessun noi.

Ma c'è lui, poi ci sono io, un'eterna indecisa.

Ci siamo baciati.
Ed io davvero non riesco a descrivere cosa è successo in quel momento nel mio corpo.
Il cuore batteva forte, si, ma la reputo una cosa alquanto normalissima, altrimenti morirei se cessasse di battere.
Lo stomaco era in subbuglio, ma non mangio da stamattina.

Continuo a pensare a lui, mentre lo guardo dormire.
Mi domando, quante ragazze lo hanno guardato dormire?
Di solito, lui non ha mai permesso a nessuna di dormire al suo fianco, perché la ritiene una cosa importante.

Un rumore mi distrae, nonostante ci sia la musica sento dei rumori sotto la finestra, c'è tanta gente, però sono preoccupata che qualcuno possa fare qualche danno, mamma e papà saranno furiosi.

Scendo di sotto, correndo nel retro, come una stupida non ho portato neanche una torcia con me e ho il cellulare in carica.

Sento dei passi dietro di me, qualcuno mi afferra da dietro, tappandomi la bocca. "Adesso stai zitta, non ti succederà niente se farai la brava"

Non quella voce.
Ancora lui.
Ma adesso sono sola.
Non c'è nessuno con me.

Rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora