Rose.

Capitolo 43

Sento la sveglia squillare e sbattere contro il muro, vedo l'orario, le sette di mattina.
Sbuffando, mi alzo dal letto. "Che palle!" Esclamo.

Sento mia sorella Abigail ridere. "Rose va a scuola, solo Abigail non ci va perché è piccola di età"

"Smettila, stupida" Sbraito. "Lord?" Chiedo.

"È a lavoro"

"Ha trovato un lavoro? Buon per lui!"

"Rose"

"Si?" Rispondo.

"Secondo te ho fatto la scelta giusta a portarmi Lord qui?"

"Perché me lo chiedi? Se hai dei dubbi significa che non è poi cosi giusta come scelta"

"Non lo so, ho solo paura che nel nostro mondo si monti troppo la testa"

"Ricordati che lui è metà umano"

"Poi ne parliamo" Si alza dal letto venendo verso di me, mi bacia in fronte. "Adesso vai a scuola"

Vado di sotto e adoro vedere mio padre leggere il solito giornale al suo solito posto a sedere mentre parla con mia madre come se fossero ancora complici, ancora ragazzini. "Buongiorno Rose, non cercare di origliare da lì dietro, da qui si sente meglio"

"Buongiorno anche a te papà e per tua informazione non stavo origliando ma stavo pensando a te e mamma quando eravate due giovani pazzi innamorati"

Mia madre scoppia in una rumorosa risata, mio padre le lancia uno sguardo assassino. "Perché pensi queste cose a quest'ora del mattino? Non credi di aver messo in funzione il cervello troppo presto? Io è da dieci minuti che leggo la stessa notizia"

"Cameron" Sbuffa mamma. "Sempre il solito" mi guarda. "Dobbiamo parlare un po' noi due, a quattrocchi"

"Fate finta che sono non vedente" Si intromette mio padre. "Tanto so che parlerete di Adam, ho visto che ha perso la testa per mia figlia"

"Ah, ti accorgi di qualcosa"

"Ashley, io mi accorgo di tutto ma agisco quando è il momento"

Mamma alza gli occhi al cielo. "Allora? Siete fidanzati?" Chiede.

"Buongiorno ai genitori più belli del pianeta, dobbiamo andare" Evan sorride guardandoli mentre mi trascina fuori la porta. "Giusto in tempo eh? Stavano per farti l'interrogatorio?"

"Si, ma me lo faranno comunque" Rido.

Si ferma l'auto di Adam avanti casa, ci avviamo.
Megan scende dal sedile davanti salutandomi con un bacio per poi salutare mio fratello e salire in auto.

Mi siedo davanti, Adam mi saluta con un bacio guardandomi con i suoi occhi così belli. "Buongiorno piccola" Mi ribacia.

"Non esageriamo" Si intromette mio fratello.

"Potrei dire lo stesso a te" Risponde Adam.

"Ma io non l'ho baciata davanti a te" Si difende.

"Lo fai in continuazione"

"Ma tua sorella è la mia ragazza!" Esclama.

"Non ripeterlo in questo modo" Fa Adam. "Anche tua sorella è la mia ragazza"

"Avete rotto i coglioni" Sbraito nervosa, accendo la radio e mi distraggo ascoltando qualche canzone.

Sono nervosa.
Stiamo per arrivare a scuola.
Ci saranno le ragazze di Adam.
Io e lui adesso stiamo insieme.
Ma non mi sento inferiore, assolutamente, non più.
Però mi preoccupa ciò che le persone penseranno.