Capitolo 25

186 11 0
                                    


Dopo le lezioni, vado in mensa, dove mi siedo al tavolo con tutti gli altri.

"Quindi tu e tuo fratello partirete domattina?" Chiede Evan.

"Si, ritorneremo dopo le vacanze natalizie" Risponde Megan ammiccando mio fratello con lo sguardo.

Dovrebbe smetterla.

"Mi sono perso qualcosa? Dove andate?" Chiede Leon.

"Sud America, dove è nata nostra madre" Risponde Megan.

"Davvero fantastico!" Esclama Drake.

"Di più, non sto più nella pelle" Dice Adam con tono di voce acuto per poi sbuffare.

"Anche voi  andrete in Sud America?" Chiedo a Leon e Brenda che fanno cenno di sì.

"In realtà è da tanti anni che non vediamo la terra nativa di nostro padre, sarà bello visitarla insieme" Dice Brenda sorridendo.

I genitori di Brenda e Leon, ossia, Martin e Lucy partiranno per il paese dove è nato Martin, che sarebbe lo stesso di Mara, madre di Jason e sorella di Logan, che passerà le vacanze al fresco come se fosse una limonata.

"Stasera dovremmo fare il solito pigiama party" Propone Jade.

"Per me va bene, dove e a che ora?" Grida Drake.

"A casa nostra" Risponde Jacob con nonchalance. "Quando vuoi"

Dopo la mensa, vedo Nate uscire dalla biblioteca con in mano dei libri, mi avvicino a lui vedendo cosa potrebbe leggere uno così. "Il potere della luna?" Chiedo.

"Si, hai letto bene" Allunga il passo e io lo raggiungo subito.

"Sei un appassionato di astronomia?"

"Non proprio, ma si può accettare"

"Hai tutti libri sulle costellazioni" Alzo le braccia al cielo.

"In realtà, fra qualche mese ci sarà la luna nuova"

"E quindi? Quella vecchia andrà in pensione?"

"Rose" Ridacchia. "No, significa che ogni creatura magica, dovrà rinchiudersi in casa perché sarà visibile agli occhi degli umani come realmente è"

"Cosa? Cosa centra la magia?"

"La magia centra sempre"

"Credi in quelle cose?" Chiedo. "I miei genitori mi hanno sempre vietato anche di vedere un film su queste cose"

"Sospettavo, ma si, ci credo e ci crederai anche tu" Socchiude gli occhi. "Non c'è posto per persone come loro in questo mondo, quindi vivono in un altro parallelo"

"Voglio saperne di più" Dico, ed è la verità, sono affascinata da ciò che non può essere spiegato.

"Cosa vuoi sapere?"

"Vieni con me" Lo prendo per mano trascinandolo nella libreria.

"Voglio iniziare leggendo libri scritti da veri e propri maghi"

"Qui troverai solo enciclopedia, ho io quello che fa per te, sarai tu adesso a seguirmi"

Prendiamo la strada che svolta verso casa sua, entriamo non trovando nessuno. "Tua madre non c'è?" Chiedo.

"Non ne ho idea"

Lo seguo fin camera sua, dove già l'altra volta vidi un enorme scaffale pieno zeppo di libri. "Allora, iniziamo da questo" Mi prende un libro un po' impolverato, marrone, con uno strano simbolo disegnato sulla copertina.

Prendo in mano il libro osservandolo bene, noto che non è così piccolo come sembrava. "Questo è stato scritto da generazioni e generazioni di streghe e maghi"

"Cosa significa?" Indico il simbolo.

"È un simbolo celtico, rappresenta la manifestazione, come puoi vedere. Le spirali che lo formano si avvolgono su se stesse da destra verso sinistra, rappresentano il ruotare delle energie dall'interno verso l'esterno" Traccia il simbolo con le dita. "I tre cerchi rappresentano: passato, presente e futuro. Le tre fasi solari, alba, mezzogiorno e tramonto. E tante altre cose che scoprirai"

"Ma come fai a sapere tutto questo, Nate"

"Ne ero appassionato anche io e lo sono tutt'ora" Spiega lui.

Sentiamo dei rumori di sotto e lui fa cenno di andare a vedere. "Devi averne cura" Fa lui.

Metto il libro nello zaino e scendo di sotto con lui, sento un profumino davvero delizioso, che come non mi è mai successo, mangerei qualsiasi cosa abbia cucinato sua madre.

"Rose, sapevo saresti tornata" Mi abbraccia lei.

"Morgana" La saluto.

"Assaggia uno dei miei biscotti, adoro cucinare e lo faccio anche bene" Mi passa uno dei suoi biscotti, ed è davvero come pensavo. "Tieni, li offrirai alla tua famiglia"

"Ma sono tantissimi" Quasi mi rifiuto ad accettare la sua scatola piena zeppa di biscotti.

"Rose, è un regalo"

"Okay, allora grazie mille, non doveva"

"Dovevo, dovevo" Sorride.

"Ti accompagno" Sussurra Nate.

Esco da casa sua, con un libro pieno zeppo di sapere e una scatola di biscotti vado verso casa.

Rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora