Capitolo 63

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I fiocchi di neve scendono delicatamente e si posano sulla nostra auto. "Ci arriveremo mai alla casa sul lago?" Sbuffa Adam camminando a dieci allora sulla strada ghiacciata.

Vedo un ragazzo somigliare a Lord, è Lord.
"Adam cammina piano, guarda là c'è Lord"

"Sto già camminando piano ma non posso fermarmi andremo a sbattere"

"Cosa cazzo sta facendo? Chi è quella? E perché si baciano?"

"Ma non era il ragazzo di tua sorella?" Domanda lui adesso più curioso di me.

"Il problema è che è il ragazzo di mia sorella"

Vedo Adam mentre fa le foto a Lord e a quella ragazza. "Ora dobbiamo andare prima che cominci a nevicare ancora di più, non voglio restare bloccato qui"

"Gli devo prima spaccare quella faccia di merda" Apro lo sportello ma lui mette la sicura e parte. "Il primo stronzo sei tu, il secondo è lui!"

Sbuffo per tutto il tragitto.
"Lord mette le corna a tua sorella quindi?"

"Adam, tradisce. Non dirlo davanti a lei"

"Scusa"

Arriviamo davanti l'enorme cancello della nostra casa, ferma l'auto. "Parcheggiamela" Dice.

"Rose fai attenzione" Ripeto nella mia mente.

Metto la prima, tolgo il freno a mano e accelero giusto che arrivo dentro il cancello, ma mi viene un'idea ancora più bella, Adam dice che non imparerò mai a guidare, vediamo.

Inverto il senso di marcia ed esco dal cancello, frizione e seconda, accelero percorrendo la stradina.

Faccio la curva ad "U", vedo la faccia terrorizzata di Adam. "Vuoi salire babbeo?"

"No, tu sei un babbea! Scendi dalla macchina"

Alzo gli occhi al cielo e riparto, facendo sotto e sopra e sentendo il rombo delle ruote che aderiscono al cemento. "Allora?" Chiedo ancora abbassando il finestrino, lo vedo salire, sconfitto.

Parto di corsa, metto subito la seconda, poi la terza per poi arrivare alla quarta.
Giro la macchina su se stessa quattro o cinque volte, accelero prendendo una strada che porta al fiume.

"Non devi per forza correre, non stai facendo una maratona" Urla mantenendosi.

"Poppante!"

Adam Sbuffa.

Arrivo davanti al fiume, inizio a decelerare e cammino con il freno e la frizione. "Per favore, possiamo non andarci a finire dentro?"

"Certo amore mio" L'adrenalina mi fa pronunciare le due parole magiche, con la coda dell'occhio vedo Adam, potrei anche accelerare andando nel fiume, non se ne accorgerebbe.

Scendo dalla macchina e apro il cofano prendendo una coperta, la stendo a terra e ritorno a prendere due birre dalla cassa in cui erano deposte nel bagagliaio di Adam, che finalmente scende. "Perché hai preso le birre?" Mi chiede.

"Perché hai le birre nel bagagliaio?"

"Tuo fratello" Viene a sedersi al mio fianco, stappa la birra con l'anello che ha al pollice e inizia a bere. "Mi sono spaventato" Dice ad un tratto. "La strada era bagnata e tu eri in quella macchina non me ne fregava niente che era la mia, ma c'eri tu dentro. Potevi farti del male e io non me lo sarei perdonato"

Sentirsi dire questo è un pugno nello stomaco, qualcosa di bello ovviamente, un pugno che vorrei ricevere sempre.

Porto la birra alle labbra e faccio dei sorsetti. "Mi dispiace di averti fatto preoccupare"

Si accende la sua solita sigaretta posizionata al lato della bocca. "Oh, almeno questo"

"Perché dici così?"

"Perché sembra che a te non te ne frega un cazzo, o forse vorrei sperare in quel sembra, ma è così. Non te ne frega niente. Ed è brutto quando riesci a vedere che dall'altra parte non c'è niente"

Prendo la sua mano, l'accarezzo anche se lui sembra restare freddo. "Io ci tengo a te" Sussurra.

Non mi farò scappare l'unica persona che ci tiene davvero a me, l'unica che ha combattuto.

Non lascerò che lui faccia parte della collezione di persone perse.

"Sai che per me è difficile anche stringerti la mano, oppure darti un bacio sulla guancia. Per me è tanto anche se per te è niente perché sei abituato ad altre dimostrazioni"

"Io non voglio altre dimostrazioni, Rose, lo capisci? Io non penso a nessun'altra all'infuori di te, voglio solo te, in tutti i sensi in tutti i modi. Sto impazzendo per te"

"Adam, io ci tengo a te e non ho mai tenuto a nessuno così tanto. Oltre a mio fratello, alle ragazze e" Ridacchia e mi fa cenno di continuare. "Io ci sto dentro con tutta me stessa, non credevo mai di ammetterlo ma è così. Adam, sono innamorata. E lo sono di te."

Mi guarda e i suoi occhi sono lucidi.
Brillano.
E forse quello che c'è dentro è amore.
Per me.

"Anche io" Sussurra tirandomi verso di lui, mi bacia in fronte ed io non resisto.

L'unica persona che voglio al mio fianco è lui.
Voglio il mio corpo che profuma di lui.
Le mie mani strette alle sue.
Il mio collo pieno di "Appartieni a me"
Voglio sentire il mio cuore battere così tanto, da impazzire.

Lo prendo per la felpa e lo bacio stringendolo forte a me.
Lui fa lo stesso, incrocio le gambe dietro la sua schiena, continuo a baciarlo e sento i nostri respiri diventare sempre più pesanti.

Dalle labbra passo al collo, lo bacio lentamente sentendolo gemere, lo mordo ancora e ancora.

Sento la sua intimità indurirsi sotto di me, senza accorgermene mi nuovo lentamente. "Rose" Sussurra. "Dobbiamo fermarci se non vogliamo andare oltre"

"Oltre è una parola così bella" Sussurro mentre lui riprende a baciarmi mordendomi le labbra, il collo.

Piano piano scende sul mio seno, alzando la felpa, cerco di abbassarla timidamente. "Non farlo con me, sei bellissima" Allora lascio che la mia felpa ricade sul prato. Sfilo anche la sua e accarezzo il suo petto.

Sento una serie di emozioni dentro di me, il mio cuore sta letteralmente impazzendo per lui.

Ti ho voluto per troppo, troppo tempo.

Mi prende con leggerezza posandolo sulla coperta, si toglie i pantaloni e viene sopra di me togliendomi i miei.

Sento la sua lingua scorrere sulle mie gambe, sulla mia pancia, brividi.

Inizia ad abbassarmi le mie mutandine, infila un dito dentro la mia intimità e riesco a trattenere il respiro, ne infila due e il movimento inizia ad essere più veloce, mentre lo fa si abbassa sulle mie labbra, baciandomi. "Solo per me, questi respiri sono solo per me"

"Solo per te" Tremo.

"Sto per scoppiare" Dice prima di levarsi le mutande ed entrare dentro di me, mi bacia, mi stringe il mio seno con le mani.

Sento lui sempre più dentro di me, la pioggia inizia a bagnare i nostri corpi, ma poco ci importa.

Sento lui gemere ed anche io.
Sempre più forte.

Ci fermiamo, ricade sul mio corpo respirando a fatica. "Con te anche la cosa più brutta diventa fantastica" Sussurro.

"Lo pensi davvero?"

Annuisco e mi riempie di baci. "Io e te, non dimenticarlo mai"

Alziamo gli occhi a cielo e adesso sono dei fiocchi di neve a bagnarci. "Andiamo a casa?" Domanda ed io annuisco.

Ci rivestiamo ed entriamo in macchina, ne approfitto della musica per pensare.

Sono stata così bene.
Senza che lui rendesse le mie imperfezioni un disagio.
Anzi, per un attimo è riuscito a farmele amare.
A non pensarle.

È davvero così.
Io e te.

E nessun altro.

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