Capitolo 51

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Vado con lui.
Prendiamo la sua auto.
Avviso mia madre di non preoccuparsi.

Mi porta nel Queens.
Camminiamo nel quartiere parlando del più e del meno.
Ci sediamo ad un tavolo ordinando un the caldo.
E mi sento già meglio.

"Perché stai facendo questo?" Chiedo.

"Io ti voglio bene e voglio vederti felice"

Annuisco.
"Ti ringrazio, mi fa bene la tua compagnia"

Sorride soddisfatto. "Lui è fatto così" Inizia a parlare di lui guardando le gocce della finestra che scorrono fino a scomparire. "È un guaio, non una persona. Potrei dubitare di tutto, ma ci tiene a te. Una volta tuo fratello gli chiese una cosa: tu e lui siete su un grattacielo, una persona deve cadere per forza, Adam non fece finire neanche la frase, che rispose, disse senza neanche pensarci su che si sarebbe buttato lui. E li, tuo fratello capi che lui faceva sul serio. E Cristo, Rose, gli altri avrebbero lasciato cadere te"

Resto un po' a pensarci su.
"Io non ho mai voluto una persona come voglio lui, sento che lui è quello giusto. Ma a volte mi maledico, più di tutti, maledico la mia testa che pensa queste cose. Perché poi Adam si comporta in modo diverso da ciò che dice"

"Ci sta. Non può essere tutto rose e fiori" Mi guarda. "Ma se tu ti arrendi così, no, non devi. Tu e lui siete fatti allo stesso modo. Se tu non ti fai sentire, neanche lui lo farà. Quindi per non perdersi, bisogna fare un passo più grande della gamba a volte"

Restiamo così, a parlare di noi.
Dopodiché ritorniamo a casa, mi accompagna e vado nella mia camera a rinchiudermi, ma entrando, trovo le ragazze sedute sul mio letto ad aspettarmi.

"Bentornata!" Esclama Brenda. "Te mato " Dice, che in Colombiano significa: "Ti ammazzo"

"No, non siamo qui per ammazzarti" Interviene Jade.

"C'è una festa stasera, nella scuola della periferia e avevamo pensato di passare una serata tra donne"

"Ho capito! State cercando di tirarmi su il morale per quello che è successo al campo?" Alzo gli occhi al cielo.

"Si, stavamo cercando. Hai detto bene!" Sbuffa Brenda.

"Ragazze, non contate su di me" Sussurro.

Vedo Jade aprire il mio armadio. "Che vestito indosserai?" Chiede. "Anzi, lo sceglieremo noi, tu vai a farti una doccia"

Annuisco.
Devo lasciarmi andare.
In fondo ci divertiremo, come abbiamo sempre fatto insieme.

Vado a lavarmi.
Asciugo i capelli mentre Megan mi da il cambio e va a lavarsi lei.

"Posso vedere il mio vestito? Un vestito poi? Per una festa data dalla scuola?"

"Non lamentarti in continuazione" Megan mi lancia un cuscino sul viso e sorride. "Non è un vestito da sposa"

Escono dal bagno anche Jade e Brenda.
Finalmente possiamo vestirci.
"Indosserai questo, e credimi, sarai stupenda" Dice Brenda prendendo un vestito spezzato.
Un top nero di pizzo e una gonna a tubino dello stesso colore.

"Si vedrà la pancia con quel pezzo di stoffa e quella gonna farà vedere il mio sedere e le mie gambe"

"Rose, misura questo coso e sta zitta" Mi rimprovera Megan.

Mi spoglio, gettando a terra il mio accappatoio.
Davanti a loro non ho vergogna, siamo comunque cresciute insieme.

Mi aiutano a posizionare il top e la gonna sul mio corpo. "Dove la vedi la pancia?"

"Jade, qui" Mi guardo allo specchio e noto le mie curve, noto come le sottolinea questa gonna e per una volta giuro di piacermi. "Non" Sussurro guardando un filo sottile di pancia che si intravede tra il top e la gonna. "Non sembro così grassa"

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