Capitolo 31

185 10 0
                                    


"E tu chi sei?" Faccio uno scatto dal letto, andando a finire con la schiena contro il muro.

"Io chi sono?" Sorride amareggiato, la figura di un uomo con due occhi rossi, una pelle bianco latte e abiti completamente neri che non si addobbano bene con i suoi capelli chiari. "Sei così profumata, morbida, sarai anche molto saporita" Si avvicina a me, guardandomi fisso negli occhi, ritrovandomi due rotelle che girano al posto degli occhi. Sento la sua bocca sul mio collo, percepisco la sua pelle fredda, come se fosse morto.

"Lord!" Esclama Nate che si affretta a venire verso di noi.

"E tu da dove sbuchi?" Chiede il ragazzo guardando Nate con fare buffo.

"Grazie al cielo sono sbucato nel momento giusto, stavi per mangiartela?"

"Mangiarmi?" Chiedo.

"È un vampiro" Dice Nate.

Lord mostra i suoi canini appuntiti. "Ma non un vampiro qualunque, io sono Lord, il vampiro più famoso dell'altro mondo"

Nate alza gli occhi al cielo. "Come mai sei qui?"

"Sono stato trasportato qui durante un incantesimo, di certo non avevo così tanta voglia di vedere il mondo umano"

"Un incantesimo?" Nate sgrana gli occhi, poi guarda me che sposto lo sguardo altrove, non sarà mica stato il mio? "Rose, cosa hai combinato?"

"Aspetta, aspetta. Tu sei Rose, la grande strega che non sa di esserlo" Dice con tono di voce stupita. "Ed io che stavo per mangiarti, povero me"

"Come fai a conoscermi?"

"Perché tu sarai la persona che salverà tutti noi dalla malefica Scarlett" Nate viene verso di me abbracciandomi.

"Non contate troppo su di me"

"Certo che si!" Esclama Lord. "Hai tutti i poteri che una strega possa desiderare, ma ascolta il mio consiglio, impara ad usarli bene"

"Che incantesimo hai fatto?" Chiede Nate vedendo il cerchio a terra con il residuo delle candele.

"Volevo vedere nonna Rose"

"Ma io non sono nonna Rose" Lord si guarda intorno. "O forse volevi agganciare un vampiro eh?"

"Falla finita Lord, tornatene nella tua tomba" Scatta Nate.

"Ma se sono appena uscito"

"Hai fatto un grosso guaio Rose" Si lamenta Nate, poi addolcisce il suo sguardo e mi accarezza la guancia. "Piano piano imparerai tutto, non avere fretta"

"Oh, qui c'è troppo amore nell'aria" Urla Lord.

"L'amore non mi troverà mai"

"Secondo me ti ha già trovato"

"Lord sta zitto o ti rispedisco nelle tenebre"

"A me sembrano stupidi i vampiri" Dico.

"Il sangue che beviamo proviene da persone stupide, quindi automaticamente" Dice lui girovagando per la camera guardando la libreria.

"Certo" Lo prende in giro Nate. "Adesso devo andare, sarò subito di ritorno" Sparisce.

"Allora Rose, cosa mi racconti?" Chiede Lord sedendosi difronte a me.

Senza ascoltare le sue parole, mi catapulto giù con il teletrasporto.

Morgana sarà andata di sicuro in cerca di erbe mentre Andras starà nell'altro mondo. "Quanti anni hai?"

"230" Risponde. "Sono nel bel mezzo della giovinezza"

"Si come no" Sussurro. "Sei uscito grazie a me?"

"Si, erano venti anni che ero rinchiuso lì dentro."

"Sei nato vampiro?"

"No, quando avevo venti anni sono stato morso da uno di loro, per gli umani sono morto, ma poi diventando un vampiro sono entrato nel mondo parallelo"

"Quindi non invecchierai mai?" Chiedo guardando ancora il suo aspetto da ventenne.

"Mai" Risponde. "Sei la sorella di Abigail, vero?"

Annuisco.

"Il mio grande amore" Sospira.

"Lord?" Morgana entra con in mano un cesto pieno zeppo di erbe e candele. "Sei vivo?"

"In realtà sono morto, ma si, sono vivo" Gesticola. "Che incoerente"

"Rose, ma domani è Natale?" Chiede lei.

Ci penso su. "Si"

"Si avvicina il giorno del tuo compleanno"

"Diciottesimo compleanno, la luna nuova, il trentuno Dicembre allo scattar della mezzanotte succederà il
tutto e tutti noi dovremmo fare attenzione perché gli umani riuscirebbero a vederci per ciò che siamo davvero"

"Lo hai visto?" Chiede Morgana e Lord annuisce.

"Vedi il futuro?"

"Si, ma solo ciò che riesco a prevedere" mi risponde.

"È meglio che io torni a casa"

Come le altre volte, socchiudo gli occhi e sparisco tra mille scintille.

Arrivo nella mia camera, apro la porta e sento i miei che parlano e ridono con Selena e Nash insieme ai miei nonni.

Guardo la porta della stanza di mio fratello, nel momento in cui sento la porta aprirsi e riesco a sentire la voce di Marco che parla con mio fratello, richiudo la mia.

Mi metto nel letto, chiudo gli occhi cercando di addormentarmi, ma un soffio di vento mi sfiora il naso.

Una cosa abbastanza strana, fuori fa freddissimo, grandina, ma in casa papà di certo non ci faceva mancare il riscaldamento a mille.

Richiudo gli occhi, sento delle labbra posarsi sulla mia guancia, riaprendoli non vedo nessuno. "Sono qui, piccola Rose" Un dolce e delicato suono proviene da qualche angolo della mia camera. "Non preoccuparti di aver sbagliato l'incantesimo, io sono qui"

"Nonna?"

"Si, sono tua nonna" La vedo camminare verso di me, come se fosse viva, come se fosse una persona vera e propria.

Mi siedo sul letto appoggiandomi al muro, lei si avvicina a me e riesco ad abbracciarla. "Nonna" Una lacrima mi scorre sul viso, adesso posso vedere i suoi capelli castani lunghi e mossi, i suoi occhi castani, il suo sorriso uguale a quello di papà.

"Rose, non piangere"

Rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora