Senza aspettare neanche le prime luci del giorno, mi fiondo nella doccia, dopodiché indosso una semplice felpa grigia e un jeans per andare a scuola.Lascio asciugare i miei capelli all'aria, anche se nei mesi freddi è alquanto sconsigliabile.
Velocemente scendo le scale, rischiando di cadere e inciampare nei miei stessi piedi. "Rose? Sicura di sentirti bene? Comunque buongiorno" Mio padre vedendomi, alza lo sguardo dal solito giornale mattutino. "Come mai già sveglia?"
"Come mai non smetti mai di fare domande, papà?"
"Hai ragione!" Esclama lui sospirando. "Non dovrai mica uscire con qualcuno e saltare la scuola?"
"Cameron!" Lo rimprovera mia madre venendo verso il tavolo della cucina, portando il cibo. "Rose, lo sai che fuori fa freddo, vero?" Indica i miei capelli.
Alzo gli occhi al cielo mentre mangio qualcosa, ho iniziato la mia nuova dieta, dieta si fa per dire. Cercherò di mangiare tutto, ma nei limiti.
Adam ha promesso che mi aiuterà, ma credere alle sue parole è davvero come credere ad un asino che vola.
È da stupidi."Hai preso la pillola?" Chiede mio padre riferendosi alla pillola per i miei problemi di salute, scuoto la testa abbassando gli occhi. "Rose!" Esclama.
Prendo la mia pillola e nel frattempo suonano alla porta, come sempre entrano Selena e la sua famiglia. "Rose, amore della zia, dovresti asciugare i tuoi capelli o ti verrà un accidente"
"Mamma, smettila di stressarla" Sbuffa Jade, che insieme a suo fratello si siedono a tavola.
"Dov'è Beth? Gen? Lo zio Will?" Chiede Nash guardandosi attorno.
"Nash, calma! Sono andati a fare un campeggio qui vicino e si sono portati anche Beth" Risponde mia madre.
"Non posso dormire qualche minuto in più per colpa vostra, riuscite a parlare senza gridare?" Sbraita mio fratello mentre scende le ultime scale.
"Evan, di prima mattina sei insopportabile" Lo prende in giro Jacob.
"Sta zitto, stai mangiando anche la mia torta"
"Non c'era scritto il tuo nome" Si giustifica Jacob.
"Sorellina, voglio farti notare che i tuoi capelli hanno un non so che di bagnato. Se ti verrà la febbre, non ti comprerò le medicine e quando mi chiederai di dormire con te, sarà meglio non chiederlo" Intreccia i suoi discorsi come sempre.
"Evan" Sussurro.
"Si?"
"Ieri sera hai detto che.."
"Lo so, Rose, lo so" Risponde freddo, senza neanche farmi finire ciò che stavo dicendo. "Noi ci avviamo, ci vediamo a scuola" Dice mio fratello facendomi cenno di andare, guardo gli altri facendo spallucce e mi avvio verso la porta.
Entro in macchina, partiamo verso la scuola, sembra che nessuno dei due voglia parlare o che quello che vuole dirmi mi farà rimanere male.
"Perché vuoi sapere di Adam? Ti piace? C'è davvero qualcosa fra di voi?"
"Evan"
"Okay okay, la smetto" Sbuffa. "Lui ci tiene tantissimo a te, sono a conoscenza di quello che è successo l'altro giorno ma capisco il motivo per cui non me l'abbia detto prima, lui non è quello giusto per te e non dirmi che io non so niente dell'amore, delle persone, di queste cose qua. Conosco lui, conosco te! Questo credo mi basti"
"Ma.."
Scende dall'auto, andando verso la panchina. "Ma Rose, davvero vuoi un ragazzo come lui? Andiamo, se quel giorno ti ha lasciata andare non oso immaginare cosa è capace di farti"
"Sei solo geloso"
"Non ho detto il contrario, ma se permetti, voglio il meglio per mia sorella e desidero che guardi il suo futuro da un'altra prospettiva. Non voglio che stai male per lui, Rose, ne per nessun altro. Ma principalmente per uno come lui. Per quanto possa tenere a te, non cambierà mai"
"Non sa cosa significa perdere la persona a cui si tiene"
"Cosa intendi?"
"Quello che ho appena detto, non conosce la sofferenza di perdere una persona a lui cara"
"Vorresti davvero ucciderti per lui? Poi dici che devo guardare l'amore con occhi diversi, ma come faccio?"
"No! Non ho mai detto questo, io intendo quando due persone sono vicine fisicamente, ma lontane. Quando quella persona prenderà la propria strada o quando sarà di un altro"
"Adesso ho capito il concetto, ma non cambio opinione. Conosco Adam come conosco il motore della mia auto"
"Vorrei tanto essere felice anche io con qualcuno"
"Perché voi donne dovete per forza associare la felicità ad un ragazzo? La felicità non si associa a nessuno, e poi, hai me. Devi per forza avere bisogno di un ragazzo?"
"No, non ne ho bisogno, però mi piacerebbe trovare la persona giusto per me. E poi, Evan, tu ti troverai una ragazza e non penserai più a me"
"Di stronzate ne ho sentite, ma questa, me la tatuerei" Mi prende la mano. "Sei mia sorella, sei la bambina che ho cresciuto, l'altra parte di me, che non sarà mai nessuna ragazza. Non nego che forse un giorno, forse, avrò una donna al mio fianco, ma non metterai mai nessun altro al primo posto, se non sangue del mio sangue"
Lo abbraccio forte, perché in fondo so che lui ci sarà sempre. "Io entro in classe"
"Okay, mi raccomando" Fa lui.
Prendo i libri di letteratura e entro al corso non appena suona la campanella, trovando Nate seduto nel suo banco. "È occupato?" Indico il posto al suo fianco.
"In realtà lo avevo riservato ad una ragazza" Dice Nate.
"Oh"
"Di nome Rose Dallas" Sorride e lo faccio anche io, sotto gli occhi di Adam che resta impalato a guardare la scena.
Ed è brutto essere spettatore e non protagonista.
"Rose, ci vedremo durante le vacanze di Natale?" Mi chiede.
"Certo che si, anche perché resteremo qui, quest'anno"
"Sono contento" Fa lui.
"Sapete che a Natale bisogna essere tutti più buoni?" Dice il professore di letteratura. "Ma bisogna esserlo sempre"
"Quanto finto perbenismo" Sento sussurrare da una voce ormai già sentita un milione di volte.
"Può ripetere? Signor Butler" Dopo le parole del professore suona la campanella mettendo fine ad un inizio di una discussione.
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Rose.
Fanfiction'Il Sole amava la Luna così tanto da morire ogni notte, per farla respirare.'