Capitolo 12

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Le cose andavano sempre peggio, sempre a peggiorare, ogni giorno divento sempre più pessimista, odio continuamente me stessa, sono infastidita dalla compagnia di altre persone.

Sento il bisogno di parlare con Nate, ma lui non c'è. Non si fa vivo da qualche giorno, sembra essere sparito dalla faccia della terra.

Dopo la scuola, mi siedo al tavolo dei ragazzi, bevendo un succo di frutta, immersa nei miei pensieri.

"Evan? Cosa stai dicendo?" Brenda sgrana gli occhi, allora cerco di non distrarmi per seguire il loro discorso.

"Stanotte, per fortuna non stavo dormendo, giocavo con la play. Sentivo dei rumori, come se qualcuno camminasse sotto la mia finestra, cioè nel retro. Sentivo i passi camminare tra l'erba, poi ho sentito il cane abbaiare, ho aperto la finestra e non ho visto nessuno, sono uscito fuori per calmare il cane che sembrava essersi agitato." Racconta mio fratello.

"E? Non hai visto nessuno?" Chiede Jacob.

"Nessuno" Afferma.

"Tutto questo mentre io dormivo?" Domando.

"Si, non volevo svegliarti" Si giustifica.

"Anche la signora Dawson questa mattina sembrava agitata, stava parlando con le sue solite amiche pettegole che stanotte c'è stato un movimento" Spiega Jade.

"Non ne ho idea" Ragiona Jacob grattandosi il collo.

"Non preoccupatevi, sarà qualche drogato, come al solito" Dice Marco.

"Speriamo sia così" Mio fratello sbuffa rumorosamente.

Torniamo a casa. "Mamma non sa niente, non voglio farla preoccupare visto che non c'è nostro padre" Sussurra Evan prima di entrare.

Nostra madre ci saluta con un bacio sulla guancia, Beth ci salta addosso abbracciandoci. "Non lavori oggi?" Chiedo.

"Sto lavorando da casa" Fa un'espressione stanca. "Ho così tanti libri da correggere" Si passa una mano tra i capelli, esausta. "Tu, Evan?"

"L'ultimo set l'ho fatto ieri, non so se continuerò ad andare"

Si riferisce al fatto che lui ha preso la strada della moda, ha sfilato parecchie volte e ha posato per parecchi giornali. "Non è questa la mia strada" Scuote la testa.

"L'importante è saper riconoscere la propria strada"

"Credo che voglio intraprendere la stessa strada di papà, voglio lavorare nel suo stesso mondo"

Vedo brillare gli occhi di nostra madre. "Papà ne sarà contentissimo" Sorride. "E tu?" Mi domanda.

"A me piace scrivere"

"Frequenta ogni corso di scrittura e letteratura" Evan fa scorrere una mano sul suo viso, disperato.

"Ottimo, segui sempre ciò che ti piace" Mi sorride. "Quindi tu vorresti prendere la mia strada?"

"Può darsi"

Lei annuisce. "Io diventerò una cantante" Grida Beth.

"Io non verrò mai ad un tuo concerto, mi romperesti tutti e due i timpani"

"Mamma, hai sentito cosa ha detto Evan?" Dice con tono triste. 

"Evan smettila!" Esclama mia madre.

"Allora farò la maestra, mi piace insegnare agli altri"

"Sarà una buona cosa" Dice mia madre.

"Mamma, ma Matt quando tornerà?" Chiede Evan riferendosi ad un amico dei nostri genitori, che abbiamo visto un paio di volte, è arruolato nei Marines.

"Non ne ho idea Evan, ci farà sicuramente una sorpresa" Dice con tono euforico. "Nella vostra scuola non c'è ancora nessun preside?"

"No" Rispondo.

"Impossibile! Una delle scuole migliori, senza preside" Alza gli occhi al cielo.

La giornata passa velocemente, il pomeriggio abbiamo visto un film insieme a Selena, Jade e Jacob. Oltretutto Genevieve non faceva altro che commentare ogni scena, alterando Beth, che non smetteva di incazzarsi.

Abbiamo cenato tutti insieme, ho fatto una doccia e sono andata a letto.

Mi giro e rigiro, senza prendere sonno, sento i cani abbaiare come pazzi, sarà una stupida allerta, camminando sulle punte vado nella camera di mio fratello. "Sei sveglia" Sussurra affacciato alla finestra. "Non vedo un cazzo" Sbraita.

Sentiamo dei rumori sospetti, uno dei cani non abbaia più, si sente il respiro di qualcuno, affannato. "Io vado di sotto" Afferma Evan.

Apriamo la porta della camera, incontriamo nostra madre mentre scende di sotto. "Che guerriera!" La prende in giro Evan.

"Sta zitto, stasera scapperà il morto" Dice mia madre.

Usciamo fuori, controllando il retro, sembra andare tutto liscio fin quando mia madre non inciampa su qualcosa e cade, Evan corre in suo soccorso, io prendo una torcia, dandola a mio fratello.

"Sono inciampata su qualcuno" Sussurra con fare isterico.

Evan punta la torcia a terra, troviamo uno dei nostri cani a terra, senza vita.

"Chi cazzo è stato?" Grida Evan. "Se lo prendo gli faccio lo stesso trattamento, ma con chi cazzo condividiamo l'aria ?"

Camminiamo, arrivando nel bosco, scaviamo una fossa per sotterrare il cane, e farlo riposare in pace.

Una volta tornati a casa parliamo di quello che è appena successo. "Devo avvisare vostro padre"

"Non farlo preoccupare"

"Arriverà fra qualche ora, tanto vale dirglielo"

Evan annuisce.

Qualcuno è entrato nel retro, ha ucciso il nostro cane.  "Qualcuno ci vuole morti" Sussurro.

"Che cazzo dici, Rose?" Sbraita Evan.

"Altrimenti perché avrebbe dovuto uccidere uno dei nostri cani? Se non per avvertirci?"

"Hai ragione, ottima osservazione" Ragiona mia madre. "Adesso tornate a dormire, ne riparleremo domani"

Saliamo di sopra. "Evan"

"Si?"

"Posso dormire con te?" Chiedo.

"Vieni" Dice conservandomi una parte del letto.

Rose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora