4.

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Arriviamo a scuola e facciamo le ultime due ore, che passano in fretta. Mentre esco e vado incontro a Jade mi sento prendere il polso, quello che mi faceva già male.
"Domani mattina ti va di fare un giro con me, vero?" Chiede Jack.
"No grazie."
"Oh, domani mattina in piazza alle 10 altrimenti vedrai" sbuffo e vado da Jade.
"MADISON. TU SEI PAZZA, PERCHÉ LO TRATTI COSÌ MALE. È UN FIGO, E POTRESTI AVERLO TUTTO PER TE" sclera Jade.
"Jade, ti prego. Sarà figo ma è uno stronzo" rispondo mentre ci camminiamo verso casa. Per tutto il tempo mi continua a dire che dovrei parlarci con più dolcezza e robe del genere. Quando siamo vicino a casa smette di parlare di colpo.
"Cosa c'è?" Chiedo.
"Cos'hai fatto al polso?" Dice Jade indicandolo.
"Quel tipo che mi ha fermato prima. Dopo ti racconto"dico aprendo la porta di casa. Appena entrate le ho raccontato tutto e poi abbiamo passato il pomeriggio a guardare dei film. La sera siamo andate a mangiare al McDonald e poi siamo andate a casa a vedere un altro film.

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Sabato
Apro gli occhi e guardo l'orario. Le 9.00.
Pensare che dopo sono obbligata a trovarmi con Jack mi fa stare male. Mi giro verso il letto di Jade, e lo trovo vuoto. Scendo e vado in cucina, dove la trovo lì.
"Buongiorno" dico sbadigliando.
"Giorno" dice sorridendo mentre versa il caffè nella tazza.
Bevo la mia tazza di caffè e dopo vado a lavarmi e a vestirmi. Scelgo una gonna nera alta, una canottiera dei Chicago Bulls, le mie adorate Fenty Puma nere e una giacca di jeans della Tommy Jeans.
"Jade, io vado" dico mentre la saluto. Mi fa un cenno di buona fortuna e dopo chiudo la porta. Arrivo in piazza che sono le 10.00. Vedo seduto su una panchina Jack e decido di andare da lui.
"Ciao Beer" dice con il solito sorriso malizioso.
"Ciao" dico sedendomi sulla panchina. "Cosa vuoi fare?" Chiedo.
"Vieni" mi prende per il solito polso e dopo mi trascina verso una stradina dietro il parco. Mi molla il polso e mi fa sedere su una panchina vicino a lui.
"Sei molto carina oggi" dice guardando le mie labbra e toccando una mia ciocca di capelli.
"Grazie" dico cercando di allontanarmi. Dopo un po' di tempo che guardava il mio punto a e toccava i miei capelli, mette una mano sulla mia coscia. Nella mia testa iniziano ad arrivare tutti i pensieri negativi. La sua mano, con nonchalance, tocca il mio interno coscia e lui si morde il labbro. Subito tolgo la sua mano da lì.
"Se stai pensando di portarmi a letto, caschi male" dico decisa mentre mi alzo.

I need you |Jack Gilinsky|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora