56.

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Apro la porta della classe, entro e mi torno a sedere al mio posto.
"Jade, ci siamo rimessi insieme" sussurro per non farmi sentire dal professore.
"Oddio, davvero? Sono troppo felice per voi" dice Jade.
"Grazie, però abbassa la voce, che magari il prof non ci sente" dico sorridendo. Finiamo la giornata di scuola e dopo io e Jade usciamo da scuola e andiamo vicino al cancello d'uscita ad aspettare i Jacks.
I ragazzi arrivano e G mi viene subito a dare un bacio.
"Siete tornati insieme?" Chiede Johnson.
"Si" dico sorridendo.
Camminiamo verso casa, arriviamo davanti a casa di JackG e lo saluto.
"Più tardi ci sei per fare un giro?" Chiede.
"Scusa, devo studiare domani ho la verifica di matematica, e visto che ho la media del 2 devo assolutamente studiare, altrimenti i miei mi uccidono" dico ridendo.
Saluto Jade e dopo entro in casa. Mangio velocemente e poi vado a studiare.
Guardo l'orario e vedo che sono le 17:30. Più di 4 ore sui libri e non mi è entrato niente in testa, soprattutto le formule. Chiudo i libri, mando a Fanculo l'inventore della matematica e scrivo a Jack e gli chiedo se viene a fare un giro. Mi risponde subito scrivendo:
Ci troviamo qua fuori tra 10 minuti.
Apro l'armadio e scelgo qualcosa da mettere. Ovviamente scatta subito l'ansia perché non ho niente da mettere. Alla fine, vedendo che è tardi, prendo le prime cose che mi capitano, cioè un maglione bianco, dei jeans grigi e le mie amate Nike. Pettino velocemente i capelli, prendo lo zaino e dopo esco di casa.

 Pettino velocemente i capelli, prendo lo zaino e dopo esco di casa

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Vedo Jack fuori, gli vado incontro e lo saluto.
"Ehy" dico baciandolo.
"Ehy" risponde sorridendo.
"Dove andiamo?" Chiedo.
"Centro commerciale va bene?"
"Ovvio" dico ridendo.
Ci avviamo chiacchierando verso la meta, quando siamo abbastanza lontani da casa prendo il pacchetto di sigarette e ne metto in bocca una. Vedo Jack che mi guarda con gli occhi spalancati, quasi spaventato.
"Ti sei incantato? Ne vuoi una?" Chiedo ridendo mentre cerco l'accendino.
"Aspetta, ma quindi non scherzavi quando mi avevi detto che a volte fumavi" dice ridendo, con il viso ancora stupito. Arriviamo al centro commerciale, entriamo, ci dirigiamo subito verso il bar, per andare a prendere un frappe. Appena preso il tutto, usciamo e andiamo al parco.
"Mad, ti volevo chiedere una cosa" dice Jack.
"Dimmi pure" rispondo sorridendo.
"Domani sera tu e la famiglia a mangiare a casa mia? Così possiamo far conoscere i nostri genitori" dice.
"A me va benissimo, appena arrivo a casa lo faccio sapere e poi ti dico"

I need you |Jack Gilinsky|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora