Jack si ferma e si gira verso di me. Mette le mani sui miei fianchi e mi attira a sé, per poi baciarmi.
"Ti amo" dice Jack quando ci stacchiamo.
"Ti amo" ci baciamo nuovamente e dopo iniziamo a camminare verso il centro. Prendiamo un frappè, andiamo al parco e ci sediamo su una panchina. Essendo le 16 tutti i bambini della scuola primaria escono e vengono in questo luogo per giocare tra loro.
"Strano che dopo 8 ore di scuola si sopportano ancora" dico sorridendo.
"Ma loro sono piccoli e non sanno nemmeno cosa vuol dire sopportarsi" Jack in risposta sorride.
"Quindi... c'è qualcos'altro di te che non so? Non vorrei venirlo a sapere da mia madre un'altra volta" dico ridendo.
"Penso di no... oh, beh questa è banale, non penso ti possa interessare." Dice Jack.
"Cosa sarebbe banale?"
"Io e Johnson cantiamo" faccio una faccia stupita e lo guardo.
"E ti sembra banale?" Dico sorpresa.
"Si, non è niente di che, poi non siamo così tanto famosi"
"Ma nel giornale dove mia mamma ha letto delle nostre foto non c'era scritto, forse era nella pagina che non ho letto. E come vi chiamereste?"
"Jack&Jack"
"Artistico" dico ridendo.
"Modestamente io e Johnson abbiamo molta fantasia" dice Jack ironico ridendo. In risposta faccio una risata.
Dopo 20 minuti decidiamo di andare a casa. Arriviamo davanti a casa mia, Jack mi saluta e inizia a camminare verso casa sua. Suono il campanello, ma non sento nessuna risposta. Suono più volte ma non c'è nessuna risposta. Chiamo Jade ma non mi risponde. Perché Jade va puntualmente via quando non prendo le chiavi?
Inizio a camminare velocemente verso la casa di Jack, sperando di incrociarlo per strada. Fortunatamente svolto un angolo e lo vedo lì.
"Jack" dico. Lui in risposta si gira e mi sorride.
"Ti mancavo?" Chiede. Lo guardo male.
"Non ho le chiavi di casa e ovviamente Jade non c'è. Posso stare da te fino a che non arriva?"
"Certo, non c'è problema" dice Jack sorridendo. Mi prende per mano e dopo iniziamo a camminare verso casa sua. Appena arriviamo davanti alla porta Jack mette una mano in tasca e tira fuori le chiavi, poi apre la porta.
"Non c'è nessuno in casa" mi fa notare Jack.
"Già" dico mentre mi fa spazio per oltrepassare la porta.
Mi fa cenno di salire le scale con lui, lo seguo e dopo andiamo in camera sua. Prendo il telefono e provo a chiamare Jade, ma anche questa volta si attiva la segreteria. Le scrivo che sono da Jack. Appena alzo la testa i miei occhi si spalancano. Jack si è appena tolto la felpa che aveva addosso, ed ora i suoi muscoli sono ben in vista.
"Madison, stai bene?" Chiede ridendo.
"Eh?... oh, ehm, scusa" dico sorridendo imbarazzata. Gli stavo davvero fissando gli addominali? Abbasso la testa dall'imbarazzo. Jack viene verso di me, mi alza il mento con due dita, mi sorride e mi bacia.
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I need you |Jack Gilinsky|
FanfictionMi chiamo Madison Beer, ho 19 anni, mi sono appena trasferita a Los Angeles insieme alla mia migliore amica Jade per frequentare il 3° anno nel college "University of California". Sono abbastanza alta, ho i capelli lunghi neri e gli occhi verde scur...