Capitolo 17°

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Era tornato tutto alla normalità tra me e Dylan...era una sensazione bellissima.
Stavamo passando insieme ogni singolo momento.Avevamo deciso di non perdere neanche un secondo dei giorni che avevamo a disposizione,prima della sua partenza. Ce la spassavamo come una volta, ci cacciavamo in tutti i guai possibili e immaginabili, e lui ovviamente se ne prendeva tutta la colpa.
Quella sera i nostri genitori avevano organizzato una cena fuori, avremmo mangiato in un ristorante cinese,il che mi intrigava perché non avevo mai mangiato sushi. Per l'occasione mi misi un vestitino corto, di lana intrecciata, tutto colorato con una profonda scollatura dietro la schiena e legai i capelli in una treccia...Forse avrei dovuto cambiarmi, faceva troppo freddo per un vestito del genere ?!Stavo per prendere in considerazione l'idea, ma poi vidi Dylan sgranare gli occhi squadrandomi da testa a piedi, soffermandosi sulla scollatura...Ok non mi sarei cambiata per nulla al mondo adesso, se faceva freddo? Sarei morta di freddo volentieri, ma non mi sarei cambiata.
Ero sempre l'ultima ad essere pronta, infatti mi aspettavano tutti giù in salotto e tutti affamati, tutti vestiti di tutto tiro, e ovviamente lui...Dio era bellissimo, penso di aver sgranato gli occhi anch'io nel momento in cui l'ho visto.
Aveva una camicia blu notte con sopra  un maglioncino , indossava i suoi jeans eleganti e il suo sorriso migliore.
Quegli occhi verde scuro, sempre scintillanti e quel ciuffo biondo miele stranamente ordinato, ma per certi versi ribelle come al solito.
"Come siamo carine..." mi disse con uno dei suoi più sinceri sorrisi.
"Tu sei una bomba"dissi...Oh cielo, cosa mi prendeva?
"Cosa?" Mi chiese lui un po' stranito
"Ehm...no niente, stai ehm...molto bene"
"Ehm...grazie"rispose lui, sempre a suo aggio.
Ma andiamo...a chi volevo prendere in giro, era una bomba e basta ,punto.
"Ragazzi ne avete ancora per molto? Noi abbiamo fame"disse sua madre.
Ops...non ce ne eravamo neanche accorti, io per lo meno no.
"Eccoci mamma" disse lui sorridendo,prendendomi la mano,scortandomi in macchina.
Così andammo finalmente a cena.
Mi divertii un sacco, proprio perché quel cibo era disgustoso...ok,non mi piace il sushi,ho capito. Ma anche Dylan sembrava non apprezzare. Le sue facce mentre tentava di ingoiare il boccone, o un involtino erano epiche,stavo per rotolare giù dalla sedia dalle risate, se Dylan non mi avesse acchiappato e rimesso sulla sedia a quest'ora sarei caduta già un paio di volte a faccia a terra,e in questo momento sarei sul pavimento a rotolare come avevano fatto quegli involtini. Gli altri sembravano gradire,al contrario.
Ad un certo punto Dylan mi fece segno di guardare il cellulare, io lo afferrai e trovai un messaggio da un nuovo numero, ci misi poco a capire che quello era il suo numero nuovo, ma la cosa che lui voleva che notassi, penso sia più il messaggio.
Infatti il messaggio, era una proposta di fuga" Dici che devi andare in bagno,io ti aspetto fuori alla porta e scappiamo insieme via da questa gabbia di matti che mangiano solo pesce crudo,facciamo un salto al MCDonalds, offro io, ti va?"
Ovvio che mi andava, avevo una fame tremenda e non ne potevo più di quel pesce. Non lo risposi neanche e annunciai alla tavolata
"Vado un attimo in bagno"
A lui stava scappando un  risolino.
"Ok cara, non ci mettere troppo, non vorrai perderti gli involtini di tonno?!"disse mamma
"Certo che no...torno subito" dissi
Corsi in bagno e aspettai che arrivasse anche lui per mettere in atto il suo piano.
"Pronta?"
"È da quando sono entrata che non aspetto altro"
Sgattaiolammo fuori, dalla porta del retro affianco al bagno delle donne.
Arrivammo fuori, iniziammo a correre come due pazzi e a ridere, come due pazzi....Dio quanto mi erano mancati questi momenti...quanto mi era mancato lui.
Per fortuna il McDonald's più vicino era a pochi metri da noi, così fu facile raggiungerlo a piedi. Ora non correvamo più, passeggiavamo sulla stradina di fronte al mare, al chiaro di luna, dopo una mezz'oretta buona, arrivammo finalmente. Affamati di buon cibo, ci sedemmo e ordinammo alla svelta,la cosa positiva fu che il servizio era molto veloce.
Ci stavamo riempiendo le bocche all'impazzata,quando lui fece una pausa e mi guardò
"Mi sei mancata"disse.
Cercai di inghittore il boccone enorme il più presto possibile per  rispondere
"Anche tu, non sai quanto"
In seguito contunuammo a mangiare all'impazzata, ma i nostri occhi parlavano , i nostri sguardi erano tutto. Solo io so quanto avrei voluto che in quel panino ci fosse lui al posto del hamburger ...ok stavo letteralmente impazzendo, ma era colpa sua, mi faceva impazzire.

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