Capitolo 42°

109 5 0
                                    


Più tardi ero pronta per ritornare a scuola e Dylan dopo essersi preso tutti i meritati auguri,era andato dall'altra parte della strada, nella sua "quasi"casa per incontrarsi con l'immobiliare e firmare per l'acquisto della . Intanto a casa mia erano arrivate tutte le sue valige, erano tantissime, ma tra tutte una sola attirò
la mia attenzione, perché sembrava contenere una chitarra.
"Una chitarra...davvero?"gli chiesi su di giri.
"Si una chitarra" disse sornione.
"E sai suonarla davvero? O la tieni in mano solo per sembrare più fregno?"
Lui scoppiò a ridere, ed aprì il contenitore tirando fuori una bellissima chitarra acustica. Pizzicò una paio di corde ed iniziò con qualche melodia, per poi arrivare ad una vera e propria canzone, lasciandomi senza parole. Sembrava abbracciarla quella chitarra, sentiva la musica e si lasciava trasportare da "lei", tirando con se anche chi lo ascoltava.
"Sei davvero bravo...Era ciò che ti mancava per essere ancora più...più...perfetto..." adoravo il fatto che un ragazzo come lui sapesse suonarla...

Dopo aver avuto in mano le chiavi da perfetto maggiorenne di una casa ancora vuota,era pronto per il suo primo giorno. In realtà non era del tutto una scuola nuova, era quella che frequentava prima di andare in America, per questo non era stato difficile farlo ammettere in classe con i suoi vecchi compagni, l'unica cosa che mi dispiaceva era che essendo più grande di me,non poteva frequentare i miei stessi corsi. A scuola furono tutti contenti di rivederlo, particolar mete evidenti erano gli sguardi spudorati di alcune ragazzine del primo anno, la cosa più bella però, era che lui non aveva occhi per nessuna di loro. Stavo diventando gelosa? Beh si,forse un pochino, ma quando si tiene ad una persona si fa di tutto per non perderla, lo so che è un bel ragazzo, ma giù le mani!!!! È già impegnato.
La campanella suonò e ci salutammo con un casto bacio sulle labbra,sotto gli occhi stupefatti delle stesse ragazzine di prima,che diventarono viola,anzi no...diventarono arcobaleno.
Per quanto mi riguarda, non potevo far niente di più che ridere. Mi baciò come se mi avesse letto nel pensiero, come se dopo questo bacio nessuna ragazza l'avrebbe più guardato in quel modo, dato che aveva appena dato la dimostrazione palese che era felicemente fidanzato.
"Ci vediamo dopo ok?"mi chiese il mio dolce ragazzo.
"Certo...però io esco un'ora prima oggi,ci vediamo direttamente a casa, ti aiuto a sistemarla" annunciai.
"Perché esci un'ora prima?"la voce di Molly entrò estrosa nella nostra conversazione.
La fulminai con lo sguardo,facendole capire che non doveva dire niente, o mi avrebbe rovinato la sorpresa.
"Abbiamo il compito alla prima ora, ricordi?Dobbiamo correre in classe Molly...Ci vediamo dopo Dylan"
Tirai Molly per un braccio e la trascinai dentro, lasciando Dylan alle sue vecchie amicizie nel vialetto, mentre agitava felice una mano salutandomi.
Andai al mio armadietto e presi l'occorrente per la prima ora.
"Molly...che ti è saltato in mente? È una sorpresa, non deve sospettare nulla!" Dissi alla mia amica poco dopo. Quella mattina le avevo mandato un messaggio per avvisarla. Sarei uscita un'ora prima per preparare la festa al mio ragazzo, non prima di avergli preparato la casa. Avevo in mente di sistemare tutte le sue cose nella sua nuova casa all'uscita da scuola e di decorarla con palloncini e festoni. Avevo pensato di organizzare una vera e propria festa, quindi avrei invitato tutti i suoi amici ,ordinato pizze,rustici,bibite e torta. Ma mi serviva un complice. Uscire da scuola prima di lui mi avrebbe assicurato che non se ne fosse accorto, e avrei avuto il tempo necessario per comprare tutto senza che lui mi trovi in giro per la città. Ma pensandoci bene, mi serviva un complice per davvero...Qualcuno che riesca a trattenerlo lontano da me e da casa sua per tutto il giorno. Stasera avevo in mette di farlo scortare da qualcuno alla sua festa,così pensai subito a Sam.
Lo chiamai prima di andare in classe.
"Sam? Ti affido Dylan, per tutta la giornata. Non farlo avvicinare al nostro quartiere finché la festa non è pronta,tienilo impegnato, quando saremo tutti pronti ti chiamerò e lo porterai a casa, proprio quando tutti salteremo fuori gridando 'Sorpresaaaa' nella sua nuova casa arredata e decorata."
Dissi velocemente, senza dargli possibilità di controbattere, parlavo molto velocemente, dalla sua espressione,molte volte capii che aveva perso il segno, ma parve d'aver capito quando mi rispose con un sorriso.
"Una festa a sorpresa eh?Bella idea. Lo intratterrò io...Posso procurarti i numeri di cellulare di tutti i suoi compagni di classe."
"Grazie Sam, sei un mito"
"Lo so..." ammiccò e si diresse verso l'aula,seguito a ruota da me e Molly per la nostra prima lezione dopo tutte le vacanze di Natale.Il mio primo giorno di scuola dopo che la mia vita era stata sconvolta da un meraviglioso ragazzo, che avevo scoperto suonasse la chitarra, il che lo rendeva ancora più sexy di quanto già non fosse.

Always You❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora