Capitolo 52°

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E così stavamo ritornando a casa...pensare che un paio d'anni fa tutto ciò che volevo era stare lontana da casa, ora non vedevo l'ora di tornarci, di tornare a casa nostra. E c'era di più, sarebbero iniziati i preparativi. Il volo fu più piacevole, non ebbi paura, fu bellissimo, forse perché volare di notte é molto più rilassante, non si distingue niente, è tutto blu, cielo e mare, cielo e terra...la stessa cosa, una distesa immensa,blu infinita.
Arrivati a casa sistemammo tutti i bagagli e poi finalmente potemmo sprofondare sul nostro divano nuovo di zecca.
"Hai pensato alla data?"
"Mhh...non saprei ,tu hai qualche cosa in mente?"
"Io direi maggio?!"
Rischiai di strozzarmi con l'acqua che stavo bevendo, voleva che ci sposassimo a maggio?
"Dylan maggio è tra due settimane"
"Si lo so" rispose con un'alzata di spalle.
"Ce la faremo ad organizzare tutto?"
"Certo, non vedo l'ora metterti l'anello al dito...per me possiamo iniziare i preparativi già da ora...in realtà ti sposerei anche oggi stesso."
Avete presente "detto fatto?!"
Beh si, appena finì la frase saltò giù dal divano e due ore dopo avevamo già fissato la data in chiesa, qualche ora più tardi avevamo anche bloccato la location e il giorno dopo ci sarebbero arrivate anche le partecipazioni da spedire ad una centinaia di invitati.
Ci saremo sposati il ventuno maggio, nella chiesetta della nostra città e la festa si sarebbe tenuta in uno dei castelli più belli del nostro paese ,in mezzo alla natura, in pianura e ovviamente vicino al mare.
In poche parole stava succedendo tutto molto in fretta, ma non mi lamentavo, ero felicissima. Qualche settima dopo era davvero tutto pronto.Talmente che ero eccitata, mi feci convincere per una seduta da un amico tatuatore di Dylan...il risultato? Ora sul mio dito, il dito che avrebbe ospitato la fede, c'era una sottile linea nera che disegnava il segno dell'infinito, lo stesso sul dito di Dylan. Era una cosa super semplice, ma era il nostro primo tatuaggio e aveva un gran valore per noi.
Avevamo pensato che Sandy e Steve sarebbero stati i testimoni perfetti ,dopotutto io e Dylan ci siamo ritrovati grazie al loro matrimonio.
Invece i loro bimbi, di quasi tre anni, avrebbero portato le fedi all'altare e avrebbero gettato i petali lungo tutta la navata. Come da tradizione i nostri genitori ci avrebbero accompagnato all'altare, loro seppero la notizia la sera stessa, e contrariamente a ciò che pensavo,data la nostra giovane età, la presero bene .
L'unica cosa che mancava erano i nostri vestiti, era la cosa più divertente da fare , magari anche la più emozionante,per questo l'avevamo lasciata come ultimo punto.
"Amore a che ora vai a misurare il vestito?"chiesi a Dylan con occhi sognati.
"No, non puoi venire" ...già aveva capito.
"Ma non è lo sposo che non deve vedere la sposa prima del matrimonio?!!"adesso stavo letteralmente ridendo, lui per tutta risposta si fiondò su di me e atterrammo entrambi sul divano, io con la schiena contro il divano e lui con il petto contro di me.
"Le sospese stanno bene con altre sorprese, non vale se tu mi vedi e io no"
Sussurrò sulle mie labbra prima su appoggiarci sopra le sue ed unirle in un caldo e appassionante bacio.
"Tu sei la mia droga" disse con occhi luccicanti...
"Attento a non andare in overdose" risposi alzando un sopracciglio scuro.
"Non aspetto altro"  si rifiondò su di me, e ci restò , ci restò per parecchio, fino a che ci accorgemmo che il campanello della porta stava suonando
"Merda la porta...vado io, tu datti una sistemata"
"Emh Dylan non è il caso che vada tu"
Troppo tardi ,era già alla porta...sull'uscio c'era la mia migliore amica Molly che lo guardava stranita
"M-melany é pronta? Abbiamo  appuntamento all'atelier..."
"Ah davvero?"lo sguardo di Dylan si posò sui miei occhi ed un piccolo sorrisetto impertinente arrivò sul suo viso.
"Volevi la sorpresa?!"gli risposi ridendo prima che Molly ci dicesse gentilmente di muovere il culo.
"Melany sembra che tu abbia, ecco...ehm , hai capito, sistemati, ti aspetto fuori. Dylan ,Sam è qui fuori con la sua auto, ti aspetta per andare a misurare il tuo vestito"
"Ah si?!" Dissi rivolgendo al mio futuro marito un sorriso beffardo.
"Merda me n'ero complementare scordato" borbottò.
"Ehm si amore, sorpresa vuole sorpresa, ricordi?! Ora vado ciao" Proprio mentre stava correndo fuori verso la macchina di Sam, la mia amica lo bloccò.
"Ehm...credo che tu debba , ehm...che tu abbia bisogno prima di una doccia fredda...
Mi sa che ho interrotto qualcosa, ma l'uccello dovrebbe tornare in gabbia" gli disse Molly ridendo come una pazza.
Lui sbuffò, cercò di calmarsi e poi se ne andò.
Dopo seguii Molly in macchina ed in meno di un ora arriviammo al negozio di abiti da sposa.
Non avevo idea di che vestito avrei comprato per questo volevo provarne uno di ogni modello. Ne provai di tutti i tipi, a campana, a sirena, di pizzo, con merletti, con perle, brillanti ,corti , lunghi, bianchi, avorio...
Alla fine mi innamorai di un vestito bellissimo e non ne volli provare nessun altro. Rigorosamente bianco.
Aveva un corpetto a cuore, ricoperto da una distesa di diamanti a forma di cuore. In vita era attillato e metteva in risalto le mie forme, verso il basso andava a diventare sempre più morbido , creando un contrasto "equilibrato" tra la parte attillata e quella morbida della gonna che sembrava una nuvola.Sul dietro aveva una scollatura vertiginosa, incorniciata da piccoli brillanti.
"Molly che ne pensi?"
"Sei stupenda ,la 'quasi sposa'più bella che io abbia mai visto"
Continuavo a guardare  l'immagine che si rifletteva nello specchio.
"Vuole provare qualche accessorio?" Mi chiese la commessa del negozio.
"Si, grazie..."
Così mi porse un paio di scarpe bianche ,con dei piccoli dimantini sul davanti che riprendevano quelli del corpetto del vestito, ed erano alte,molto alte, ma non avrei avuto problemi data l'altezza del mio ragazzo.
Raccolse due ciocche laterali dalla mia capigliatura castana, legandole dietro alla nuca con una piccola treccina, mi posò una raffinata coroncina sul capo , ci attaccò un velo di organza,lo tirò indietro ed ecco fatto, ora ero una vera 'quasi sposa' .Guardai di nuovo la mia immagine riflessa nello specchio, e più la guardavo più mi ci abituavo e mi sembrava tutto così reale...era tutto perfetto.
Dolci lacrime scesero sul mio viso, gentilmente raccolte dai pollici di Molly.
"È quello giusto?" Chiese la commessa.
"Si" dissi con un sospiro.
Pagai ,presi il vestito ed andai a casa. C'era un solo problema, Dylan non avrebbe dovuto vederlo, ma dove potevo nasconderlo?!
Molly mi disse che avrebbe potuto tenerlo lei a casa sua ed io subito accettai, mi fidavo cecamente di lei.

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