Ero stesa sul letto,sotto le coperte...I miei occhi fissavano il vuoto, come se volessero una risposta,che non sarebbe mai arrivata...
Guardavo fuori dalla finestra il paesaggio che sarebbe potuto essere la colonna sonora del mio stato d'animo.
Pioveva,ma non era un pioggiarellina,era un vero e proprio temporale. Il vento muoveva le foglie secche,tutte ingliallite dalla stagione del freddo, qualcuna riusciva ad arrivare anche sul davanzale della mia finestra,mentre le gocce si rincorrevano sui vetri,quasi come se volessero fare una gara, ma mentre correvano verso la meta, alcune di loro si univano ad altre creando una goccia più grande che riusciva ad arrivarci molto più velocemente. Tutto questo mi fece sorridere. Continuavo a guardarmi intorno,continuavo a vedere le quattro pareti, e una camera vuota...un letto vuoto e freddo...Sentivo anche un cuore vuoto e freddo.
Ad un certo punto I miei occhi caddero su una bustina sulla scrivania. Ecco cosa avevo dimenticato!
Erano le foto che voleva Dylan, quella sera al ristorante gli erano piaciute così tanto che mi aveva chiesto di fargliene delle copie. Erano il riassunto di tutti gli anni che avevamo passato insieme, ci tenevo che le avesse...Decisi che gliele avrei date a tutti i costi prima che partisse. Misi velocemente le scarpe ed il cappotto, malgrado la febbre alta, riuscii a correre giù per le scale velocemente, con le foto in mano, diretta verso il salotto. Qui trovai Sandy,intenta a leggere un libro mentre Steve le accarezzava i capelli.
"Sandy devi accompagnarmi in aeroporto...ora"dissi a mia sorella,con voce affannata dalla corsa giù per le scale.
"Che?"
"Devo dare una cosa a Dylan, è urgente"
"Un altro bacio? Vi siete già sbaciucchiati abbastanza..."
"Non è questo, Sandy per favore..."
"Okay,ma è impossibile che tu riesca a vederlo,l'areo parte tra mezz'ora e dobbiamo arrivare dall'altra parte della città...Inoltre non ti faranno mai entrare se hanno già fatto il check-in"
"Voglio almeno provarci"
"Ma è impossibile, quando arriveremo l'aereo sarà già partito. In più hai la febbre alta e il tempo non è dei migliori là fuori" disse indicando il temporale fuori dalla finestra.
Era evidente che non volesse aiutarmi, così presi un ombrello e corsi furori...
"Okay...ferma! Ti accompagno io" cedette alla fine lei, accompagnandomi col la sua macchina nuova.
"Ti farai venire la bronchite con questo tempaccio" disse
"Quindi?"le risposi con tono indifferente...
Lei sbuffò e mise in moto.
C'era un traffico pazzesco, e di certo il temporale non aiutava, come non aiutava nemmeno la mia febbre.
Dopo un po' più del previsto finalmente arrivammo ,ma non c'era posto per parcheggiare,così Sandy mi disse che mi avrebbe aspettata in macchina ed io scesi armata di ombrello e tanta voglia di abbracciarlo. Mente correvo verso l'entrata del aeroporto, l'ombrello iniziava a dare segni di "morte", tanto che,ad un certo punto il vento mi strappò via quello che ne era rimasto, con molta facilità. Di certo non sarei tornata indietro, nonostante Sandy dalla sua auto continuava a suonare il clacson e a fare strani gesti,cercando di indicarmi di tornare indietro. Non mi feci intimorire dal temporale, e neanche dalla bronchite che mi sarebbe potuta venire. Mi tolsi il cappotto e me lo misi in testa, mente continuavo a correre verso l'entrata.
Entrai dentro e seguendo le indicazioni per il volo di Los Angeles, corsi tra i passeggeri,lungo quegli enormi corridoi tutti bianchi,sperando che non fosse ancora salito su quel maledetto aereo. Riuscii ad arrivare solamente al controllo dei bagagli a mano,dove un agente della compagnia aerea mi fermò e mi disse che non potevo continuare senza il biglietto. Cercai di spiegargli che era importante, ma non fece una piega. Quando finalmente se ne andò, mi calmai e cercai di trovare una soluzione per raggiungerlo, ma in quel preciso momento il mio cuore ebbe un tonfo. L'insegna sulla mia testa si illuminò e uscii la scritta che più temevo, mentre lo stesso agente di prima annunciava quelle fatidiche parole che non avrebbero fatto male mai a nessun altro quanto lo stavano facendo a me..."Il volo per Los Angeles è pronto,siamo pronti a partire" su quelle tragiche parole, mi girai verso la grande finestra di vetro,che si affacciava sulla pista di decollo degli aerei. Appoggiai una mano sul vetro freddo,bagnato dalla gocce del temporale. Qualche lacrima scese sul mio viso, come quelle gocce scendevano su quel vetro, mentre l'aereo iniziava a correre a tutta velocità sulla pista,per poi tirare su il carrello d'atterraggio e infine prendere il volo...
Volava in alto nel cielo, sempre più su,fino a diventare un puntino minuscolo,mentre io ero rimasta a guardarlo ferma,lì...
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Always You❤
Roman d'amourIl Destino li ha divisi prima ancora di unirli per davvero,ma se ad un certo punto le stelle li riportassero sullo stesso cammino?Lei sarà ancora innamorata di lui? E lui sarà rimasto il dolce ragazzo della porta accanto,l'amico fidato di cui lei er...