Capitolo 47°

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"....giorno"
Mugugnai una risposta,formata da un monosillabo contro il suo collo, poi mi strofinai gli occhi ancora assonnati e finalmente mi girai a guardarlo...
"Che ore sono???"
"Le sette" rispose lui dolce.
"Che? Tra un'ora dobbiamo essere in classe e tra dieci minuti tu devi essere già uscito da quella finestra."
Rise.
Rise.
Rise.
"Che ridiiiii?"
Rise.
Rise.E.Rise...ANCORA.
Tolsi il piumone a tutti e due e lo guardai con aria di sfida. Lui rise di nuovo e mi baciò la punta del naso,  portando un sorriso sul mio viso.
"Non riesci a non sorridere se ci sono io al tuo fianco..."
"Eh si" dissi fingendo un sospiro...
"Beh allora preparati a farti venire i crampi alla mascella, ti farò sorridere per il resto dei miei giorni"
"Poeta già di prima mattina?"
"Ma ovviamente..."disse beffardo.
"Okay..Okay...ho capito" disse prendendo il suo paio di jeans e la sua felpa, dal mio armadio ,per poi andare in bagno, prima che glielo impedissi.
"Aspetta un attimo!"
Si fermò all'istante e si girò di scatto verso di me e io continuai.
"Che ci fanno i tuoi vestiti nel mio armadio?"
"Ieri sera ne ho portati un po'...Saltare ogni sera con una valigia per la notte non è di certo una mossa intelligente. Così ho lasciato un po' di cose nel tuo armadio, spero non ti  dispiaccia"
Adesso quella che rideva a crepa pelle ero io.
"Devo considerarlo come un "precontratto matrimoniale"o una proposta di matrimonio..." dissi tra una risata e l'altra.
"Beh...ti accontenti di una proposta così banale?" Rispose ridendo a sua volta, per continuare la mia ridicola scenetta.
"Mmh...in verità preferirei vederti in ginocchio con un anello di diamanti, possibilmente sui toni del viola e blu..."
"Sarà fatto..."
Corse in bagno, prese due dei miei elastici per capelli dei colori e avevo detto prima, lì intrecciò e fece un nodo, creando una sorta di anellino.
Tornò da me con la sua creazione e s'inginocchiò davanti a me, mettendo in mostra l'anello.
"Melany...per il diamante dovrai aspettare qualche anno, per adesso mi limiterò al semplice anello"
Scoppiai a ridere.
"Non m'interrompereee!"
"Certo scusa"dissi strozzando una risata che stava per arrivare.
"...Mel, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia, prometto di amarti ed onorarti ogni giorno della mia vita, sbucare dalla tua finestra ogni notte in questi due anni, e dormire accanto a te, finché "la scoperta dei tuoi genitori"non ci separi. Mel...ti va di dividere il tuo armadio con un paio di felpe e mutante in più?"
Gli diedi una pacca sul petto , mentre le risate s'impadronivano di me...
"Ti sei dichiarato al mio armadio, non a me...pensavo dicessi una cosa sensata, fino a che non hai nominato la parte finale..." dissi ridendo.
Lui si alzò da terra, e dato che aveva sempre la battuta pronta,mi rispose dopo un quarto di secondo.
"In realtà la mia roba si è dichiarata al tuo armadio...un po' di tempo fa il mio culo al materasso comodissimo del tuo letto...ma ancora prima io mi sono dichiarato a te e mi hai dato l'onore di diventare il tuo ragazzo. Adesso dai l'onore alla mia roba di chiedere la mano al tuo armadio?!"
"Ceeeerto"
"Bene...ma gli armadi non hanno mani,tanto meno dita quindi..."
Prese la mia mano e lasciò scivolare l'anellino sul mio dito.Io non mi sforzavo nel dire altro, ridevo solamente.
"Bene...ora siete una cosa sola" disse parlando alle sue mutande??!!!???!!
"Mettendo gli scherzi da parte...inizia a sognare il nostro grande giorno, perché la dichiarazione che ti farò in quel momento ti farà venire le lacrime, ma non per le risate,come ora...saranno lacrime di gioia e commozione..."
Disse, per poi andare finalmente in bagno ed entrambi ci preparammo per la scuola.

Dopo un po' era pronto, mi diede un bacio veloce e sgattaiolò fuori dalla facendo piano ogni piccolo movimento,per non rischiare di essere scoperto . Prima che  chiudesse la finestra ,mi avvicinai e ripensai a tutta questa storia,lui che ogni sera entrava dalla finestra, quando tutti dormivano, per potermi tenere tutta la notte tra le braccia.
"Questa è una delle cose più matte che un ragazzo possa fare,ma in fondo tu sei un po'matto. Però è anche la più dolce che si possa  fare al mondo,come del resto anche tu sei la persona più dolce al mondo."
Dato che stava per andare via, la finestra non era del tutto chiusa e lui aveva una gamba fuori e una dentro, nonostante ciò si allungò verso di me per baciarmi, ma questo di veloce ebbe solo il ritmo, era lento e passionale, al contrario del precedente fuggitivo...Un'altra cosa che andava veloce poi era il mio cuore, quello oramai galoppava...
"Ci vediamo dopo..." disse staccandosi da me.
"Certo..."
"Continua a reggere il gioco, in fondo solo due anni. Ricordati di lasciare aperta la finestra anche stasera...Ti amo"
"Ti amo anch'io"risposi.
Con questo andò via e proprio quando stavo per allontanarmi dalla finestra, corse indietro,affacciandosi verso di me,mi fece l'occhiolino e quel suo solito sorrisone,mentre mi diceva
"Io di più però..."
Per poi correre via verso casa.
Era molto veloce, perciò quando gli gridai la risposta stava già scavalcando la finestra sul retro di casa sua, dato che se fosse entrato dalla porta principale i miei l'avrebbero visto,ma non ebbi dubbi che mi avesse sentito,perché quando gli gridai" Io ti amo più delle stelle" ,si fermò e mi mandò un bacio con la mano...

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