Capitolo 50°

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Il mattino seguente mi svegliai nei panni della persona più felice del mondo...ma lui non era da meno.
Malgrado il letto ci invitava a rimanere avvinghiati sotto le coperte ci alzammo e ci preparammo in fretta, cavolo eravamo nel Regno Unito e avevamo ancora molto da visitare. Quella mattina avevamo in programma  una bella passeggiata lungo il Tamigi , quindi Big Ben e Lond Eyes.
Quella mattina Dylan sembrava abbastanza agitato, era probabile che gli frullasse qualche pensiero per la testa. In più aveva quel sorriso stampato sul viso,più grande del solito...
"Pronta?"
"Sii"
"Perfetto il taxi e fuori, vieni"
Mi prese dolcemente la mano e mi condusse fuori.
Salimmo in taxi, questa volta però facemmo attenzione a ciò che l'autista ci diceva...il mio ragazzo era un ottimo traduttore.
"Ehi...dormito bene sta notte?" Mi chiese ad un certo punto ed io diventai rossa ,pensando alla notte precedente. Così il mio piano di non fare figure di merda con un altro autista andò a farsi benedire.
"Perché sei rossa?!" Continuò con una smorfia provocatoria, ma io gli rifilai una gomitata nello stomaco e risposi.
"....si ho dormito benissimo e tu?"
"...la notte più bella della mia vita..."
"Ti ho chiesto solo come hai dormito, non  come hai passato la notte"
"Come abbiamo'..."
"Ma ti piace proprio fare figure di merda con gli autisti dei taxi?"
"Si, ma non è questo il punto, volevo semplicemente dirti che è stato meraviglioso..."
"Si, lo è stato anche per me..."risposi sincera e lui continuò, nonostante io volessi stroncare il discorso...
"E tu sei incredibilmente s..."
"La smetti...in pubblico?!"
"Oh andiamo...non ci capisce mica"disse indicando il tassista con lo sguardo...
"Ragazzi siete italiani vero?"
Merda...
"Ehm...si" risposi al tassista guardando male Dylan.
"Anch'io...di dove siete?"
Fulminai Dylan con lo sguardo e con un filo di voce gli feci la predica.
"Eh...menomale che non ci capiva...che hai da ridere?"
Per fortuna arrivammo in fretta e saltammo subito fuori.
Dylan scoppiò in una grande risata.
"Dai ma chi lo vedrà più..."
"Beh hai ragione" così iniziai a ridere con lui.
Cavoli, era un panorama magnifico...il lungo fiume con le gondole, i ragazzi che ballavano l'hip hop sotto i ponti mentre altri facevano acrobazie con gli skate. La grande ruota panoramica...Camminando lungo il fiume, il grande orologio sembrava sempre più grande....E i bus a due piani che sfrcciavano disotto al palazzo del parlamento...tutto coronato dal cielo con un bellissimo tramonto sui toni del arancione, con qualche scia bianca lasciata da qualche aereo chissà diretto dove.
"È bellissimo, sembra di essere in un film"
"Lo so...è meraviglioso...E sarà ancora più bello in alto. London eye?"
"Oddio si ho sempre desiderato andarci"
Andammo alla biglietteria e aspettammo il nostro turno.
Quando salimmo nella cabina,realizzai che forse era davvero un po' troppo alta per me... Cercai di non farci caso e mi sedetti accanto a lui ,tenendogli la mano.
"Guarda che se vuoi possiamo scendere..."
"No"
"Sicura?"
Annuii e lui batte sulle sue ginocchia per farmaci sedere sopra. Mi avvolse in un abbraccio e la rutota iniziò a girare lentamente ,mostrandoci tutto il paesaggio mozzafiato...la paura mi passò all'istante.
"È bellissimo" dissi.
"Si ma tu di più..." aggiunse lui.
"No fidati...questo é più bello."
"Fidati tu invece...Non credo che tu veda ciò che vedo io..."
"E che vedi?"
"Vedo una bellissima ragazza, che è più bella di quanto crede e più intelligente di quanto sia pronta ad ammettere"
Sorrisi...
"E tu sai io cosa vedo?In te vedo che le favole esistono. Sei unico e raro...ti amo"
"Anch'io..."
Che cosa romantica...Stavo iniziando ad abituarmi al movimento rotatorio di quella ruota...Ma il giro finì e scendemmo.
"Ti va un giro in gondola?"
"Certo"
Andammo subito a noleggiarne una e ci salimmo sopra, ammetto che dovetti lottare contro il mio equilibrio per non cadere, ma alla fine ce la feci, mi sedetti sulla barchetta, Dylan prese i remi e si sedette accanto a me.Inziò a muovere i remi e piano piano la gondola iniziò ad ondeggiare lungo il fiume, sotto un cielo mozzafiato, sopra le note dolci di alcune chitarre suonate da ragazzi sulla costa.
"È così romantico..." dissi facendo vagare gli occhi su tutto il panorama, per poi fermarli nei suoi.
"....Speravo lo dicessi"rispose fermando la gondola proprio sotto al big ban.
Stava per accadere qualcosa...
Posò i remi e si alzò, senza staccare mai gli occhi dai miei, venne verso di me, la gondola si sbilanciò e per un secondo mi sembrò che stesse per perdere l'equilibrio, ma ovviamente era solo una mia impressione.Si avvicinò...Stava per succedere qualcosa...

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