"Buongiornooooooooo"
Gridò Dylan nelle mie orecchie.
Non so come faceva ad essere tanto energico a quell'ora del mattino...
Mugugnai qualcosa di incomprensibile e mi girai dal altro lato del letto con il cuscino in faccia.
"Melanyyyyyyyyy" continuava a gridare.
Non avevo voglia di svegliarmi, e lui di certo non aveva voglia di arrendersi,quindi provò con un'altra tattica...e questa si che funzionò.
Passò dal altro lato del letto per mettersi di fronte a me e mi tolse delicatamente il cuscino. Tirò su il lenzuolo per creare una sorta di capanna e iniziò con un piccolo bacio sulla fronte che fu seguito da tutta una serie fino ad arrivare alle labbra per rimanerci.
Fu così che cedetti.
"Buongiorno..."sussurrò
"Ah...adesso sussuri? Non potevi sussurare anche prima,invece di gridarmi nelle orecchie?"
"Non sarebbe stato divertente..."
Roteai gli occhi al celo in segno di disappunto e poi lo baciai a mia volta.
"Ecco vedi?Se ti svegli presto abbiamo più tempo per noi"disse ridendo.
"Non so come fai tu ad essere così attivo a quest'ora...anzi scusa, non so come fate ad essere attivi già da quest'ora tu e il tuo amichetto" dissi ridendo.
Lui si diede un'occhiata e rise a sua volta,giuro di aver visto un velo di rossore sulle sue guance.
"Beh...forse perché non vedo l'ora di svegliarmi accanto alla ragazza più bella del mondo che mi ama e mi venera come un Dio greco..."
"Chi ti ha detto che ti amo e ti venero come un Dio greco?"
"Beh tu...ok la faccenda del Dio greco non l'hai detta tu,ma i tuoi occhi parlano"
Così iniziò a mettersi in un paio di pose virili che mettevano in risalto il suo corpo,fingendo di essere davvero un Dio del Olimpo, la cosa mi fece ridere e mi ricordò del cartone animato che vedevamo sempre da bambini...Pollon.
Però aveva ragione, a volte sembrava proprio un Dio greco, con quei capelli biondi e gli occhi verdi,con quei muscoli scolpiti e quel corpo asciutto...
Lo tirai verso di me ridendo e lo strinsi in un forte abbraccio...
Rimanemmo un po' così,e giuro che dopo fui felice di alzarmi dal letto.Quella sera, ero sul divano e Dylan stava facendo la doccia.
I miei e i genitori di Dylan erano andati a fare la spesa per preparare la cena di questa sera. Stavo facendo zapping,non c'era mai niente di interessante in tv.
Mi arresi e lasciai su un canale che mandava canzoni no stop ventiquattro ore su ventiquattro.
Iniziò una vecchia canzone di Avril Lavigne...When you're gone.
Per la prima volta,questa canzone mi fece venire i brividi. Raccontava di amori divisi,di coppie costrette a separarsi e di quanto facesse male la distanza. Come quando lui andava via e i pezzi del cuore di lei correvano a cercarlo. La partenza di Dylan si stava avvicinando,ma non volevo pensarci , avremmo trovato una soluzione, e saremmo sopravvissuti a tutti quei chilometri di distanza.
Il video era molto toccante,e sul ritornello mi uscì una piccola lacrima.
Proprio in quel momento sentii Dylan arrivare, asciugai la lacrima e spensi la tv.
"Basta con queste lagne,se è amore resiste a tutto" disse entrando in salotto, probabilmente aveva sentito la canzone.
"Non è una lagna...É..." dissi guardandomi verso di lui,prima di bloccarmi sul colpo e non continuare la frase.
Era lì immobile,davanti a me con solo una piccola asciugamano attorno alla vita. Con i capelli bagnati che gli gocciolavano sul viso,qualche goccia riusciva anche ad arrivargli sul petto....Ecco il Dio greco di cui parlavo prima.
Mi rigirai di scatto verso la tv,per continuare a presentare attenzione a ciò che stavo vedendo prima. Ma merda,era spenta, l'avevo spenta due secondi fa.
Lui rise...
"Vedi che puoi guardare..."
Non mi mossi,se solo l'avessi guardato, in quel modo, probabilmente lo avrei sbattuto contro quel muro del salotto e gli avrei fatto chissà cosa sul momento.
Lui continuò a ridere e venne verso di me.
"Quando ti abituerai?" Disse dolce.
Non sapevo che dire ,così non dissi niente,lo tirai con desiderio verso di me e lo baciai con foga,quasi senza respiro,al tal punto che fui costretta a stendermi sul divano.
Lui ricadde su di me,senza mai staccarsi dalle mie labbra. Seriamente non riuscivo a respirare,ma era una sensazione bellissima. Era totalmente nudo,l'unica cosa che lo separava da me era una misera asciugamano, un piccolo dettaglio che rendeva il tutto più interessante.
Tirò su la testa e mi guardò negli occhi, aveva un fuoco che ardeva nel verde delle sue iridi e un velo spesso d'eccitazione e desidero, che mi fece capire che mi voleva...
"Ti amo" disse sincero accarezzandomi le guance mentre la mia mano risaliva per i suoi addominali.
D'improvviso ebbi un sussulto perché mi accorsi che il nodo che aveva l'asciugamano intorno alla sua vita,si era sciolto...lasciando scoperto tanto, ma per fortuna riusciva ancora a coprire ciò che doveva,anche se si poteva benissimo immaginare, dato che sentivo il suo pacco spingere contro di me...
"Dylan...emh...l'asciugamano"
"Fanculo l'asciugamano..."
Si chinò su di me,continuando a baciarmi,senza curarsi minimamente del fatto che se si fosse mosso un altro po' sarebbe rimasto nudo.
Ad un certo punto, sentii le chiavi delle porta girare nelle serratura e la porta dei casa aprirsi. Dylan si staccò immediatamente da me e corse via in camera a vestirsi, lasciandomi da sola sul divano,eccitata talmente tanto da sentir pulsare tutto il mio corpo...
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Always You❤
Storie d'amoreIl Destino li ha divisi prima ancora di unirli per davvero,ma se ad un certo punto le stelle li riportassero sullo stesso cammino?Lei sarà ancora innamorata di lui? E lui sarà rimasto il dolce ragazzo della porta accanto,l'amico fidato di cui lei er...