Capito 1: "Un insolito lunedì"

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Sono le 7.00 sono già alla reception, ho acceso il mio pc, ma la connessione internet non da segni di vita.

"Accidenti a te, aggeggio infernale, perché devi fare i capricci proprio di lunedì mattina?
Ricapitoliamo questo filo va inserito qui dentro, e l'altro capo va lì, questo cavo da qui a lì... e tu non vuoi saperne. Cavoli"

"Buongiorno signorina, mi scusi..."

Mi sollevo velocemente, dimenticando di essere accucciata con tutto il busto sotto la scrivania, com'era prevedibile ci guadagno una zuccata sonora e parecchio dolorosa.
Esco dalla mia postazione...

"Lo studio è ancora chiuso..."

"Si è fatta male?"

"Non è nulla"

dico massaggiandomi la testa.

"Mi scusi, il dottor Brown mi aveva detto che la sua segretaria arriva presto così ho pensato di salire, ma se preferisce aspetto fuori"

"Mi scusi lei è?"

"Ian Cruise"

"Quel Cruise? L'appuntamento delle 8.00?"

"Esatto, sono io"

"Mi scusi signor Cruise, faccio strada"

Dico sbattendomi la polvere di dosso e ri-infilandomi le scarpe.

"Lei è?"

"Tessa, Tessa Winter, la segretaria del dottor Brown"

"Piacere di conoscerla"

Dice porgendomi la mano.

"Non credo sia il caso..."

"Quindi lei com'è solita presentarsi se posso chiedere?"

"Mi perdoni, è solo che li sotto c'è parecchia polvere, le mie mani non saranno sicuramente pulite"

"Ho notato, mi permetto di aggiungere non solo quelle"

Dice quasi ridendo, lo guardo seria, poi passo in rassegna la mia miss...

"Mi segua, si accomodi qui"

Apro la porta della sala riunioni e faccio entrare il pezzo grosso, mi reco al lavandino per detergermi le mani, poi dall'armadio dietro le sue spalle prendo un bicchiere di plastica, dal frigorifero due bottigliette d'acqua una naturale e una frizzante e gliele porgo.

"Grazie signorina."

"Di nulla. Ora se vuole scusarmi"

Esco chiudendomi la porta alle spalle.

"No, no, no, non è possibile sembro stata investita da un branco di bisonti...  ho ciuffi di polvere attaccati alla gonna...anche sui polsini  della camicia, guarda che nero"

Torno in postazione e mi ri-infilo sotto il tavolo determinata a riattivare la dannatissima connessione...

Questa ragazza è goffa come poche, sembra uscita da un film comico, impolverata, con un'acconciatura disfatta e senza scarpe, mi auguro che non sia la super segretaria di cui Stuard mi ha parlato... ha dell'imbranata che consola.
Nessuno dice ad Ian Cruise cosa fare, per lo meno non con un tono così saputello e pretenzioso, quindi signorina Winter a noi due.

Mi avvicino e non posso non guardarle il fondoschiena.

Devo ammettere che il suo sedere è conturbante così divinamente fasciato dal tubino blu, ondeggiante e messo in bella mostra a causa della postura.

Sento dei passi, alzo gli occhi e uno sguardo penetrante e autoritario mi scruta. Schiarisco la voce con una tosse quasi nervosa:

"Desidera signor Cruise?"

"P.S. You and Me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora