"P.S. You and Me"

Capitolo 36: "In ospedale"

Raggiungiamo velocemente l'ospedale e altrettanto velocemente ci indicano in quale stanza è stata ricoverata Adel.
Entro senza tanti convenevoli, la raggiungo, subito mi regala un sorriso:

"Adel, come stai? Come ti senti? Cos'è successo?"

"Bimba mia quante domande... ora sto bene, questo è l'importante... oh fustacchione non stare sulla porta, la stanza è grande"

"Grazie Adeline. Come ti senti?"

"Sto bene è stato solo un piccolo mancamento... tutto qui... non volevo farvi preoccupare"

"Sei affaticata, e sei pallida... mi hai fatto morire di paura, ma adesso sei in ospedale, vedrai ti rimetteranno in sesto e starai meglio di prima"

"Certo Tes, stai tranquilla. Anzi tesoro mi andresti a prendere un thè per favore?"

"Ian puoi pensarci tu?"

"Tees che modi! Fustacchione mi farà la guardia, così non perderà tempo prezioso e potrà restare in contatto con la C&C, dovresti saperlo che il tempo è denaro per uno che occupa la sua posizione."

"Ma io..."

"Tes per favore"

"Ok vado, ma tu Ian non distrarti troppo con quel cellulare, ok?"

"Starò attentissimo, promesso"

Si alza, a passo spedito esce dalla stanza, la seguo per assicurarmi di mettere la giusta distanza prima di farci scoprire prematuramente.

"Dov'è quel tuo bel sorriso sexy? Ti vedo stanco!"

"Adeline, le sto mentendo, la sto sobbarcando di un fardello troppo grande per lei..."

"Me ne rendo conto, so di averti chiesto troppo, ma il tempo... il tempo è poco"

"Devi dirle la verità"

"No! Perderebbe l'entusiasmo e la concentrazione, non imparerebbe più nulla, sarebbe sempre al mio capezzale"

"Lei ti vuole bene"

"Anche io gliene voglio, per questo voglio proteggerla il più a lungo possibile da questa situazione dolorosa"

"Che dicono i medici?"

"Cercano di darmi ancora un po' di tempo... inizierò l'ennesimo ciclo di chemioterapia, ma il cancro avanza..."

"Porca miseria..."

"Tranquillo, sono pronta, sto sistemando le ultime faccende in sospeso... una delle quali.... Mister Cruise... giura che la amerai incondizionatamente, a prescindere dalla ricchezza che erediterà, niente colpi bassi, niente squali all'attacco per caldeggiare un'acquisizione una fusione o uno smembramento... solo Tes"

"Ti do la mia parola, non sono così meschino, dovresti sapere come tratto i miei affari"

"E' vero devo dartene atto. Bene, ora chiuderò un pochino gli occhi, sono esaus..."

"Eccomi ho fatto prima che ho potuto"

"Tess, grazie. Ora dormirò un poco e poi mi gusterò un bel thè tiepido. Voi tornate a casa, è tardi"

"Vorrei parlare con il medico prima..."

"Tesoro è passato un attimo fa, vedrai mi dimetteranno presto"

Mi zittisco, le prendo la mano e la accarezzo delicatamente, finché il suo respiro si fa pensante e scivola nel sonno.

L'infermiera di turno non vuole sentire ragioni e ci caccia un quarto d'ora dopo dicendoci che la paziente ha bisogno di assoluto riposo, così torniamo a casa.