Capitolo 7: "Incontri inaspettati"

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La settimana è particolarmente intensa, eccetto per oggi, dallo studio sono passati un sacco di pazienti e come al solito Adel non manca all'appello:

"Tessa saresti così gentile da accompagnarmi a casa?"

"Non posso staccarmi dal lavoro Adel, non sono ancora in pausa..."

"Non hai delle commissioni da fare in centro cara?"

"Trovo sia una bella idea, Tessa accompagni la signora Adelin, e nel ritorno può fermarsi in posta così può spedire le lettere che ieri avevo preparato..."

"Ma dottore di solito uso la pausa pranzo per non perdere tempo..."

"Rispetto al resto della settimana, oggi la giornata è calma, vada pure e non si preoccupi, questa splendida signora la dobbiamo tenere da conto..."

"Certo dottore, come vuole"

Ovvio la gallina dalle uova d'oro a cui spillare soldi, anche se fa qualche capriccio la dobbiamo accontentare, mica che rivolga ad altri medici le sue 'generose' attenzioni.

Camminiamo lentamente per strada mentre la sorreggo, spesso capita di chiederle del suo defunto marito, e oggi è uno di quei giorni.

Mi piace sentire il tono amorevole con cui racconta di lui e dei loro momenti magici trascorsi insieme.

"...quella volta mi fece volteggiare come se stesse ballando con una nuvola, tanto delicata quanto tanto effimera... ed io mi sono sentita la più bella là dentro nonostante il vestito strappat... Tessa, Tessa, fustacchione a ore dodici!"

"Cosa? Chi?"

"Lui"

"Buongiorno signore"

"Signor Cruise... che sorpresa, che ci fa da queste parti?"

"Ho un pranzo di lavoro qui in zona"

"Allora non la importuniamo oltre... buon pranzo e buon lavoro"

"Mi liquida così?"

"Non vorrei farle perdere tempo"

"Sono largamente in anticipo, preferisco arrivare sempre un po' prima. Voi invece cosa fate in giro? Non dovrebbe essere in studio a lavoro?"

"Tessa ha delle commissioni da fare così mi accompagna a casa"

"Già"

"Se volete favorire il mio autista sta aspettando un cenno per rientrare in azienda..."

"Nooo grazie andremo a piedi!"

"Invece io accetto molto volentieri le mie vecchie gambe..."

"Brava signora Devis, allora salga, George la accompagnerà dove desidera"

"Tessa tu puoi tenere compagnia a questo caro giovanotto così non dovrà aspettare da solo"

"Ovviamente"

"George accompagna la signora a casa per favore, poi torna in azienda!"

"Subito signor Cruise, certamente"

Appena la macchina si allontana, uno sguardo truce ad inchiodarmi:

"Ovviamente detto con quel tono di voce? Esigo una spiegazione. Ora."

"Mi scusi, è la signora Devis che con le sue allusioni mi innervosisce"

"Vuole spiegarsi meglio?"

"Nulla di importante!"

"Io non credo: non riesce a guardarmi negli occhi, è arrossita peggio di un pomodoro maturo, il suo respiro è inreg..."

"Ok, ok, ottima analisi... quindi.... come dire...."

"P.S. You and Me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora