Capitolo 29: "La cena dai Gardner 2"

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Prendiamo posto a tavola, ovviamente Ian viene fatto accomodare a centro tavola, io sono in una posizione marginale, l'avevo immaginato, ma constatarlo di persona un poco mi intristisce e mi mette ansia; mi guardo attorno spaesata.

Sto aspettando un cenno, un segno un qualcosa da qualcuno che mi confermi che il coperto a cui sono di fronte impalata, sia realmente il mio.

Possibile che nessuno percepisca questa mia muta richiesta d'aiuto?

"Accomodati, credo che ti terrò compagnia prima che Jair, il secondo di mio padre, inizi a darti il tormento circa i tuoi studi, piuttosto che le tue precedenti esperienze lavorative..."

Sorrido felice.

"Grazie Alexander mi togli da una situazione di imbarazzo totale"

"Per così poco?"

"Credimi per me è moltissimo... io non sono abituata a tutto questo!"

"È solo una cena, l'importante è non parlare con la bocca piena, non toccare il cibo con le mani se non è strettamente necessario, non abbuffarsi, non bere a dismisura, non parlare a voce troppo alta... insomma le cose che non faresti nemmeno ad una cena intima."

"Terrò tutto a mente"

"Dai rilassati, pensa a mangiare e a divertirti".

"Ci provo"

Interviene Liz:

"Miei graditissimi ospiti, siamo felici che siate intervenuti così numerosi ad una cena informale, siamo tutti in fibrillazione per il nuovo progetto di Ian lo posso capire, ma da brava padrona di casa devo chiedervi di pazientare ancora un po', adesso godiamo dei piaceri della tavola, poi godremo delle meraviglie della tecnologia. La cena è servita"

Al termine delle sue parole un applauso plateale, mentre i camerieri iniziano a distribuire le portate.

Devo dire che raffinatezza ed eleganza la fanno da padrone, le portate sono minimali, quasi essenziali anche nel gusto, ma credo che l'elite, sia abituata a questo tipo di pietanze.
Io preferirei un bel piatto di maccheroni al formaggio fatti da 'Mama Di'... ma comunque so adattarmi e questo è quello che conta.

Sorrido all'idea dei maccheroni al formaggio...

"Perché sorridi da sola Tessa?"

in risposta bisbiglio sotto voce:

"Scusa Alex mi è scappato"

"A che pensavi?"

"Ai maccheroni al formaggio!"

"Come ti capisco... la tristezza di questi spinaci e formaggio gratinati è palese!"

"No, non sono male, e poi sono salutari!"

"Ma vuoi mettere un bel piatto di maccheroni al formaggio? Tutto quel ben di dio di pasta caldo con sopra un fantastico formaggio fuso e colante?"

"Esatto intenditore... non c'è paragone..."

"Conosco un posto che li cucina buonissimi..."

"Anche io!!!"

"Il Mama Di" diciamo all'unisono.

Poi ci guardiamo meravigliati.
Sono io a riprendere la parola:

"Com'è possibile che uno come te frequenti il 'Mama Di'...fammi capire"

"Uno come me in che senso scusa?"

"Intendevo un ragazzo ricco, raffinato, elegante"

"Ok sul ricco ci siamo, non solo per merito mio, papà si è sempre fatto un c..o così. Sul raffinato ed elegante avrei di che ridire: sono un ragazzo normale, porto anche io i Jeans, se è questo il cliché che identifica i ragazzi 'normali' e faccio cose ordinarie: come ad esempio nutrirmi; detto fra noi da 'Mama Di' con una sola portata, sei sazio e fatichi quasi a finire il piatto che hai di fronte con la nouvelle cosine, dovrei ingurgitare piatti su piatti e piangere poi sul conto"

"P.S. You and Me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora