Capitolo 42: "Relax"

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Una volta a casa:

"Andiamo di sopra a cambiarci"

Infilo uno dei costosissimi costumi con una t-shirt e dei pantaloncini da casa, quando entro in camera sua non resisto, la camicia lasciata sulla poltrona è una tentazione troppo grande, non ci penso due volte mi cambio la indosso e raggiungo Ian:

"Sei splendida, anche se per te è enorme"

"Tranquillo la tua camicia starà bene"

"Non lo metto in dubbio: anzi mi piacerebbe essere al suo posto"

"Il solito!"

"Puoi darmi torto?"

"L'autista ci starà aspettando..."

"Devi andare da qualche parte?"

"Forse in piscina?"

"La piscina è dietro questa porta!"

"Certo, dimenticavo che ti chiami Cruise di cognome"

"Non è poi così grave... dopo di te"

Entro e resto senza parole.

"È di tuo gradimento?"

"È splendida!"

Mi sento una sciocca, quella che per Ian equivale alla normalità per me equivale a lusso sfrenato, a cosa pensavo?!? Ovvio che oltre alla palestra privata dovesse avere una piscina...

"Tes tutto a posto?"

"Sì scusa, ogni tanto il tuo essere schif... em... ricco mi intimorisce"

"Per questo motivo non hai ancora venduto il tuo appartamento?"

"Sì in parte è per questo, mi sono allontanata dalla mia famiglia appena ho potuto, ho lavorato per pagarmi prima l'affitto, poi l'appartamento e l'università, ora sto con te, ma non intendo rinnegare nulla di ciò che sono stata, e non cambierò perché ora ci sei tu con tutto questo... "

"Chiarissimo, rispetto questa scelta,  ma ora vivi qui e non è il mio lusso è il nostro... sai cosa provo p..."

"Ian tesoro questo costume ti dona, mette in risalto questi muscoli perfetti, potrei alleggerirmi e restare in intimo per farti compagnia per un bagno e p..."

Nemmeno nel mio peggior incubo una donna può essere così sfacciata! Lo sta toccando sensualmente, sta cercando di sedurlo... brutta stronza.

decido di intervenire:

"E poi... è ora che tu te ne vada, non sei un'ospite gradita!"

"Oh, ci sei anche tu! Scusa non ti avevo vista, il padrone di casa è Ian e non l'ho sentito invitarmi ad uscire"

"Posso capire che tu sia troppo impegnata a mangiarti Ian con gli occhi, ma la festa è mia e tu non sei un'ospite gradita" 

"Date un party in piscina?"

"Sì una festa esclusiva per me e il mio fidanzato: sai una di quelle feste dove fai tanto sesso senza remore, nei posti più strani, quello di cui non ne hai mai abbastanza... insomma il mio uomo nudo per me che regalo potrei desiderare meglio di questo?"

"Sei proprio banale"

"Io sarei quella banale? Parliamo di te: continui a presentarti qui senza avvisare, pretendi che tutti scattino per eseguire i tuoi ordini, allunghi le mani, mandi messaggi allusivi... devo continuare?"

"Tutto questo è assurdo! Non pensare che finisca qui... non tollero di essere trattata in questo modo, da una qualunque"

"Povera Michelle non ha avuto il suo giocattolo e ora si da alle minacce!
Vattene vorrei iniziare a festeggiare senza ospiti sgraditi... conosci la strada!"

"Michelle ci sentiamo domani per telefono, ora se non ti dispiace..."

"Mi spiace, mi spiace tantissimo,
-risponde con le lacrime agli occhi- sai che mi presento qui solo per questioni urgenti che riguardano papà"

"Michelle non fare così, domani ti dedicherò il tempo che serve... promesso"

"Domani... domani può essere tardi"

"Non ti sembra di essere un tantino melodrammatica? Ti ha detto domani, fatti bastare questa risposta e vattene.
Ian a cose più importanti a cui pens..."

"Ok basta tutte e due. Tes smettila di essere così aggressiva e tu Michelle, ora è meglio che vada ci sentiamo domani"

"Piciù piciù prometti?"

Guardo entrambi schifata... ha usato un nomignolo orrendo e assurdo ma ha colpito nel segno: Ian è paonazzo, io credo di aver stampato un sorriso di circostanza che basta e avanza... dentro di me è esplosa una bomba nucleare, esternamente sono come una statua di sale: impassibile.
Difficile è contenere la gelosia e la rabbia che provo per il legame che ancora unisce questi due. E ancora mi domando si potrà mai affievolire? Spezzare? Non credo possa succedere.

"Prometto, ma tu ora vai!"

Saluta con la mano, gira i tacchi e se ne torna da dove è venuta.

Finalmente in acqua: non voglio pensare a nulla se non a me stessa, non ho intenzione di farmi rovinare la giorn...

"Presa!"

"Ian, ma che cavolo!"

"Dai lumaca ti accompagno al bordo"

"Non sono una lumaca, faccio da sola!"

"Ok ti aspetto là!"

Appena arrivo, tocco il bordo mi do la spinta e riparto: pronta per affrontare un'altra vasca. Ovviamente lui arriva prima di me e si gongola per il risultato ottenuto:

"Ben arrivata! Ne facciamo un'altra?"

"Vedo che ti divertiti, mi fa piacere, ma no grazie, purtroppo sono fuori allenamento, starò qui dove l'acqua è bassa a rilassarmi un po'"

"Credo che là sopra potremmo stare molto più comodi, dai vieni"

Mi porge l'accappatoio, mentre mi asciugo lo seguo curiosa, quando arriviamo dalla parte opposta sorrido, dalla fretta prima in vasca non l'avevo notato: un pouf formato XXXL ci attende. Lui si accomoda e mi invita a fare altrettanto: mi sdraio accanto a lui e lascio che il suo braccio mi avvolga, si avvicina, mi bacia con passione, ricambio anche se con qualche incertezza che a lui non sfugge:

"Tes tutto bene?"

"Sì certo!"

"Ci credo poco, che succede?"

"Vuoi la verità?"

"Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa"

"Credo che il nostro futuro sia incerto, quella gatta morta non la smetterà mai di intromettersi... e poi... poi è risaputo tu torni sempre da lei, lo dimostra la tua reazione di prima, per citare le tue parole: 'Michelle non fare così, domani ti dedicherò il tempo che ti serve, promesso' e poi quel nomignolo... parliamone?!? Per questo ora godo di questo bel momento, ma ho paura so che prima o poi finirà"

"Non è vero, non finirà nulla perché tu sei la donna che amo, Michelle è una ragazza viziata ed è la figlia di Gardner è per questo che la assecondo nel limite del possibile, inoltre è molto competitiva e vendicativa se non riesce ad ottenere quello che vuole e non voglio che ti prenda di mira. Lasciale credere che con i suoi capricci possa ottenere di più, l'importante è che io abbia ben chiaro il limite, e credimi è così perché tu sei l'unica che conta per me."

"Oh!"

"Ora se non ci sono altri dubbi o altre obiezioni, vorrei dedicarmi a coccolare la nuova dottoressa di casa, se non ti spiace"

"Fai pure!"

Mi accarezza sfiorandomi delicatamente e altrettanto delicatamente si impossessa delle mie labbra, sono completamente presa da questo uomo sexy, non indugio oltre sfilo gli slip del costume, mentre lui fa altrettanto...

"P.S. You and Me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora