Capitolo 38: "Io e solo io"

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Sono tornata nel mio ufficio mentre Ian sta uscendo:

"Eccoti finalmente"

"Scusa c'erano altri colleghi"

"Vieni nel mio ufficio, devo parlarti"

Lo seguo, si siede, cambia immediatamente espressione, come se quella sedia avesse il potere di influenzare il suo umore, subito esordisce:

"Tessa ho sentito il professore per avere un riscontro del tuo esame, per capire dove dobbiamo potenziare a livello pratico il tuo stage: non hai risposto ad una sola parola su statistica applicata... com'è possibile?!? Ho smosso mari e monti per affiancarti ai miei migliori collaboratori, ma il risultato è pessimo... ora il professore non si è espresso usando questi termini, ma concorda con me sul fatto che questa parte parte è basilare e non la puoi trascurare così."

"Io l'ho studiata, ma non mi entra in testa"

"Ti sei applicata superficialmente, avresti dovuto chiedermi aiuto"

"Ma Ian riusciamo a stento ad avere una vita fuori di qui!"

"Devi imparare a dare priorità alle cose che meritano... inoltre mi permetto di aggiungere: trova la tua strategia di approccio per i clienti, non puoi, la sera prima, essere tigre e il giorno dopo agnellino, è un controsenso e confonde i clienti. Martinez mi conosce da molto tempo e si è prestato a questo gioco, ma il tuo risultato è stato appena sufficiente. Così non va bene. Devi fare di più, anzi meglio!"

Lo ascolto in silenzio attonita... com'è possibile che proprio lui mi dica queste cose?!? Di giorno lavoro qui, facendo del mio meglio, la sera studio come un'osse...

"Tessa mi stai ascoltando?"

"Si certo"

"Allora vedi di mettere in pratica ciò che ti sto dicendo, forse non ti rendi conto della fortuna che hai, ricevo tutti i giorni decine di richieste di stage, gente che pagherebbe per essere al tuo posto!"

"Già... che fortuna!"

"Credo di non aver sentito bene!"

"Mi scusi signor Cruise, ora avrei una riunione se posso..."

"Vai pure, riprenderemo il discorso"

Esco come una furia dal suo ufficio, non ci penso due volte prendo l'ascensore raggiungo l'ingresso ed esco ho bisogno di respirare aria...
Il sole mi scalda, chiudo gli occhi e cerco di calmare la rabbia che si sta impossessando di me.
Il mio cellulare vibra... controllo che non sia il maniaco del controllo alias Mister Cruise, con mio stupore noto che si tratta della professoressa Pierce.

"Tessa Winter, buongiorno professoressa, mi dica"

"Signorina Winter buongiorno, volevo comunicarle che il rettore mi ha dato il via libera per la nuova data per la discussione delle tesi, ho pensato subito a lei... ricordo che la prima parte della tesi fosse ben strutturata..."

"È vero... ma per un caso strano sono finita alla Cruise Corporation e ora mi dedico a economia"

"Quindi non è interessata alla discussione del suo elaborato?"

"Sì, sì, certo che sì, ma ci dovrei pensare! Tra quanto ci sarebbe la discussione?"

"Entro domani mi serve una risposta, avrebbe due mesi di tempo per prepararsi"

"Perfetto la richiamerò domani in mattinata e le darò una risposta, buona giornata."

"Grazie anche a lei"

E ora? Che faccio? Sembra proprio la mia occasione, ovvio non dirò nulla a Mr Economia, farebbe di tutto per farmi cambiare idea, e forse con tutte le conoscenze che ha in ambito accademico potrebbe persino arrivare ad ostacolar... oooh ma che penso?!? Mi ama, sosterrà sicuramente la mia decisione, in fondo si tratta della mia vita, delle mie scelte, dei miei sogni... però da quando è partito il progetto top-secret di cui io sono la cavia, ma non posso sapere le motivazioni, non esiste nient'altro per lui.
Ho bisogno di Debby, devo parlarne con qualcuno o esplodo e ci andrò subito dopo la riunione.

Torno in ufficio, una strana carica mi motiva, come da tanto non succedeva, partecipo attivamente poi mi rintano nel mio studio:

"Ciao Debby!"

"Tes buongiornooo"

"A che ora finisci di lavorare oggi? Ho bisogno di parlarti"

"Alle 18.00... certo vuoi che venga alla C&C?"

"Nooo! Fuori da questo posto, qui anche i muri hanno le orecchie!"

"Ok passo a prenderti."

"Mi farò trovare fuori a dopo"

Riprendo il lavoro e fatico a concentrarmi, ma è quasi ora di scendere, non vorrei far aspettare Debby, così raduno le mie cose e sulla porta quasi mi scontro con Ian:

"Ti sei già preparata..."

"Sì ho un'appuntamento"

"Con un cliente a quest'ora?!?"

"No, con Debby"

"Devo farti accompagnare dall'autista?"

"No verrà lei con il suo a prendermi, ci vediamo domani"

"Domani? Mi sono perso qualcosa?"

"Nulla di importante, ho bisogno della mia normalità, e, visto che l'orario di lavoro è terminato da cinque minuti, io e solo io ho deciso per oggi di gestire il mio tempo libero in modo differente, niente libri di economia o appunti di statistica o cose noiose di questo genere Mr Cruise"

"Non hai ancora imparato..."

"A fare cosa?"

"A scindere Ian dal Signor Cruise"

"Te l'avevo detto che alla lunga il nostro rapporto sentimentale ne avrebbe risentito Ian o Mr Cruise che tu voglia essere in questo momento"

"Tes questa conversazione è assurda"

"No, tu sei assurdo e tutti i tuoi progetti di management su di me lo sono, tutto questo è assurdo, io qui non dovrei nemmeno esserci qui!"

"Dannazione Tessa cresci un po', solo perché non posso spiegarti alcuni dettagli per intero non è detto che io mi diverta in questa situazione, mi spiace se io ci sono nato e cresciuto in questo mondo e le tue inclinazioni sono chiaramente altre, ma credi quando sarà il momento capirai e mi ringrazierai"

"Ian lasciami andare, sono esausta e ho bisogno della mia migliore amica"

"Ti lascio andare, ma dobbiamo riparlarne"

"Certo signor Cruise, come desidera"

Rispondo melliflua, allontanandomi per il corridoio, raggiungo l'atrio e noto l'auto di Debby già parcheggiata, esco l'autista mi apre la portiera entro e mi lancio al collo della mia amica.

"Debby che bello che tu sia qui!"

"Dai raccontami tutto"

"P.S. You and Me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora