Capitolo 3: "C'è un pacco"

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"Tessa fissi al signor Cruise un appuntamento a seconda delle sue esigenze lavorative e la smetta di fare la bambina.
Mi sono spiegato!?!"

"Ma dottore... io non..."

"Sì è Nancy che si occupa del Signor Cruise di solito, ma io le sto dando l'ok. Quindi ora faccia quello che deve fare o ne pagherà le conseguenze. Chiaro?"

"Certamente".

Abbasso lo sguardo e segno sull'agenda l'appuntamento fuori orario. Quando lo rialzo, i suoi occhi mi fissano con lo sguardo di chi sa di aver vinto.

"Allora a mercoledì..." dico mesta

"Perfetto. Veda di segnarselo, non vorrei doverla aspettare e perdere tempo. Sa, non farebbe una bella figura, lo dico nel suo interesse. E per il futuro ricordi bene: Nessuno dice di no a Ian Cruise. Nessuno. Riesco sempre ad ottenere quello che voglio."

Lo fisso senza parole, con l'amaro in bocca, delusa dalla sua arroganza.

Finalmente alle 18.00 riesco a finire tutto. Mi cambio e indosso la mia tuta e le mie comodissime scarpe da running. Esco, raggiungo la macchina lascio nel bagagliaio sia il giaccone, sia la borsa, attraverso la strada e poi inizio a correre.

Il Twin park è proprio di fronte al palazzo nel quale si trova lo studio. È un posto tranquillo, siamo in parecchi a quest'ora della sera a correre, quindi da questo punto di vista sono serena.

Inizio con un'andatura soft, per riscaldarmi, andatura che aumenta man mano ripenso alla mattinata di oggi. Mi monta una rabbia assurda,  una frustrazione esagerata.

Ma chi si crede di essere quel damerino da strapazzo? Io prendo quello che voglio...ma che assurdità è? Nessuno mi dice di no?!? Certo sarai un ricco figlio di papà, che con i soldi fa girare il mondo come vuole.
Eppure per un nanosecondo ti ho visto sorridere ed essere gentile...  forse un caso o una gentile concessione. Fanculo Carter non meriti i miei pensieri non fuori dal lavoro.

"Bellezza non mi hai aspettato oggi..."

"Erick...ciao... si... scusa...giornata da dimenticare..."

"A giudicare dal fiatone 'ci stai dando dentro' o sbaglio?"

"Avevo una persona arrogante, presuntuosa, piena di sé da smaltire.."

"Il ritratto del mio capo insomma..."

"Divertente questa, la tua giornata?"

"Mattinata all'insegna della leggerezza, pomeriggio da incubo"

"E Mary che dice?"

"La mia dolce fidanzata? Capisce al volo dal tono di voce che giornata ho avuto, e come sempre, anche stasera mi concede la mia ora di libertà per correre. Quindi adesso ti saluto. A domani, ci si vedeee".

"Ciao Erick, buona serata!"

Proseguo ancora per una decina di minuti, poi quasi all'uscita del parco diminuisco l'andatura fino a fermarmi, un po' di respiri profondi, un po' di stretching per le gambe, ora attraverso e torno a ca...

"Signorina Winter buona sera!"

"Signor Cruise?"

"Esatto!"

"Buona sera! Io devo andare, mi scusi".

"Capisco che possa esserci rimasta male per quello che stamattina si è cercata, ma a cosa serve ora scappare?"

"Io.non.sto.scappando. E soprattutto non mi sono cercata un bel niente. Sono fermamente convinta di aver fatto il mio lavoro al meglio. Cosa fa la mia collega? Favorisce gli uomini d'affari? Beh non mi riguarda, inoltre, Mister acidone forse non si è reso conto che sono in tenuta da corsa e che sono parecchio sudata... motivo per cui ho fretta di voler raggiungere la mia auto per tornare a casa a farmi una doccia! Tutto qui"

"Come siamo permalose... non ci è ancora passata vero? Brucia essere rimessi al proprio posto"

"No signor Cruise, non ha capito nulla, brucia il come sono stata rimessa al mio posto, non il perché, e ora se vuole scusarmi..."

Lo sorpasso attraverso la strada, incurante delle macchine.
Una volta in auto metto in moto.
Solo arrivata davanti a casa tiro un sospiro di sollievo.
Entro, e mi preparo un bagno caldo. Oreo, mi saluta miagolando, gli servo la scatoletta nella ciotola, ma la ignora, si avvicina sfregandosi e miagolando insistentemente.

"Oreo sei un coccolone, vieni qui micione"

Questo gatto è con me da quando mi sono trasferita in questa città, è l'unico che capisce quando ho bisogno di coccole e quando invece ho bisogno di star sola perché potrei disintegrarti con la forza del pensiero.

"Ti adoro Oreo"

Suonano al portone. Osservo dal videocitofono:

"Chi è?"

"Signorina Tessa Winter?"

"Sono io"

"Ho un pacco per lei!"

"Chi lo manda?"

"C'è una busta chiusa, quindi non sono in grado di dirle nulla. Che fa il pacco lo ritira o lo respinge?"

Sono una donna, ovviamente vince la curiosità...

"Salga pure, sono al sesto piano!"

"Perfetto"

Firmo la ricevuta, ritiro e resto in contemplazione del delizioso pacchetto... a noi due. Scarto con convinzione e resto basita. Davanti ai miei occhi molteplici prodotti della Cucun in formato maxi.

Chi può essere? E come lo sa? Devo leggere il biglietto:

"Semplicemente per scusarmi."

Istruzioni per l'uso: per lavarsi, bagno delicato idratante, e, una volta asciutta crema defaticante. Per il trucco... ha buon gusto da sola, quindi può autogestirsi. La stanchezza sparirà in un attimo"
Ian Cruise. CEO Cruise Corporation. 

Ma tu guardo sto megalomane, pieno di sé. Ian Cruise mi hai stancata. Tornerà tutto al mittente domani stesso. Questa storia deve finire.
Io non sono una tua proprietà, ne una tua persona, quindi non mi puoi gestire a tuo piacimento.

Lascio tutto sul tavolo e mi infilo in vasca a farmi coccolare dall'acqua calda...

Devo ammettere che iniziare il lavoro con il turno pomeridiano, ha i suoi vantaggi, ho dormito fino alle 9.00, ho fatto una super e lenta colazione, ho sbrigato qualche faccenda e ora sono  alla 'Real go':


"Buongiorno in cosa posso esserle utile?"

"Devo spedire questo pacco: Alla cortese attenzione del signor CEO Ian Cruise presso la Cruise Corporation"

"Dia pure a me."

"Vorrei che arrivasse in giornata..."

"C'è una tariffa extra d..."

"Ok, non mi interessa, ecco la mia carta di credito".

Pago, prendo la ricevuta ed esco felice come una pasqua.

La giornata trascorre frenetica, alle 21.00 chiudo lo studio e torno a casa.

Nonostante sia stata una giornata proficua, non mi spiego il perché, ma mi sento agitata, eppure ho fatto tutto ciò che dovevo... non capisco... non sarà che... oh sì invece... sarà che non vedo l'ora di vedere la faccia super contrariata del signor CEO domani  mattina... credo sia inutile continuare a fantasticare, una buona dormita ora è quello che ci vuole per essere carica al massimo domani...

"Oreo vieni a nanna? Andiamo micione..."

Mi segue già mezzo addormentato, salta goffamente sul letto e si accoccola ai miei piedi fusolante.

"P.S. You and Me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora