LII

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SCHERZETTO!!!!
LA STORIA NON SI È AFFATTO CONCLUSAAAAA
CI SIETE CASCATI😂😂
Godetevi questi capitoli, perché non so di preciso quanto manca alla fine "vera" della storia. Scrivo di getto, giorno dopo giorno, quindi non so darvi informazioni specifiche.
Spero che il capitolo vi piaccia, al suo interno vi è una scenetta un po' hot, quindi, se volete, potete saltarla. Non ho potuto leggere il capitolo per correggerlo, dato che devo studiare, ma lo farò questa sera o domani.

Inoltre volevo informarvi che da poco la storia d'amore che ho scritto circa un anno fa "Fammi Rinascere" è disponibile SOLO in formato digitale su Amazon, Feltrinelli, Kobo Books e BookRepublic
Potete iniziare a leggerla qui su Wattpad, ma ho eliminato alcuni capitoli, se vi incuriosisce, potete benissimo acquistare l'e-book, ne sarei entusiasta.
In bio troverete il link di Amazon😘

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-Angel ❤️

Meredith

Eravamo tutti tornati nelle proprie dimore, dopo esserci congratulati con i nostri alleati, avevamo deciso di organizzare un banchetto in onore della nostra vittoria. Eravamo, o almeno io, ancora scombussolati da ciò che era successo.

Mi guardai allo specchio, mentre giocherellavo con la spazzola che stringevo tra le mani. Ero ritornata a casa, tutto era finito, Caleb era stato ucciso, ma avevo comunque paura, esattamente non sapevo di cosa.

Tale paura forse era alimentata dal pensiero di Abel, avevo ancora paura per lui. Le scene del combattimento si ripetevano nella mia mente.

«Come mai siete così seria?»

Sobbalzai al suono di quella voce e lo osservai fermo sullo stipite della porta con le braccia conserte. «Seria? Non direi proprio.»

Si avvicinò a me con passo sicuro e ciò mi portò alla mente le prime settimane in questa dimora. Sembrava l'Abel di sempre, sicuro e privo di difetti, ma sapevo che nel cuor suo soffriva per suo nonno. Era un punto di riferimento per loro.

Si abbassò alla mia altezza e sussurrò: «siete sicura? È da quando siamo tornati che siete giù di morale, dovreste essere felice, abbiamo vinto!»

«Lo sono, ma...», mi concentrai sul suo viso e un'irrefrenabile voglia di baciarlo si insinuò in me. Era da tanto che lo desideravo, ma non volevo fare mosse avventate, forse non sentiva psicologicamente pronto.

«Ma?», mi incitò.

«Ma sono...in ansia per questo banchetto, non so cosa indosaare», improvvisai, ma sembrò credermi.

Sorrise, alzandosi e stiracchiando le gambe, «qualsiasi cosa indosserete, sarete perfetta.»

Arrossi lievemente e sorrisi, ringraziandolo mentalmente. Mi fissò per i secondi successivi, squadrandomi ogni centimetro del viso, stessa cosa feci io. Ci stavamo divorando con gli occhi, ma nessuno dei due face nulla.

Sentimenti OscuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora