XLVII

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Abel

Avanzammo nel cuore della notte presso la residenza di mio nonno. Lì avremmo trovato tutti i vampiri che si erano alleati, mentre i meno nobili si esercitavano nel combattimento. Il giorno passato, esattamente nel tardo pomeriggio, Caleb fece la sua comparsa, invitandoci a raggiungerlo il ventisette agosto nella pianura oscura.

La paura era percepibile, ma onestamente non ne avevo; la mia unica speranza di rivederla, era tramite quello scontro. Ero migliorato notevolmente con i poteri demoniaci e mi sentivo più carico che mai.

Arrivammo nella dimora di mio nonno, dove vidi in lontananza centinai di vampiri che dialogavano tra loro. Mancava ormai un giorno e tutti cercavano di non pensare negativimante. Entrammo nel salone, dove trovai tutti i nobili con un mucchio di mappe in mano.

«Nipoti miei, stavamo attendendo solo voi», ci raggiunse il nonno, focalizzando l'attenzione su di noi.

«Scusate il ritardo, come procedono le ricerche?», chiese William.

«Molto bene, questa mattina, la pattuglia in carica, ha trovato un passaggio segreto nella grotta indicataci dalla strega», disse un vampiro a me sconosciuto, «ho dato loro l'ordine di non inoltrarsi più del dovuto, ma mi hanno accertato che hanno visto una luce proveniente dal fondo del passaggio. Penso che quel passaggio conduca direttamente nella sua dimora e ci potrà essere molto utile.»

«Benissimo!», esultò il nonno, poggiando le mani sulle due mappe distese sul tavolo. «Noi saremo qui», indica la parte più inoltrata del bosco, dove alle spalle vi è una vasta pianura mai raggiunta dal sole, ecco perché veniva chiamata pianura oscura.
«Abbiamo a nostra disposizione un gran esercito e, mentre noi ci intratteniamo con Caleb, inviamo dieci vampiri a far irruzione nella dimora. Probabilmente Caleb non si farà scrupoli e porterà con sé tutti gli uomini a sua disposizione.»

«Più che uomini sono mostri», dissi a denti stretti.

«Abbiamo provveduto anche a questo piccolo dettaglio. La strega ci permetterà di vederli, ma l'incantesimo durerà solo tre ore.»

«Avete pensato proprio a tutto, i miei complimenti», annuì William.

«Siamo riusciti a prevenire ogni inconvenienza grazie a voi, siete stati molto utili nella comunicazione delle informazioni.»

«Abbiamo solo fatto la nostra parte», sorrisi, «siete informati anche sul mio legame? Caleb la tiene prigioniera e intenderà usarla a suo vantaggio.»

«Si, lo sappiamo, state tranquillo non le faremo nulla.»

Concordammo sugli ultimi stratagemmi e, subito dopo, mi recai con William dalla strega. Aveva usato la magia su tutti e mancavamo solo noi. Sperai solo che funzionava, sarebbe stato un bel problema se non saremmo stati in grado di vederli.

«Sedetevi qui», mi disse, dopo aver praticato l'incantesimo su William. Successivamente, con un rapido scatto, mi afferrò il viso e posizionò i pollici sulle palpebre chiusa.

Mormorò qualcosa nella lingua antica della magia e premette su esse. Un bruciore indiescrivibile mi fece stringere i denti, ma resistetti. Il bruciore, dapprima potente, si affievolì lentamente, mentre la donna ripeteva le stesse parole.

Dopo cinque minuti, mi permise di aprire gli occhi. Non vi era differenza nella mia vista, ma mi assicurò che avrebbe funzionato.

Feci affidamento alle sue parole, anche perché non avevo scelta. Raggiunsi William nella sua stanza, dato che il nonno aveva delle stanze esclusivamente nostre. Lo trovai a fissare il fuoco.

«Avevo dimenticato il cambio di temperatura con l'ambiente esterno. Ricordi quando torturammo quella strega?»

Ridacchiai leggermente, «eravamo solo dei ragazzini, odiavamo il caldo e la costrinsimo a fare un incantesimo. Ricordo quando Meredith si chiedeva com'era possibile che facesse tanto freddo all'interno; non le ho mai detto la verità, mi faceva ridere la sua espressione infuriata.»

«Da allora siamo cambiati molto, non pensavo esistesse l'amore, né tantomeno il bene; adesso darei la mia vita per Leila e lotterei per Meredith.»

«Il tempo ci da esperienze e queste ci donano saggezza, tutti cambiano con il tempo.»

«Hai ragione. Sono veramente orgoglioso di te, sei stato molto bravo con la tua parte demoniaca e spero continuerai sempre a migliorare.»

«Perché mi stai dicendo questo?»

«Non sappiamo cosa succederà domani è volevo dirtelo.»

«William», lo ammonii, «a casa c'è Leila che ti aspetta, non puoi non tornare. Andrà tutto bene, te lo prometto, torneremo tutti a casa e Meredith sarà con noi.»

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Grazie milleeee
-Angel ❤️

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