👑 Chapter 11

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La riunione non vuole proprio finire: due capi del cartello che si contendono il potere nella mia città sono seduti ai lati della mia scrivania.
È tutta la sera che discutono, e io li ho lasciati fare.
In qualunque altro posto sarebbe finita con uno spargimento di sangue, se anche solo si fossero trovati nella stessa stanza. Ma qui non oserebbero. Se vogliono fare affari a New Orleans, o passano da me o niente.
So già quale accordo verrà siglato prima che lascino la stanza, perché
l' ho deciso ieri. Non mi importa che i messicani pensino di essere onnipotenti. Nella mia città c' è solo un re: io.
Governa con la paura, ottieni rispetto con le azioni.
Questo è ciò che ho fatto per quasi vent'anni, da quando questa perla di saggezza mi fu impartita in punto di morte da un jefe del cartello che la CIA aveva messo a riposo a New Orleans. Quell' uomo mi accese nelle vene il fuoco che mi avrebbe portato ad assumere il controllo di un impero.
In seguito la mia vita è diventata qualcosa che io non avrei mai potuto immaginare.
CIA, NSA, FBI, DEA, ICE. Cartelli. Mafia. Yakuza. Bratva.
Ora lavoro con tutti, e la cosa più importante che ho imparato è che il potere è l' unica cosa che conta. Molti uomini hanno troppe debolezze per conservarlo a lungo.
V entra nella stanza e mi fa un cenno con la testa. L' eccitazione che ho tenuto a bada per tutta la notte emerge in un superficie, e io la ricaccio giù.
I messicani continuano a discutere, e io per la noia lascio vagare il mio sguardo verso il monitor sulla scrivania che mostra vari angoli della tenuta, in particolare la stanza dove
l' ho fatta portare da V.
Cercherà affannosamente un' uscita? V non mi ha scritto di aver avuto problemi prelevandola. Nessuna indicazione che abbia opposto resistenza.
Eccola. Si strappa il cappuccio dalla testa e i suoi selvaggi capelli rossi le ricadono liberi sulle spalle.
Stacco gli occhi dallo schermo e li riporto sui messicani che continuano a vociare. Con un orecchio ascolto, intromettendomi se necessario per mantenere la situazione a un livello civile, ma il mio sguardo viene attirato di nuovo dallo schermo. Non ha provato a togliere i libri dagli scaffali per cercare una via d'uscita.
Quanto meno è interessante, ma il suo fascino perderà il suo splendore con la stessa rapidità di tutte le altre volte. Dopo qualche anno a questo livello, tutto ha smesso di rappresentare una sfida per me.
Mi sono annoiato per quasi due decenni, e ora spero che una rossa focosa mi fornisca almeno qualche diversivo prima che io perda interesse del tutto.
È il momento di concludere questa riunione. L' hanno tirata abbastanza per lunghe.
Studio gli uomini seduti alla mia scrivania con disgusto. Sono due dei boss più temuti del traffico messicano di droga. Potrei giustiziarli entrambi nel mio ufficio e nessuno potrebbe toccarmi.
Quando ti guadagni la reputazione di non avere limiti né debolezze, e di essere pronto a inondare le strade di sangue, le persone non testano i tuoi confini né infrangono le tue regole.
Avrei voluto che Keira Kilgore opponesse maggiore resistenza. Credevo che il suo temperamento di rossa irlandese potesse uscire ruggendo in superficie, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Decisamente deludente.
Riporto la mia attenzione sui due uomini, almeno finché lei non si gira ad affrontare esplicitamente la videocamera, come se avesse trovato l' obiettivo e sapesse che la sto guardando.
La sua espressione si carica di sfida mentre si allunga verso la cintura di quell' orribile trench. Guardo con crescente interesse.
Quando lo fa cadere dal corpo, lasciandolo scivolare sul pavimento, il mio cazzo si drizza contro la fodera di seta dei pantaloni.
Scopa.
Me.
Un sorriso mi increspa le labbra.
Forse non sarà una delusione.
Mi ha totalmente distolto dalla conversazione in corso davanti a me, però, è questo è inaccettabile. Prolungherò l' attesa.
Non ha importanza che lei sia in piedi completamente nuda nella mia biblioteca, a parte le scarpe con il tacco alto che le ho mandato, e che tenga la testa alta e orgogliosa.
Aspetterà. Gli affari hanno sempre la precedenza.
Poi lei si gira, catturando ancora la mia attenzione.
Il mio uccello scatta di nuovo mentre lei mi offre una chiara vista di quel culo perfetto che ora possiedo.
Alla base della schiena, nella zona dei tatuaggi ci sono lettere in stampatello che non ricordo di aver letto nelle informazioni ricevute su di lei, e che sono sicuro di non aver visto in foto.
Con un movimento del polso clicco sul riquadro e ingrandisco l' immagine, ignorando completamente la discussione dei messicani.
Un ringhio mi sale in gola e il fuoco mi arde nelle viscere quando distinguo le parole:

SONO SOLO MIA

Keira Kilgore, è proprio vero che non sei una delusione. Vediamo quanto dura.
Ha ufficialmente distrutto la mia concentrazione e per questo pagherà, ma la riunione è finita. Mi alzo.
"Gustavo, tu prendi l' eroina e la marijuana. Eduardo, tu prendi la coca, le pasticche e la metanfetamina"
I due uomini girano la testa di scatto verso di me.
"Ma..."
"Gustavo, vuoi vedere la tua amante stasera? Perché se dalla tua bocca esce un' altra maledetta parola, ti pianterò una pallottola in testa e a lei manderò il tuo uccello in una scatola". Lui fa scattare i denti, e io guardo verso Eduardo.
"Qualcosa da dire?"
"No la mia organizzazione farà funzionare la cosa"
"Bene, allora qui abbiamo finito".
Sposto gli occhi sul monitor e sulla donna che tiene le braccia incrociate dietro la schiena, i due medi ben in vista.
Le narici mi si dilatano.
Nessun uomo oserebbe farlo, neanche quei due bastardi di fronte a me che hanno fatto penzolare corpi di innocenti dai ponti messicani anche solo per incutere paura.
A quanto pare il mio primo istinto su Keira Kilgore non si sbagliava. In lei brucia un fuoco che non ho ancora trovato in nessun' altra donna.
È ora d' incontrare il mio nuovo acquisto.

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