🌹 KING 👑 QUEEN 💎 DESIRE - 🌹 L' Impero Del Desiderio.

Chapter 48 💎

"Dove cazzo è andata?"
"Nel suo appartamento. È uscita e non ce ne siamo accorti perché... Be' ...guardavamo quello che stava succedendo nella stanza del Black Jack. Ma abbiamo cercato di metterci in contatto con lei non appena ce ne siamo resi conto" mi spiega L, uno degli addetti alla sala controllo, al telefono. "V sta già andando là. Non ha aspettato".
V si merita un aumento.
"Cosa cazzo è successo? Come ha fatto a uscire senza farsi vedere?"
L non ci gira intorno; sa che non accetto scuse. "Abbiamo fatto una cazzata noi, capo. Non l' avevamo sugli schermi perché non ha mai cercato di scappare. Non ci aspettavamo che lo facesse".
"Di questo mi occuperò dopo" ringhio e chiudo la chiamata.
Ora per me, niente ha più importanza di Keira.
Non leggo gli otto messaggi di V. Di sicuro se li avessi letto prima, o se avessi risposto alle telefonate dalla sala controllo, avrei scoperto già da un bel pezzo che se n' era andata, invece di cercare una valvola di sfogo alla mia frustrazione che non prevedesse di scoparmela fino a ridurla all' obbedienza.
Mi dirigo nel garage dove tengo le auto e afferro le chiavi della Porsche 918 Spyder. Non ho tempo da perdere e quella è la più veloce.
Il motore si sta già scaldando quando premo il tasto sul volante che mi permette di accedere al mio personale  circuito di telecamere. Quando il piccolo schermo sul cruscotto si anima, premo di nuovo il tasto, scorrendo varie schermate fino a che non compare la camera da letto
dell' appartamento di Keira. Aspetto qualche minuto e la osservo mentre trova la scatola e la scaglia contro il muro, maledicendomi. E poi mi maledice ancora, quando scopre cosa c' è dentro.
Sapevo che prima o poi sarebbe scappata, o che io stesso le avrei permesso di tornare a casa.
Sono stato tentato almeno un centinaio di volte di raccontarle che quella notte, al ballo in maschera, ero io. Ma sapevo che non mi avrebbe odiato di meno per questo. Allora perché lasciarle quella prova? Perché una parte di me voleva che lei conoscesse la verità.
Credevo che stesse aspettando me, non quel coglione di Brett. E la cosa brucia ancora.
Il motore romba e gli pneumatici della Spider fumano mentre schizzo fuori dal garage, piombando con un balzo sulla strada deserta. So qual è il tragitto più breve per arrivare
all' appartamento, perché negli ultimi mesi ci sono andato più volte di quante sono disposto ad ammettere: sarò anche violento, ma una cosa che ho capito negli ultimi anni è che la pazienza premia. E aspettare Keira è stato l' esercizio perfetto per imparare la lezione. Schivo qualche pedone e passo con il rosso a un semaforo, stringendo il volante e imprecando quando la macchina sbanda a una curva. Guido come un pazzo, guardando con un occhio la strada e con l' altro lo schermo. Quando Keira esce dalla camera da letto premo il tasto e visualizzo sul display
l' immagine del soggiorno.
Schiaccio l' acceleratore facendo urlare il motore, davanti a quello che vedo. Brett Hyde, quell' inutile pezzo di merda, è tornato dalla morte.
Ma so con assoluta certezza che questa sua seconda vita non durerà a lungo.