🌹 KING 👑 QUEEN 💎 DESIRE - 🌹 L' Impero Del Desiderio.

👑 Chapter 43

Oggi

Quel profumo. Quello stesso maledetto profumo che aleggiava nel mio ufficio dopo che Mount mi aveva consegnato il mio ultimatum. E quelle mani. Il modo in cui mi toccavano.
Ho rivissuto mille volte nella mia mente la scena del ballo in maschera per riuscire a godere, dopo che Brett si girava dall' altra parte, soddisfatto dopo appena qualche pompata, mentre io mi chiedevo cosa diavolo fosse successo all' uomo che mi aveva preso quella sera come se fossi di sua proprietà.
Tutte quelle somiglianze. I gemiti... I ringhi... Il modo in cui possedeva senza scusarsi. Il modo in cui mi scopava come avevo bisogno di essere scopata.
Sapevo che il matrimonio era basato su una rete di bugie, ma non immaginavo he la mia stessa decisione di sposare Brett fosse ugualmente basata sulla inganno. Mount in qualche modo doveva aver trovato quel biglietto. E aveva deciso di incontrarmi, quella notte. Come facesse a sapere chi ero o perché avesse deciso di farlo, non ne ho idea. Ma cosa cambia?
Niente.
Dopo gli ultimi giorni so che può fare vibrare il mio corpo meglio di qualunque uomo abbia mai incontrato, tranne uno. L' unica competizione aperta è con stesso.
Quel maledetto bastardo.
Io l' ho desiderato. Quella notte al ballo in maschera e ogni singola volta che mi ha toccato. L' ho implorato. E questo mi spinge solo a odiarlo di più.
Potrei ucciderlo.
Ma non posso ignorare il granito che ha coperto i suoi tratti quella sera, quando l' ho accusato di omicidio. Devo proteggermi.
Accendo la lampada sul comodino e fa la sua apparizione una pila di documenti che prima non c' era.
Il prestito della banca. La cambiale porta il timbro SALDATO con la data di ieri. La linea di credito. I termini del contratto. Tutto. Un debito di quasi due milioni di dollari, completamente saldato. Sfoglio i documenti: sto per impazzire e il mio stomaco è un groviglio di nodi.
È stato Mount. Non ho dubbi.
Quando arrivo in fondo alla pila, vedo un biglietto con la calligrafia che mi aspettavo di trovare nella scatola.

Ora il debito supera i due milioni.
Tu sei mia.
Sei libera di tatuartelo sul culo,
così non avrai dubbi nella mente.

Quello stronzo arrogante.
Lo ucciderò.
Apro di scatto il comodino, ma la cassetta di sicurezza dove tengo la pistola è sparita.
Mount.
A quanto pare, ultimamente la risposta a qualunque cosa avvenga nella mia vita è Mount.
Qualcuno batte dei colpi sulla porta del mio appartamento e io mi avvicino a grandi passi.
Combattere fino alla morte. Così sono entrata in questa storia, e così ne uscirò.
Faccio scattare le serrature e spalanco la porta. Fuori non c' è Mount.
"Mi sei mancata, Keira, ma ho saputo che io non ti sono mancato affatto".
Batto le palpebre, incapace di elaborare il fatto che il mio defunto marito si trovi di fronte a me. Vivo e vegeto.
Poi tutto diventa nero.