👑 Chapter 13

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"Allora cedimi subito il cento per cento della Seven Sinners". Si allontana e infila una mano nella tasca della giacca scura, estraendo un foglio di carta piegato. Io incrocio le braccia sul petto, prendendo improvvisamente consapevolezza di ogni centimetro della mia nudità.
"No. L' azienda è mia, è l' eredità di famiglia. È l' unica cosa che ho desiderato da sempre e, se credi che io sia abbastanza stupida da pensare che valga solo mezzo milione di dollari, ti sbagli".
Socchiude gli occhi. "Anche con il tuo carico di debiti? Completamente ipotecata com' è? Sei fortunata se accetto di prenderla e continuare a gestirla, invece di chiudere i battenti e vendere quegli alambicchi come rottami".
L' idea che la Seven Sinners venga smantellata solleva un' altra ondata di rabbia. "Non ti permetterò anche solo di pensare di mettere le mani sulla mia azienda. Non osare".
La mia risposta suona sarcastica... O forse solo stupida.
Mi aspetto che mi incenerisca con la sua ira, invece mi rivolge un sorriso compiaciuto.
"Al contrario. Io metterò le mani su tutto ciò che voglio". Estrae una penna dall' altra tasca. "Ma, se firmi questo, puoi andartene prima che io tocchi ogni curva del tuo corpo fino a conoscerlo meglio del mio. Prima che ti succhi quegli imbronciati capezzoli rosa. Prima che infili la mano nella tua massa di capelli per tenerti ferma mentre fotto quel tuo meraviglioso finché non gridi il mio nome".
Mi sforzo di inspirare, mentre lo guardo appoggiare il foglio e la penna sul tavolo con un gesto di sfida: la luce della lampada illumina il titolo
dell' ennesimo documento legale il cui solo scopo è rovinarmi la vita.

CESSIONE COMPLETA E IRREVOCABILE DEL DIRITTO DI PROPRIETÀ

Il fuoco che lui ha acceso mi invade il corpo, ma io lo odio.
Odio.
Una parola che non ho mai compreso veramente fino a ora, ma ora lui me
l' ha fatta capire fin troppo bene. La sensazione è fiscerale, mi stringe lo stomaco in una furia capace di domare le fìamme.
"Sai che non firmerò. La Seven Sinners è mia. I Kilgore l' hanno gestita per quattro generazioni e non sarò io a perderla".
La sua espressione compiaciuta si trasforma in calore incandescente. "La Seven Sinners rimane tua a una sola condizione: che tu diventi volontariamente mia. Sottomissione completa e consenziente, e questa è un' offerta irripetibile. Prendere o lasciare, Keira. Non ne riceverai una più generosa da me e sicuramente non riceverai offerte da qualcun altro".
Non riesco neanche a guardare quella sua faccia compiaciuta, così mi giro di scatto e inizio a camminare su e giù. E sono anche nuda, cazzo. Lui sa già che sono sua.
"Bastardo, questa non è una vera scelta. Chiunque mi conosce potrebbe rispondere al posto mio in un attimo. Io credo nella mia famiglia, nella nostra eredità, nel nostro whiskey. Nella tradizione. Nei miei dipendenti". La voce mi trema mentre suggello il mio destino e mi giro ad affrontarlo. "Non firmo. Hai vinto".
Voglio vedere il trionfo sulla sua faccia, così posso usarlo dopo per alimentare il mio odio, quando l'ho permetterò di contaminare il mio corpo.
I suoi occhi scuri mi squadrano con il calore della vittoria. Si allunga verso il foglio e lo strappa a metà, lasciando cadere le due parti sul pavimento.
"Sapevo che non mi sarebbe servito".
Bastardo. Si è preso gioco di me, mi ha dato un barlume di speranza per poi distruggerla.
Mount si accovaccia per afferrare il trench dal pavimento e me lo getta. "Copriti. Ora sei proprietà di Lachlan Mount, e mi aspetto che tu agisca di conseguenza. Elimina quelle parole dalla pelle prima che io ti riveda: non voglio leggere quella menzogna mentre ti scopo da dietro".
Proprietà. È così che mi vede. Come un giocattolo da possedere e usare.
Afferro il trench e ficco le braccia nelle maniche, lo abbottono e aggancio stretta la cintura. Questa volta tengo lo sguardo incollato al pavimento.
Le sue lucide scarpe nere di pelle mi compaiono alla vista mentre con le dita mi afferra il mento, costringendomi a incontrare il suo sguardo. "Il tuo orgasmo mi appartiene. Se anche solo ti tocchi senza il mio permesso, schiaffeggerò quella tua fica finché non mi implorerai di lasciarti venire".
Che razza di pervertito...
Sottraggo il mento alla sua presa, senza più preoccuparmi della mia sicurezza. Ha già avanzato le sue pretese, che altro potrebbe mai accedere? Inoltre, se pensa che glielo renderò facile...
M

i avvio verso la parete più lontana, perché le mie invettive migliorano quando cammino su e giù.
"Non sarai l' unico a dettare le regole qui, anch' io ho delle condizioni. Nessuno deve sapere. La mia famiglia. I miei dipendenti. Nessuno. Non voglio che il mio nome sia mai collegato al tuo".
Non mi fermo a riflettere
sull' intelligenza di ciò che sto dicendo, perché sono troppo incazzata per trattenermi.
Furiosa, mi giro e cammino nell' altra direzione, posando lo sguardo su qualunque cosa che non sia Lachlan Mount, almeno finché non ho finito di formulare le mie richieste.
"Stabiliamo un posto e un orario consensuale per incontrarci. Basta con l' autista che mi viene a prendere e basta con il cappuccio. Mi rifiuto. Non mi lascerai segni, non mi farai male e soprattutto non mi farai sparire quando tutto questo sarà finito, perchè giuro che la mia famiglia e i miei amici non te la faranno passare liscia".
Giro sui tacchi a spillo per vedere quanto lo ha fatto arrabbiare il mio discorso... E mi ritrovo o in una stanza vuota.
Se n' è andato.
Il bastardo è uscito? Così
all' improvviso? Senza neanche una parola?
Che figlio di puttana. Stringo i denti con una forza tale che la mascella mi
fa male.
Presa dalla rabbia, mi lancio verso il foglìo strappato sul pavimento. Avvicinando i due pezzi leggo le parole sotto il grande titolo.

Keira Kilgore non firmerà mai la cessione dei diritti della sua azienda a Lachlan Mount perché è caparbia, cocciuta e troppo fedele al concetto di tradizione di famiglia. Oltretutto lui non ha bisogno della sua attività commerciale perché avrà lei.

Bugiardo, pezzo di merda.
Non mi ha offerto una via d'uscita. Oppure mi conosce abbastanza bene da rendersi conto che per me non sarebbe mai stata un' alternativa valida. E questa ipotesi forse è anche più spaventosa, così rifletto sul patto che ho appena stretto con il diavolo.
Che scelta ho? Come potrei affrontare mio padre e dirgli di aver perso la società che suo padre e suo nonno prima di lui hanno costruito pagando con sangue, sudore e sacrifici?
Il mio corpo in cambio del mio orgoglio. Questo è l' accordo che ho raggiunto.
Odio Lachlan Mount.
Persino il suo nome mi causa fitte di calore, generate da una collega che non ho mai provato prima.
Odio il modo in cui mi fa sentire.
Odio che il mio corpo gli risponda.
Quando il caminetto ruota di nuovo e Scar torna con il cappuccio nero, la mia vocina sussurra un' altra verità.
Odio il fatto di desiderare che mi tocchi di nuovo.

🌹 KING 👑 QUEEN 💎 DESIRE  -  🌹  L' Impero Del Desiderio. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora