Chapter 100 🌹

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La mano di Lachlan stringe con forza la mia e io assorbo la sua energia, persino adesso che devo affrontare
l' innegabile shock dell' inganno messo in piedi da Magnolia.
Prima d' ora non pensavo che si potesse essere preda di due emozioni opposte. Sono grata che Magnolia mi abbia fatto incontrare Lachlan, ma provo un' indiscutibile sensazione di tradimento. Mentre da un lato mi dipingeva quest' uomo come più spaventoso del diavolo in persona, dall' altro mi spediva tra le sue braccia. Non poteva certo sapere come sarebbero andare le cose. Oppure sì?
Io... Io proprio non capisco.
"Non so se la mia migliore amica giocava a fare cupido o se voleva trasformarmi in una puttana".
Lachlan mi stringe di nuovo la mano e con l' altra mi afferra il mento.
"Non provare neanche a dirlo. Ci ha fregato entrambi, Keira. Da vera esperta. Ti ho detto che è la migliore in quello che fa per un motivo preciso. Lei mi conosceva. Sapeva cosa poteva piacermi, forse più di quanto lo sapessi io. E così ti ha messo sulla mia strada: aveva capito che saresti stata l' unica donna che avrei continuato a desiderare. Eri la droga perfetta. Ha scommesso che ne sarei diventato schiavo dopo un solo incontro, e aveva ragione".
Sono esterrefatta per l' ennesima volta negli ultimi minuti, e non solo perché mi sentivo esattamente così dopo quella sera. Desideravo di più. Ne avevo assoluto bisogno.
Cristo, il giorno dopo, ho sposato il tizio con cui pensavo di essere stata. "Non capisco le sue motivazioni, però. È questo che non ha senso". Ed è davvero l' unica parte che mi disorienta completamente. Si trattava di un altro caso in cui Magnolia sa sempre qual è la cosa migliore? O stava giocando alla roulette russa con la mia vita?
"Vorrei avere una risposta per te, ma non ce l' ho. Magnolia Maison non è arrivata dove si trova ora senza seguire una strategia. È intelligente.
Si muove con cautela. L' ho sempre rispettata. Ma devi sapere un' altra cosa importante".
Mi preparo a un' altra confessione che non sono certa di gestire. "Quale?".
Lo sguardo scuro di Lachlan si addolcisce, mentre con il pollice mi accarezza la guancia. "Due giorni dopo il ballo in maschera non riuscivo a smettere di pensare a te. A quanto eri stata fottutamente incredibile, reclamando quello che volevi, e allo stesso tempo concedendomi tutto".
Le sue parole mi accendono
nell' intimo, mentre i ricordi scorrono nella mia testa: la sensazione di tradimento si attenua, perché mi concentro sull' aspetto fondamentale, ossia dove mi ha condotto.
"Sono tornato da Magnolia e le ho detto che ti volevo ancora. Ma a lungo termine. In esclusiva".
"Davvero?" Lo shock mi fa sussultare.
Lachlan annuisce. "Certo che l' ho fatto. Quello che mi avevi dato e richiesto era veramente unico. Lei aveva raggiunto il suo obiettivo. Sapeva che mi sarei fatto accalappiare".
Torno a essere confusa. "Cioè, secondo te, si aspettava che avrei cominciato a lavorare per lei?".
"Non lo so, ma quando le ho girato informazioni sui termini e su come potevo comprarti...".
Quando arriccio il naso per quel termine, lui mette il broncio.
"Piccola ribelle, io ero fatto così. Le donne per me erano proprietà. Da possedere. Usare. E da dimenticare non appena le mie palle finivano di pulsare. Non posso cambiare il passato".
"Non occorre che quella parte mi piaccia".
Mi trafigge con lo sguardo. "Io ero fatto così, prima di te". Riprende, sottolineando ogni parola. "Non riuscivo a toglierti dalla testa. Ti sei insinuata nella mia vita. E hai cambiato tutto".
La sua confessione mi conforta, ma resta comunque il fatto che Magnolia mi ha mentito. Non è colpa di Lachlan, però, e non la scaricherò su di lui.
"Allora, cosa è successo quando glielo hai chiesto?".
"Magnolia ha detto he l' avevi fatto solo per quell' occasione. Che eri fuori dal giro, avevi bisogno di contanti e avevi accettato per un' unica serata".
L' oppressione che avvertivo sui polmoni si allenta appena.
"Quindi non aveva in mente di piazzarmi in giro".
Lachlan scuote la testa. "No. Non capisco perché l' abbia architettato, ma secondo me era sincera quando ha detto che eri una da una volta soltanto".
Voglio crederlo, ma adesso non so cosa pensare della mia migliore amica. Di certo non la ritenevo capace di una cosa del genere, perciò in questo momento è difficile fidarsi di lei sotto ogni altro aspetto.
"Come puoi esserne così sicuro?".
"Perché le ho offerto una fortuna per passare un' altra notte con te, e lei ha continuato a ripetere no".
Ancora una volta le parole di un uomo che in passato mi spaventava alleviano il dolore per un tradimento che scuote le mie fondamenta.
Poi intuisco il motivo per cui Magnolia non ha avuto scelta e lo ha allontanato.
"Non poteva organizzarti un' altra notte perché io ero scappata con Brett. L' ho sposato il giorno dopo spinta da quello che era successo al ballo in maschera. Pensavo che lui fosse te. L' unica decisione impulsiva della mia vita...".
Lachlan trattiene il respiro. "Vorrei essere andato da lei quella stessa mattina: così saresti stata mia fin dalla prima notte. Ero furioso quando mi ha detto che stavi per sposarti con un altro uomo e che eri fuori dalla mia portata. Non facevi parte del nostro ambiente: furono queste le sue parole".
"Non lo avrei mai sposato se avessi saputo...".
Con l' altro braccio mi cinge la vita e mi attira a sé, avvicinandomi le labbra al viso. "Non ti avrei lasciata andare, cazzo. Per nulla al mondo". Mi bacia e io mi lascio trasportare, assorbendo il suo calore e la sua convinzione. Quest' uomo, senza neanche saperlo, ha cambiato la mia esistenza. Quando mi libera il mento, lo guardo negli occhi.
"Se hai dovuto lasciarmi andare per via di Brett, allora tutto questo" indico lui e me "com' è successo?".
Assume un' espressione orgogliosa, più che di scuse.
"Niente è fuori dalla mia portata, Keira. Niente".
Devo costringermi a non sorridere per la sua arroganza. In mezzo a questo turbine di emozioni, una cosa è certa. Lachlan Mount non ha mai avuto dubbi su ciò che voleva: me.
I vari pezzi iniziano ad incastrarsi.
"Quindi tu... Hai fatto in modo he accadesse. Sei stato tu che da quel momento hai tirato tutti i fili". "Naturalmente. Di fronte a certi traguardi nessuno sforzo è eccessivo". Come posso fargliene una colpa? In quale altro modo poteva farmi innamorare di lui? Non riesco a immaginare un' altra strada che ci avrebbe condotto qui. E questo rende tutta la faccenda ancora più complicata.
Ripenso alle parole di Magnolia: mi aveva detto che dovevo difendermi e impedirgli di mettermi i piedi in testa. Che dovevo opporre resistenza. Sapeva che così avrei alimentato il suo interesse? Forse devo riconsiderare ogni affermazione della mia amica. Mentre rifletto, Lachlan prosegue il suo racconto.
"L' ho costretta a dirmi il tuo nome. Ti ho rintracciato, ho capito chi avevi sposato. E da quel giorno ho iniziato a tenerti d' occhio: mi sono documentato, ho studiato le debolezze di Brett, ho scoperto che ti ingannava. E poi ho aspettato...".
Si interrompe, lasciandomi impaziente di conoscere il seguito. "Aspettato cosa?".
"Che capissi da sola chi era veramente. Mi sono imposto di rimanere a distanza fino a quando non avessi tagliato i ponti con lui". "Perché attendere? Non è nel tuo stile". Provo a darmi una spiegazione, ma non ci riesco.
"Di solito no, ma tu eri diversa". Inclina la testa.
Ancora un po' confusa gli domando: "Stavi aspettando che toccassi il fondo per approfittarne?".
Scuote la testa. "No, al contrario. Ti volevo al tuo massimo".
"Ma se stavo crollando...".
"Non è così, Keira. Stavi imboccando la tua strada. Non credi che ci sia voluto un gran coraggio per decidere di finirla?".
Batto le palpebre due volte. Ha ragione. Scegliere di porre fine al mio matrimonio non è stata una passeggiata.
Ho lottato e mi sono tormentata a lungo. Faceva comunque un male cane ammettere quanto mi ero sbagliata, persino in un matrimonio così breve.
"Quindi hai osservato e atteso. Questo spiega come hai individuato il momento migliore. Quando sono andata da un avvocato e ho preso
l' appartamento, iniziando a sistemare le cose". Mi premo due dita contro una tempia mentre altri pezzi trovano il loro posto nel puzzle.
Se non avessi già un' emicrania, tutte queste riflessioni me ne farebbero venire una. "E quel pezzo di merda ha accettato di prendere il denaro e andarsene, sapendo che tu dopo mi avresti dato la caccia".
Lachlan non cerca di negarlo.
"Ho fatto quello che serviva per ottenere ciò che desideravo".
"Perciò in questa storia, fin
dall' inizio, il denaro non contava nulla...". Pronuncio le ultime parole sconvolta da questa rivelazione.
Lui alza una mano per infilarmi una ciocca di capelli dietro l' orecchio. "No, Keira. L' unica a contare sei sempre stata tu".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 25, 2019 ⏰

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