👑 Chapter 5

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"Cosa?" Chiedo, mentre il terrore dilaga di fronte a quell' imprecazione.
"Sto pensando". Magnolia alza una mano.
"Lo ha già fatto prima? Esiste un copione a cui fare riferimento?"
Lei scuote la testa. "No. Voglio dire, quell' uomo ha avuto molte amanti. In genere le fa venire da fuori".
"E...?"
"Dopo qualche mese spariscono. Come se non fossero mai esistite".
Penso a Richelle LaFleur, la ragazza della parrocchia che nessuno ha visto o sentito, e si diceva fosse stata la sua amante. Per quanto ne so, la polizia considera la sua scomparsa un caso irrisolto.
Il respiro accelera di nuovo. In qualunque modo io guardi la situazione, l' unico finale costante sembra la mia morte.
Magnolia mi scruta con attenzione, come se studiasse ogni mio tratto per la prima volta. "Dopo quel casino con Richelle non è più stato con una ragazza di qui".
"Perché deviare ora dal suo schema? Perché io?" Le parole che mi escono sono deliranti come il mio pensiero.
Magnolia scuote la testa. "Dio solo sa". La sua risposta non mi fa sentire meglio, poi lei si allontana verso il bancone per afferrare il cellulare.
"Devo fare una telefonata".
Mi lascia sul divano ed esce dalla stanza: io mi tiro le ginocchia al petto riflettendo sulle alternative. Mettere insieme magicamente cinquecentomila dollari. Prostituirmi con un uomo che ha ucciso o ordinato di uccidere, e le cui amanti spariscono. Oppure prepararmi a subire una morte orrenda, sapendo che anche i miei amici e la mia famiglia sono destinati a morire.
Tutto a causa di Brett.
Come ho potuto essere così stupida? Ci siamo conosciuti online, alla mia prima incursione nel mondo degli incontri in rete. Eravamo incredibilmente compatibili, il nostro primo appuntamento era stato un sogno. Ovvio che lo vedessi come
l' amore della mia vita. E la chimica? Alle stelle, almeno all' inizio. Sono stata io quella che ha parlato di fuggire, e lui ha detto che era l' idea più romantica che avesse mai sentito, così l' abbiamo fatto.
Era un genio della truffa.
Pensavo che fosse tanto interessato alla distilleria perché era la mia passione. Dopo che ci siamo sposati ha voluto anche partecipare anche alla gestione: saremo diventati una squadra inarrestabile, e questo mi elettrizzava.
Finché lo scoperto con l' altra: ecco spietato il suo scarso interesse a fare sesso! Era troppo impegnato a scopare qualcun' altra per voler fare un altro giro con me.
Era il momento di affrontare i fatti con onestà. Brett Hyde mi
imbrogliava: non aveva mai voluto far parte di una squadra. Voleva usare la distilleria per chiedere un prestito di mezzo milione di dollari a un uomo più spaventoso del peggior cattivo di Hollywood.
Non riesco a liberarmi dall' immagine di una donna che balla sul vetro frantumato finché il dolore è così terribile da spingerla a tagliarsi le vene.
È un mostro.
Mi stringe nelle braccia e qualche attimo dopo Magnolia ritorna.
"Ne ho disponibili solo centomila. Potrei prenderne in prestito altri duecento, forse due e cinquanta, dalle mie conoscenze, ma non riesco a metterne insieme cinquecento in una settimana".
Batto due volte le palpebre e fisso la mia migliore amica: sta parlando di darmi il denaro. "Non sono venuta per questo. Non potrei prendere..."
"Certo che non sei arrivata qui con la mano tesa, perché non sei quel tipo di ragazza, ma io lo farei, se potessi. Il tuo culo non è il solo a rischio, dolcezza. Se tu sei inadempiente, andiamo tutti a fondo con te".
Ieri mattina mi sono svegliata, come sempre, con la voglia di sfidare il mondo del whiskey e far diventare il Seven Sinners un marchio famoso. Oggi mi chiedo se tra una settimana sarò viva.
Tutto a causa di Lachlan Mount. No.
A causa di Brett.
"Gli ho già detto che non ho i soldi. Lo sa".
Magnolia annuisce, sfiorandosi il labbro inferiore con i denti. "Non mi sorprende. Quell' uomo sa tutto quello che succede in città. Ciò che mi sorprende è che gli vada bene farsi una fica come pagamento di un debito di mezzo milione".
Faccio una smorfia per quel linguaggio volgare, ma in fondo ho sempre rispettato il fatto che Magnolia chiami le cose con il loro nome.
"Ho sentito che accetta in cambio proprietà, case, barche, cavalli da corsa e auto... Ma mai una donna. Non è il suo comportamento abituale".
Gli ingranaggi del mio cervello si muovono lentamente, come ingolfati dal sovraccarico di informazioni.
"Perché deviare dallo schema?"
Magnolia inclina la testa di lato e mi studia. Sono un disastro, lo so. "Ti sei vista allo specchio di recente? Quando non vomiti l' anima, intendo".
Roteo gli occhi.
"Ke-ke, tu sei una bomba. Potrei trovarti un appuntamento ogni sera, anche due nel fine settimana".
"So che per te è un complimento, ma..."
"Ma... Niente! Hai tette, culo e quei meravigliosi capelli rossi che a un uomo fanno pensare che sentirà il fuoco quando ti avrà sotto di lui. Per non parlare dei tuoi occhi! Hai monopolizzato il mercato con la tua classe inarrivabile. E, in più, ne sei totalmente inconsapevole".
"Mi sembra chiaro che Brett non la pensava così". Non so neanch'io perché lo dico: il fatto che mio marito mi tradisse mi disgusta sempre di più. "Brett era una testa di cazzo e non ti ha mai meritata. Ora devo smetterla di preoccuparti di lui e iniziare a preoccuparti di Mount".
Mi stringo tra le dita la parte alta del naso. "Non so neanche da dove iniziare".
Magnolia appoggia le mani sui fianchi. "Ho la sensazione che prenderà lui tutte le decisioni, quindi questo non avrà importanza. Anzi... Forse questo è ciò che ti salverà il culo. Da quello che ho sentito, le altre sono state tutte docili e sottomesse...".
Scatto indietro tra i cuscini del divano. "Io non sono così".
Lei annuisce. "Hai ragione, e forse il motivo è proprio questo. Sei dotata di un fuoco e di un' insolenza che ben si accompagnano a quel tuo culo. Devi farne uso".
Non mi piace dove sta andando a parare, e la mia pancia lo sottolinea con un sussulto. "Seriamente, non ho la più pallida idea di cosa intendi".
"Quando sei Lachlan Mount nessuno ti sfida, nessuno ti tratta con arroganza. Qualcosa in te ha attirato la sua attenzione, me lo sento. Devi farne uso. Lavoraci. Non lasciare che ti metta i piedi in testa". La voce di Magnolia diventa un sussurro. "Non lasciare che ti spezzi, Ke-ke. Tieni stretto il tuo orgoglio e non mollarlo mai. Lui non saprà come gestirti".
Il pensiero di Mount che mi gestisce mi rivolta di nuovo lo stomaco. "Non c' è davvero altro modo? Nessun altro cliente...". Non riesco neanche a crederci, eppure sto valutando
quell' alternativa.
Magnolia distrugge la mia ultima speranza scuotendo la testa. "Sei già stata condannata. Lachlan Mount possiede il tuo culo, che se lo sia già sbattuto o no. Nessuno ti toccherà perché vorranno mantenere gli arti intatti".
"Mi ha dato una settimana. Troverò un' alternativa".
"È proprio questo particolare che mi sfugge. In genere, quando un debito con Mount è scaduto, è scaduto".
"Posso andare alla polizia? Non faranno qualcosa?".
Magnolia guarda verso il soffitto, come se chiedesse un po' di pazienza a un' entità superiore. "Per favore, dimmi che stai scherzando. Perché se hai deciso di giocartela così, siamo tutti morti".
"Quindi stai dicendo... Che devo farlo". Lei abbassa lo sguardo nel mio: avverto la gravità della sua espressione. "Non hai scelta. Almeno non una scelta con cui puoi convivere, comunque".
"E tu vuoi che io sfidi l' uomo che nessuno ha mai sfidato?". Dico con una risata strozzata. "Stai cercando di farmi ammazzare?"
Magnolia scuote di nuovo la testa, mordendosi il labbro e sollevando un dito. "No. Sto cercando di salvarti".
"Cazzo". Sussurro. Perché onestamente, che altro rimane da dire in questa situazione?"
"Ma c' è un' altra cosa a cui devi stare attenta, piccola".
Non voglio sapere dove andrà a parare, probabilmente lungo qualche altra strada buia e raccapricciante, ma sono costretta a chiederlo. "Cosa?"
"Quando hai così tanto potere come Mount, così tanto carisma, così tanta presenza, questo provoca delle conseguenze nelle persone".
"Non ti seguo".
"Ascoltami, Ke-ke. Sentimi bene". Il tono aspro mi comunica che non è uno scherzo. "Ti farà andare la testa in conflitto con il tuo corpo".
Il cuore scalcia di nuovo. "Non capisco cosa vuoi dire".
Magnolia emette un lungo sospiro. "Te lo spiegherò con parole semplici. Ti dirai che non lo desideri, che lo odi, e che tutto questo sta avvenendo contro la tua volontà, ma c' è qualcosa in quell' uomo che ti fotterà la testa e farà ribellare il tuo corpo contro di te. Me lo sento. Ricordati quello che ti dico, Ke-ke. Farà in modo che tu goda. Ti spingerà a desiderarlo".
La gravità del suo sguardo mi schiaccia contro il divano. "Non esiste cazzo. Impossibile". Scatto in piedi, le braccia lungo i fianchi, le mani strette a pugno.
"Cazzo, sì che è possibile. Ficcatelo in testa". Si avvicina e mi stringe una mano intorno al braccio: le unghie mi affondano nella pelle. "Non è una vergogna godere, se è ciò che serve". Le mie ragazze lo fanno sempre: un cliente bello da far girare la testa, che scoperebbero gratis, non sembra neanche lavoro". Mi irrigidisco sotto la sua presa. "Io non sono una delle tue ragazze". Parlo a denti stretti.
"Ma sei sempre una femmina, e la chimica non è qualcosa che puoi contrastare". Mi esamina dall' alto di un' esperienza che non riesco nemmeno a immaginare e allenta la stretta sul mio braccio. "Solo... Fa' attenzione. Non è come qualunque altro uomo tu abbia conosciuto. Qualsiasi cosa tu faccia, non mostrare paura. Non permettergli di fotterti il cervello. Tu sei forte. Continua a pensarlo. Ma se godi... Che male c'è ?" Magnolia scrolla le spalle e mi lascia andare il braccio.
"Non esiste proprio".

🌹 KING 👑 QUEEN 💎 DESIRE  -  🌹  L' Impero Del Desiderio. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora