Capitolo 46 - La scelta giusta

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Sabato

SOFIA

"Forza! Già siamo arrivate in ritardo... quanto ti ci vuole per prendere lo spazzolino e i trucchi?" domanda Ilaria dalla mia camera.

Cosa ha appena detto? Trucchi?

Esco di fretta dal bagno in cerca di spiegazioni, tanto che ho ancora la spazzola in mano, e per poco non riconosco la stanza dove passo metà delle mie giornate.
Le ante dell'armadio sono spalancate e intravedo la chioma bionda di Silvia mentre fa scorrere le grucce con i miei abiti appesi in cerca di... non so neanche io cosa. Nel frattempo Ilaria sta infilando dentro un borsone qualcosa come due paia di scarpe. O meglio i miei stivali scamosciati e le mie décolleté nere in pelle.

"Ma... che state facendo?"

Le sorelle si voltano di scatto verso di me e Ilaria mi fa segno di stare zitta, portandosi l'indice alle labbra.

"Shh..." risponde a bassa voce. "A te cosa sembra? Domani, o meglio tra qualche ora, è il tuo compleanno e credi veramente che sceglieremmo di trascorrerlo in pigiama?"

"Ehm... sì, dato che erano questi i piani. E poi perché stai bisbigliando?" domando senza capirci più niente.

"Coraggio, Sofia, compi diciassette anni non ottanta!"

"Ancora? Non ho voglia di divertirmi, ok? Mi basta passare una bella serata con voi... lontano da casa soprattutto ora che non sono più in punizione. In più domani pranziamo insieme qui a casa degli zii. Ci sarà anche Massimo e vengono a trovarmi finalmente mia sorella, Laura e Alessandro."

Questo significa tantissimo per me e saranno già il mio regalo più grande. Non ho bisogno di altro.

Ok, non è proprio la verità. Nell'ultimo mese avevo fantasticato su come avrei passato il giorno del mio compleanno con Michele e lui aveva lasciato intendere di avere in mente qualcosa. Invece mi trovo nella mia cameretta a cercare di non vedere svanito il mio programma della serata.

"Davvero? Ma Alessandro si porta dietro anche la sua fidanzata?" domanda con nonchalance Silvia.

"Sì, purtroppo" sospiro abbattuta. Giada non mi piace, non la vedo bene con Ale ma non voglio intromettermi nella loro relazione.

"Ah, peccato." commenta piatta lei.

Vedo che non sono l'unica a pensarla in questa maniera...

"Ragazze, vi ringrazio veramente ma voglio stare tranquilla stasera. Vi prego, restiamo a casa... solo noi tre." In pratica le sto supplicando.

La sorella minore ripone nel cassetto un pantalone nero elegante e la sua espressione comprensiva mi fa capire di aver colpito nel segno. Infatti annuisce e inizia a disfare anche la borsa appena riempita... ma ci pensa Ilaria a non darsi per vinta.

"Non possiamo, Sofia. Il fatto è che non siamo solo noi tre..."

"Oddio, è vero!" esclama Silvia battendosi un palmo sulla fronte. "Abbiamo chiamato anche Giorgia e Valeria e dobbiamo passarle a prendere tra poco."

E chi sarebbero queste due?

"Giulia e Vanessa, Silvia. Non riesci a ricordarti due semplici nomi" la riprende sbuffando Ilaria.

"Come? Ci saranno anche loro?" chiedo piacevolmente sorpresa.

"Sì, e forse si staranno già preparando. Quindi non puoi dare buca a quattro amiche in una volta sola." mi sfida Silvia, alzando un sopracciglio.

D'accordo. Non era questo che avevo in mente fino a cinque minuti fa, però ora non me la sento di far saltare una serata a tutte quante. Le due ragazze di fronte a me mi guardano speranzose e non riesco più a dire loro di no. Mi sentirei in colpa per anni.

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