Capitolo 31 - Una rivelazione inaspettata

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MICHELE

È stata la prima a visitare il mio appartamento e adesso è la prima ragazza a entrare in camera mia. Fa effetto vederla gironzolare tra le mie cose e non intendo in senso negativo, è una sensazione che non saprei descrivere a parole.

Nel frattempo osservo la stanza insieme a lei... alle pareti sono rimasti i poster dei miei giochi preferiti, quali "Call of Duty" e "Resident Evil". Mi ricordano i pomeriggi passati insieme a Christian, le sfide infinite che duravano fino alle ore più tarde della sera e mia madre che minacciava di staccare la corrente.
Invece ora il mobile della tv è quasi del tutto spoglio. Il televisore, la playstation e l'xbox li ho portati da me per evitare che finissero ricoperti di polvere. Sono rimasti solamente i miei modellini di auto... li scruta curiosa uno ad uno. Sempre pensato potessero far colpo, altro che la collezione di farfalle usata come scandente tattica di abbordaggio.

Terminata l'ispezione, la accompagno accanto alla finestra per metterla a conoscenza del mio carattere ribelle fin dall'adolescenza.

"Devi sapere che i miei erano tipi da coprifuoco... guarda, la vedi quella grondaia? Non appena sentivo il completo silenzio in casa, la notte ne approfittavo per uscire. Ma le porte sono sopravvalutate, vuoi metterei il brivido di un'arrampicata? Ero anche costretto a togliermi le scarpe altrimenti, con le mura bianche come il latte, mi avrebbero scoperto subito."

"Sei stato incosciente! Rischiare di farti male per-"

Sofia si blocca perché indietreggiando urta con il fianco la scrivania. Si gira per verificare eventuali danni e si accorge di una foto in particolare. Quando prende in mano la cornice in modo da verificare meglio, giuro che mi maledico da solo.

"Faceva parte della nostra compagnia di amici ed è così che ci siamo conosciuti" mi affretto a spiegarle.

La verità è che mi ero completamente dimenticato di nasconderla.

"Oh."

È il suo unico commento. Ci è rimasta male. Meglio dire, di merda. E chi non lo sarebbe? Al posto suo come minimo avrei dato inizio a una scenata di gelosia.

"Ascolta, mi ero perfino scordato che fosse presente nell'immagine. Puoi notare da sola che non siamo nemmeno vicini e che-"

"Faccio caso a come ti guarda, però... a-anche tu ricambiavi?" Balbetta, mentre me lo domanda.

Avanzo di qualche passo per rimettere a posto la foto e catturare il suo viso tra le mani.

"No, non avere dubbi a riguardo. Oltretutto neanche ciò che provava lei era amore. Non puoi capire è diver-"

"Non posso in quanto sono sciocca da credere che due persone non siano in grado fare soltanto sesso? Senza il minimo coinvolgimento? Non posso considerato il fatto che ho diciassette anni?" La voce è flebile.

Porca puttana. Sta andando tutto a rotoli. Ho bisogno di recuperare la situazione.

"Non è per quello e la mia non voleva essere una critica. Tu vivi di emozioni e sentimenti, Sofia. Sei pura e devi fidarti se ti dico che non potresti immaginare che accade sul serio qualcosa del genere. A me è successo fino a pochi mesi fa e-"

"Da quando ci siamo conosciuti sei stato con qualcun'altra? Francamente non credo che tu sia rimasto quasi due mesi senza sfiorare una ragazza."

Si sono invertiti i ruoli. Ora è il suo turno di interrompermi, indagare e sospettare di me. Sono consapevole che la ferirò con la mia confessione, ma ho promesso di non raccontarle bugie.

"Se intendi da quando ci siamo baciati la prima volta, a fine agosto, allora la risposta è sì sono stato con una ragazza" ammetto senza perdere Sofia che mi guarda con gli occhi lucidi.

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