Capitolo 45 - Chiarimenti

800 24 176
                                    

Giovedì

MICHELE

"Ti sei perso?" domanda scettico Giordano, trovandomi fuori casa sua.

Esatto, non ci credo nemmeno io. Eppure se davvero voglio provare a cambiare è arrivato il momento di affrontare ogni problema, quindi eccomi qui.
La persona con la quale ho avuto la pessima idea di prendermi gioco di Sofia mi fissa in attesa di una spiegazione. Si appoggia con una spalla alla colonna del cancello in ferro cercando di mostrarsi rilassato. Ma lui mi conosce e si aspetta una delle mie reazioni non proprio pacifiche. In effetti l'ultima volta che ci siamo parlati gli stavo mettendo le mani addosso...

"Sì, tanto tempo fa." Camuffo il fastidio con una battuta, ma non sono venuto per scherzare, perciò arrivo al dunque. "Volevo chiarire una volta per tutte."

"Mi fa piacere. Entriamo, tanto in casa non c'è nessuno."

Mi precede mentre apre il cancello e tira fuori le chiavi. Una volta dentro casa accende la luce per mettere fine al buio pesto e si dirige in salone senza invitarmi a parole.
Raggiungo subito il divano nello stesso istante in cui lui si avvicina alla finestra per spalancarla. Su questo siamo proprio uguali; so che sta per ricorrere alle sigarette per tenere a bada i nervi. Mi osserva in silenzio mentre ne tira fuori una dal pacchetto sul davanzale. Forse immagina che io stia per fare la stessa cosa, tuttavia ho di nuovo intenzione di smettere con quel brutto vizio.

"Allora, cosa vuoi sapere?" si informa Giordano.

"Perché l'hai fatto? Per quale motivo hai accettato l'assurda idea di Sofia, sapendo di metterla in pericolo, prima di tutto, e che era la mia ragazza? E non dirmi solo per Melissa, perché sai che sarebbe stato possibile trovare un'altra via visto che le idee non ci mancavano."

"Invece no, ti sbagli. Non lo avrei mai fatto se non avessi pensato che fosse davvero l'unica strada."

"Ti conosco troppo bene, Giordano. C'è dell'altro."

"Ok, forse all'inizio ho pensato che questo suo immolarsi per la causa fosse per Sofia un modo di alleggerirsi la coscienza. Ti ho detto che non le credevo... per me era impossibile che lei e le sue amiche non fossero a conoscenza della seconda vita di Alex. Te lo ricordi?" Faccio un veloce cenno con la testa solo per spingerlo a sbrigarsi. "Magari mi sarei fermato se tu mi avessi risposto in un certo modo a una specifica domanda" insinua sempre lui all'improvviso.

"Ma di che cazzo parli?" scatto non riuscendo più trattenermi. Adesso mi sto scaldando sul serio.

Se vuole perdere tempo con questi indovinelli posso direttamente mandarlo a fanculo. Non ha capito niente e nemmeno ci spreco il tempo.

"Ti ho chiesto se fossi innamorato di Sofia, qualche giorno dopo aver parlato con lei. Tu hai negato in maniera decisa, perciò mi sono detto 'Sì, sto per fare una cazzata però con il tempo gli passerà. Non tiene così tanto a quella ragazza' e invece sei stato proprio tu il primo a mentire."

Incasso il colpo senza dargli a vedere quanto mi abbia colpito. O almeno mi auguro di non essere tanto trasparente.

"Fammi capire, stai cercando di incolpare me? Scarichi le tue responsabilità e ti racconti questo per dormire serenamente la notte? Per una mia fottuta mia risposta?" Credo di aver battuto il record di imprecazioni nel giro di trenta secondi. "Vuoi farmi credere che se io ti avessi detto di amarla alla follia tu non avresti fatto niente?"

"Non ne ho la certezza, ma mi sarei fatto più scrupoli. Ascolta, non guardarmi così. Sappiamo che tra me e te il vero stronzo sono sempre stato io. Tu la maggior parte del tempo fai solo finta di esserlo. Quindi te lo dico chiaro e tondo, non puoi davvero accusarmi di aver provato di tutto per dare giustizia a mia sorella."

- Senza via d'uscita -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora