Capitolo 15 - Fiore maledetto

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Giovedì

SOFIA

Questa mattina riesco ad alzarmi per la prima volta con un briciolo di forze in più. Stasera torneranno i miei zii e posso finalmente stare con qualcuno che mi faccia sentire al sicuro.

Ne ho davvero bisogno.

Decido così di riprendere in mano un minimo la situazione. Apro la mia trousse e propendo per un trucco leggero... fondotinta e mascara, per dare un minimo di volume alle mie lunghe ciglia, sono sufficienti.
Siamo a fine settembre, ma il caldo non ci abbandona. Perciò indosso una canottiera bianca con sopra il mio cardigan preferito, quello rosa perla. Ballerine dello stesso colore, sotto ad un jeans chiaro attillato.
Devo averci messo più del previsto a prepararmi, dato che riesco a non perdere l'autobus per un pelo.

La sfortuna ci vede benissimo ed io sembro essere il suo bersaglio preferito.

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Appena arrivata a scuola, però, succede una cosa buffa.

"Ehi!" mi volto incuriosita.

Ho davanti un imbarazzatissimo ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Mamma mia, sembrano zaffiri.
Lo osservo per bene... non è molto più alto di me, fisico asciutto, ma ciò che attira la mia attenzione sono i suoi piercing.
Uno al naso e l'altro al sopracciglio sinistro. Non sono mai stata vittima del loro "fascino", eppure non stonano sul suo viso.

"Ciao! Ti prego, potresti reggermi il gioco? Sono due giorni che ti ho vista qui fuori e non ho praticamente dato tregua ai miei amici... quel gruppo dietro di me che probabilmente proprio ora ci sta fissando."

Mi alzo sulle punte per poter vedere dietro di lui ed infatti quattro/cinque ragazzi ci osservano incuriositi. Appena si accorgono che li sto guardando si fingono indifferenti.

"Hai ragione, siamo leggermente osservati!" Concordo.

"Che vergogna!" Confessa lui arrossendo leggermente. "Diciamo che mi hanno sfidato a parlarti e hanno scommesso che se avessi fatto questo-", dalla mano che teneva nascosta dietro la schiena mi porge una rosa. "Dicendoti che sei stupenda, tu mi avresti riso in faccia o tirato uno schiaffo!"

Invece si sbagliano perché mi viene da sorridere. Non mi aspettavo un gesto del genere e lo ringrazio, accettando volentieri il fiore in questione.

"Quando sorridi sei di una bellezza indescrivibile" dice lui a voce bassa.

Questo pensiero comunque deve essergli sfuggito involontariamente e lo capisco dal rossore più acceso che ora colora le sue guance. Il suo atteggiamento è in netto contrasto con il suo aspetto.

"Scusa, non sono riuscito a trattenermi. Lucas, comunque" scherzando, mi concede addirittura un inchino.

Non mi farò di certo ingannare di nuovo da qualcuno, ma decido di essere gentile.

"Sofia, piacere."

"Chiedere un bacio la prima volta che ci parliamo mi pare troppo. Tuttavia posso sapere se devo aspettarmi un gancio al volto da parte di qualcuno? Cioè, mi spiego meglio... sei fidanzata?"

Potrebbe sembrare una domanda innocente ma non per me.
Senza rendermene conto, mi volto verso il solito tavolo dove si siede Michele e per poco non perdo un battito. Quest'ultimo ha gli occhi puntati su Lucas e me e ci sta fulminando con lo sguardo.



MICHELE

Da una parte vorrei ridere. Quello sfigato non sa nemmeno che Sofia detesta i fiori.

"Qualcuno è geloso" mi canzona Valentina. Non riesce a farsi i cazzi suoi neanche volendo.

"Preoccupati di aggiornare il tuo profilo Instagram" sbotto.

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