SOFIA
"Veramente ancora non avevo finito di parlare" rispondo guardandolo in cagnesco.
"Invece sì. Forza, Christian, entra." Michele e le sue buone maniere vivono su due mondi paralleli, non si incontreranno mai.
Il suo amico intanto non trattiene una risata e da qui capisco che trova anche lui assurdo il comportamento del padrone di casa.
"Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo giorno. Grazie Sofia per averlo reso realtà." Christian spiazza entrambi con questa sua uscita.
Ha senza dubbio ascoltato una buona parte della nostra litigata e chissà da quanto tempo era dietro la porta.
Nel frattempo posa la busta contenente, deduco, dei vari giochi per l'Xbox e con due falcate si posiziona al mio fianco."Non è che possiamo andare di là a scambiare due chiacchiere? Giusto un secondo" azzarda sempre Christian, abbassandosi alla mia altezza per parlarmi all'orecchio.
Non faccio in tempo a rispondere al suo invito che, neanche a dirlo, si intromette Michele.
"Stai scherzando? Christian, fatti gli affari tuoi, e ammira come sono stato gentile evitando parolacce rafforzative, e lasciala andare via"
"Ma io non voglio andarmene!" Ribadisco indispettita.
Restiamo a fissarci per un tempo indefinito, finché il nostro ospite non mi prende per mano e mi trascina letteralmente nella camera degli ospiti. Di certo io non mi oppongo, non lascerò questo appartamento fino a quando non lo dico io.
"Amico, mollala subito!" Michele grida dalla cucina, ma intuisco che sta scherzando.
"Sei geloso anche di me adesso?" sghignazza colui che ho sempre definito un gigante buono, prima di chiudere la porta. A chiave.
"Non guardarmi male, sai che sono stato costretto a farlo. Potrebbe entrare da un momento all'altro."
"Non è solo per quello che sono sorpresa" confesso mentre mi siedo su uno dei due letti singoli.
Sarà la seconda volta che metto piede in questa camera e mi accorgo di piccoli cambiamenti. Ha disposto anche qui una piccola libreria a muro, con mensole nere che sono disposte a forma di chiocciola. Davvero molto carina come idea.
In più nell'angolo in cui fino a poco tempo si trovava il secondo comodino, ora prende posto un modesto pouf a sacco color grigio in tinta con il copriletto.
Piano piano Michele sta lentamente creando il suo piccolo rifugio perfetto.
Sono contenta che i suoi progetti e i suoi sogni si stiano realizzando."Innanzitutto devo ringraziarti." La voce di Christian mette fine alle mie considerazioni mentali. "Ho sempre sognato di vedere Michele vittima di gelosia e lo sfotterò per il resto della vita. Finalmente potrò avere la giusta vendetta." Riesce a malapena a finire la frase che subito scoppia a ridere di nuovo. È costretto a togliersi anche alcune ciocche di capelli dalla faccia, dato che sta lacrimando e i capelli si incollano alle guance.
"Dici che è davvero geloso?" mi esce spontaneo chiedergli.
"In maniera tremenda, aggiungerei." Si schiarisce poi la voce, cercando di tornare serio. "Ascolta, vorrei solo darti un consiglio... secondo me vuole davvero migliorare quel lato del suo carattere. Avrai notato che tende spesso a dare ordini, come poco fa. Io dopo anni di esperienza ho imparato a tenerlo a bada, ma non devi lasciarti sopraffare. È qualcosa che purtroppo gli viene naturale e se non lo metti a posto tu se ne approfitta, anche involontariamente."
"Ci stavo provando... non me ne sarei andata finché non mi avesse ascoltato. L'altro giorno ha voluto chiudere lui per primo e adesso non ha il diritto di farmi sentire in torto se passo del tempo con un... un ragazzo, quasi amico. Non saprei neanche come definirlo, ecco. Non era un appuntamento o qualcosa del genere." Inizio a premermi i palmi sulle tempie per placare la confusione che regna sovrana nella mia testa.
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- Senza via d'uscita -
Romanzi rosa / ChickLitDA REVISIONARE Sofia: bella, talvolta diffidente, e brava ragazza di quasi diciassette anni. Ha perso i genitori in un incidente stradale due anni prima, tuttavia non è sola. Ci sono sua sorella ed il resto della famiglia a prendersi cura di lei. Fi...