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Ogni passo era sempre più lento. Alle sue spalle sentiva lo sguardo felice di Jaemin su di se, che quasi lo esultava come fosse il suo giocatore preferito di basket.

Proprio non riusciva a spiegarsi perché tentesse così tanto a lui, non solo era un caso perso, ma lo avrebbe sicuramente deluso, quando sarebbe tornato indietro, per dirgli...esattamente cosa?
Forse che lo aveva respinto, e lui neanche ci aveva provato, perché in realtà di lei gli piaceva soltanto il suo fidanzato?

Non gli importava nulla di Handong, e non aveva nessunissima intenzione di provarci con lei, non sapeva cosa dirle, e nemmeno cosa dire a Jaemin, una volta tornato indietro.

Aveva paura di parlarci, doveva ammetterlo. Paura di ricordare quanto potesse essere perfetta lei. Era tutto quello che Donghyuck non sarebbe mai stato, per Mark.

<<Handong>> disse semplicemente, freddo, quando gli fù davanti.

Da sempre si erano odiati, Donghyuck specialmente, non aveva mai tentato di nascondere il suo odio nei suoi confronti. Avrebbero potuto essere amici, se questa non gli avesse portato via l'unica persona capace di renderlo felice.

La ragazza alzò lentamente lo sguardo dal libro, palesemente sopresa, nel vederlo. Erano settimane che non avevano avuto occasione di battibeccare, e adesso Donghyuck gli si presentava davanti, come se nulla fosse, dopo giorni passati ad evitare sia lei che il suo ragazzo.

<<Donghyuck?>> chiese, incredula. Per un momento sembrò quasi dubitare della stessa realtà che li circondava. Era assurdo che Donghyuck parlasse con lei, lo era sempre stato, perché ogni loro conversazione finiva male, e questo li aveva spinti più volte ad ignotarsi <<Mi stai davvero parlando?>>

Donghyuck annuì, con un sospiro rassegnato.

Non avevano neanche iniziato a conversare, e aveva già voglia di laciarle dietro tutti i libri della biblioteca. Così, senza una ragione valida, solo perché era fottutamente troppo geloso, e non riusciva a sopportarla.

<<Siediti>> propose, dopo un bel po', ancora scossa per quel suo gesto improvviso.

Sembrava davvero intenzionata ad iniziare una conversazione civile, senza litigare, e senza fare battutine acide. La cosa quasi lo divertiva, perché tra loro due non c'era mai stato nulla che potesse anche solo lontanamente definirsi in quel modo.

Con un cenno del capo, Handong si affrettò ad indicandogli la sedia davanti,  invitandolo a sedersi, ma Donghyuck scosse la testa, rifiutando la sua offerta.

Non voleva starle di fronte. Non voleva guardarla negli occhi, e sentirsi colpevole nei suoi confronti, nonostante la odiasse con tutto se stesso.

Entrambi avevano sperimentato il corpo di Mark, lei più volte di lui, e non riusciva davvero a guardarla come avrebbe dovuto.

In quel momento si ritrovò a pensare quante volte Mark, aveva toccato i suoi capelli lunghi, mentre facevano l'amore?  Quante volte aveva baciato le sue labbra macchiate di rossetto? La sua pelle candida, molto diversa dalla sua, quante volte l'aveva assaporata? Era così assurdo che per un motivo così tanto stupido, non riuscisse nemmeno a guardarla? Immaginava perfettamente la scena della sua mente, anche perchè Mark, per stuzzicare il suo ex migliore amico vergine, gliela aveva raccontata diverse volte, solo per tormentarlo, inconsapevole dei sentimenti del più piccolo.

In quei momenti lasciava che le parole del suo migliore amico lo facessero a pezzi, anche se fuori continuava a sorridere, cercando di essere forte.

Sicuramente con lei non protestava, o non si pentiva mai di farlo, perché la amava. Donghyuck non poteva sopportare anche solo la sua voce nelle orecchie, o lo sguardo di quella ragazza su di se, quel pensiero lo tormentava.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora