Non aveva nessuna lezione a quell'ora. La sua ragazza invece si, e questo gli lasciava la possibilità di poter vagare per le aule, con le mani nelle tasche, ripensando a Donghyuck, senza sentirsi colpevole a causa della presenza di Handong, che gli stringeva la mano.
Non faceva altro se non questo, era diventato il suo punto fisso, pensare a lui. Era difficile, anche solo per breve tempo, concentrarsi su altro.
Donghyuck, Donghyuck, Donghyuck.
Solo questo nome, un sussurro tra i suoi pensieri, quando più si sentiva in pace con il mondo, bastava a destabilizzarlo.Per tanto tempo era stato cieco al suo amore, e al suo cuore spezzato. Aveva finto di non vedere le sue espressioni deluse, quando sceglieva lei, a lui. Ma adesso i suoi occhi erano spalancati, e vedeva benissimo tutto quello che aveva finto di non vedere, perché in passato doveva ammettere di averlo stupidamente reputato superfluo.
Il peso del suo amore gravava sulla coscienza di Mark, facendolo sentire colpevole. Sperava che Donghyuck prima o poi lo dimenticasse, che fosse felice, che il bisogno che aveva di lui andasse ad affievolirsi nel tempo, anche se questo avrebbe significato perderlo per sempre.
Questa volta lo aveva addirittura visto da vicino, lo aveva completamente scosso, con un solo sguardo. Non sarebbe mai più riuscito a togliersi quell'immagine dalla testa:
Donghyuck tremava, era bagnato a causa della pioggia, e sembrava aver versato più lacrime dello stesso cielo.Cosa stava passando in quei giorni? A cosa pensava? Come andava avanti? Mark avrebbe davvero tanto voluto saperlo, trovare il coraggio di chiedergli se fosse riuscito a stare bene almeno una volta, senza di lui.
Come faceva le cose, che una volta loro due erano soliti fare insieme? Mark si sentiva vuoto, tutte le volte che si ritrovava a pensare che era rimasto solo, senza il suo migliore amico.
Hyuckie lo aveva guardato, quando si erano scontrati, schiudendo le labbra, senza però dire niente, perché anche lui a corto di fiato. Nessuno dei due si aspettava quell'incontro, ed entrambi avevano tante davvero tante cose da dirsi.
Pochi centimetri tra i loro corpi li avevano divisi. Erano stati così pochi, in quel momento, quando in quelle settimane sembrava che guardandolo da lontano, fosse in realtà impossibile da raggiungere.
Con il tempo Donghyuck lo sarebbe diventato davvero, non sarebbe mai più riuscito a riportarlo indietro, o a convincerlo di meritare il suo amore. Mark non ne era molto sicuro, voleva davvero questo, perderlo per sempre? Se avesse continuato così, sarebbe inevitabilmente successo.
Donghyuck aveva esitato, prima di riuscire a trovare il coraggio di dirgli qualsiasi cosa avesse voluto avere il coraggio di dirgli, e alla fine, proprio quando pensava che avrebbe finalmente risentito la sua voce...era scappato via, perché troppo spaventato per riuscire nuovamente a parlargli.
Poteva biasimarlo? Infondo aveva ragione. Gli avrebbe solo spezzato il cuore, ancora una volta, aveva fatto benissimo a scappare.
Se gli avesse nuovamente ripetuto di amarlo, Mark si sarebbe sentito ancora più in colpa. Non voleva respingerlo ancora, aveva già fatto malissimo una sola volta, quando questo lo aveva fermato nei corridoi, o quando aveva scritto quel dannato biglietto, spingendolo a malincuore tra le braccia di qualcun'altro.
Si erano scontrati, guardati, toccati, e Donghyuck lo aveva amato, con i suoi occhi tristi e pieni di lacrime. Occhi che lo guardavano ancora con la stessa intensità, di quando si erano staccati dal loro primo bacio.
Sempre lo stesso amore, sempre la stessa tristezza. Non era cambiato nulla. Cominciava a temere che Donghyuck non avrebbe mai più trovato la forza e il coraggio di amare qualcun'altro, dopo che lui stesso aveva osato spezzare così il suo cuore.
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I Hate you, I Love you~Markhyuck
Fiksi PenggemarDonghyuck si confessa al suo migliore amico etero, già fidanzato, per poi venire respinto...il mondo è un posto orribile, pieno di finti etero! Lmao, scherzo.~♡ Buona lettura♡♡♡