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Renjun non era in biblioteca, quel giorno.

Jaemin si sentiva ancora disorientato.
Dove passava il tempo, quando non era in biblioteca? Doveva ammettere a se stesso di aver dato per scontato la corsa, e sbaragliarsi, anche se per uno motivo così tanto stupido, lo stava facendo impazzire. Forse Donghyuck aveva ragione...non lo conosceva abbastanza bene da poter avere delle certezze su di lui, e ciò gli faceva veramente male.

Si era innamorato. Lo sapeva, e non era come con Donghyuck, questa volta. Non erano qualcosa di semplice, quei sentimenti...erano qualcosa di molto più complesso ed intenso.

Si sentiva un tale stupido nel desiderare che gli dicesse ancora che lo amava. Sembrava che tutto il suo mondo stesse vacillando, in attesa di quel qualcosa che tornasse a calmarlo e stabilizzarlo, e davvero, era questo? Bastava solo questo, adesso?

Sperava solo che non fosse tornato a casa. Insomma, perché proprio quel giorno? Aveva tanto bisogno di lui, non poteva sparire in quel modo...avrebbe potuto inviargli semplicemente un messaggio, ma desiderava davvero di sentire quelle parole uscire dalla sua bocca.

Odiava dover girare ancora una volta per le classi vuote, alla sua ricerca. Tutti erano ovviamente già tornati a casa, e lui avrebbe voluto fare lo stesso.
Detestava la scuola, ed anche per questo non partecipava mai a progetti scolastici: il solo pensiero di restare rinchiuso in quel posto per più del necessario, con altri ragazzi, gli faceva venire voglia di vomitare.

<<Potremmo parlane a casa tua, sono occupato adesso>> propose una voce, e quasi non sospirò per il sollievo, quando constatò che lo avesse finalmente trovato. Il suo Renjun. Non era tornato a casa...ovvio, la scuola sembrava essere il suo posto preferito.

Jaemin restò a bocca aperta, nel guardarlo..aveva quasi dimenticato quanto gli piacesse, e quanto si sentisse inadeguato nel immaginarsi accanto ad un ragazzo così tanto affascinante e carino.

Renjun non sarebbe mai stato il suo tipo ideale, eppure gli piaceva comunque tantissimo, e questa cosa ancora lo spiazzava.

Stava posando alcune cose nel suo armadietto, mentre corrucciato, parlava con qualcuno al telefono rendendogli quel gestio incredibilmente complicato.

<<Jeno, te l'ho già detto, adesso non posso>> stava dicendo, esasperato. Era così tanto preso dalla conversazione, e da quello che stava facendo, che probabilmente non avrebbe dovuto disturbarlo...anche se quello che aveva da dirgli, per lui era veramente tanto importante <<ne parleremo a casa tua più tardi>> sospirò, provando a liquidarlo.

Il vederlo così tanto impacciato, lo fece sorridere. Renjun gli era sempre sembrato perfetto, in ogni singolo momento, mai avrebbe immaginato di vederlo mentre esausto, tentava di infilare del suo armadietto tutti i libri che aveva preso dalla biblioteca.

Stavano discutendo di qualcosa di importante? Possibile che in qualsiasi momento Jeno e Renjun fossero sempre "insieme"?

<<Ti richiamo io> fece improvvisamente frustrato, chiudendo così la chiamata. Era irremovibile, deciso, e qualsiasi cosa volesse Jeno da lui, non era disposto ad accontentarlo.

Non lo aveva mai sentito parlare in quel modo così tanto scorbutico...per un momento pensò di andarsene per non disturbarlo oltre, ma proprio quando si decise a farlo, questo si voltò per appoggiare la schiena contro il  suo armadietto finalmente chiuso e pieno di libri.

Un pesante sospiro uscì fuori dalle sue labbra, poi alzò lo sguardo, ed inevitabilmente lo vide.

Pensava che avrebbe mandato a quel paese anche lui, per quanto lo avesse visto arrabbiato poco prima, ma invece, sembrava soltanto sorpreso.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora