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Ecco. Probabilmente non sarebbe dovuto succedere, ed era tutta colpa di Donghyuck. Mark riusciva a percepire, anche solo guardandolo, quanto sbagliato si stesse sentendo in quel momento.
Avrebbe voluto avvicinarsi. Dirgli che non era colpa sua, e che era normale, temere di restare nuovamente da soli, ma purtroppo quello non l'avrebbe sicuramente fatto sentire meglio.

Sapeva che stava male, ma non era un semplice male. Si stava portando dentro troppe cose, ed anche adesso che si era riappacificato con il suo migliore amico, ancora si sentiva da schifo. Difficile spiegare il malumore, la paura di perdere qualcuno, o quel nodo che era rimasto lì, ancora a tentare di soffocarlo...non era passato un bel niente, anche se forse all'esterno sembrava fosse così.

Ne aveva parlato con Jaemin? Gli aveva confessato che ancora non si sentiva in pace con se stesso? Che stava ancora soffrendo, come se non fossero mai tornati amici? Che non riusciva ugualmente a sentirsi felice? Mark lo sapeva. Lo percepiva, e lo guardava, impotente.

Perché Donghyuck, invece di andarsene e tornare a casa come probabilmente avrebbe dovuto fare, fissava il vuoto, con lo sguardo più distrutto e devastato del mondo. Nella sua mente aveva nuovamente perso qualcosa di importante. Un altro colpo al cuore...

Non poteva fare proprio niente,  per il ragazzo che amava...se non andare avanti. Il problema era, come? Odiava troppo il pensiero di proseguire e lasciarsi alle spalle la persona più importante di tutta la sua vita.

Avevano quasi litigato, lui e Jaemin, e Donghyuck lo aveva sicuramente spinto a cercare delle risposte da Renjun. Se adesso era solo, e il suo migliore amico lo aveva lasciato in quel modo per andare a cercare quel ragazzo, era anche colpa sua e delle sue stesse parole...la sua gelosa, la sua paura di perdere ancora una volta Jaemin, lo avevano portato a quello.

Per un breve momento, pensò davvero di scrivergli, come gli aveva suggerito Handong, quello sembrava il momento sbagliato, per farlo. In realtà sembrava il momento sbagliato, per tentare in qualsiasi modo di aiutarlo. Avrebbe potuto solo rovinare ancora di più le cose...farlo stare peggio, e non voleva.

Quando lo vide voltarsi, pensò di scappare via, ma decise di restare immobile, ed aspettare il momento esatto in cui i loro occhi si sarebbero finalmente incontrati.

Non si sorprese della sua presenza, ma Donghyuck abbassò subito dopo lo sguardo, e deciso, senza alzare la testa, camminò verso di lui. Per un attimo pensò che volesse addirittura parlargli, ma in realtà gli passò semplicemente accanto, come fosse uno sconosciuto tra mille, e quello bastò a fargli desiderare di sparire nel nulla.

Non potevano decisamente andare avanti così. Handong aveva ragione: non aveva più niente da perdere. Aveva già perso tutto...

Capitolo breve e di passaggio

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Capitolo breve e di passaggio. Alla prossima, vi voglio bene~

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora