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"Vediamoci fuori, è importante. Vicino alla biblioteca. Donghyuck, non sto bene, davvero. So che sei arrabbiato con me, ma ho bisogno di te..."

Questo diceva il messaggio, e Donghyuck lo aveva riletto più volte. Quelle parole ci misero un'eternità ad entrare nella sua mente, inizialmente gli sembravano addirittura prive di senso. Le aveva lette distrattamente, preso dal ricordo di una vecchia emozione.

In passato Mark non gli scriveva quasi mai, per un breve momento aveva dimenticato che non poteva permettere al suo cuore di accellerare, come succedeva allora, adesso che non erano più niente.

Ora che capiva, e che aveva letto quelle parole con più attenzione, il suo istinto gli diceva di non andare. Ovviamente la sua ragione perdeva sempre, quando però si trattava di amore, gli ci era voluto davvero molta forza per riuscire a dirgli di stargli lontano.

Aveva lacerato il suo stesso cuore, nel farlo, e adesso...proprio adesso che sembrava la sua vita stesse tornando a valere qualcosa, pensava davvero di rirornare sui suoi passi?

Si. Lo pensava, e si odiava per questo, perché sapeva avrebbe fatto qualsiasi cosa, per Mark.

Inoltre sembrava stare veramente male, temeva gli fosse successo qualcosa di grave, e per quanto stesse tentando di ignorarlo ed evitarlo...lo amava. Veniva ancora prima di ogni cosa, non poteva fingere che non fosse importante, fregarsene, perché sapeva che lo avrebbe rimpianto.

Era importante, lo sarebbe stato anche dopo il loro ultimo saluto.

Doveva andarci, mandare al diavolo i suoi buoni propositi, e aiutarlo, perché contro una decisione presa dal suo cuore non sapeva proprio opporsi.
Se non lo avesse fatto, sapeva già che per tutta la notte sarebbe rimasto sveglio, a chiedersi se stesse bene, e a preoccuparsi inutilmente. Avrebbe così rovinato anche la serata di Jaemin, se il suo pensiero incessante, e i sensi di colpa, avessero iniziato ad assillarlo.

Lo aveva rivisto dopo settimane esattamente pochi secondi fa, e  aveva pensato che avrebbe perso la testa, ancora una volta, per lui. Non aveva notato se stesse bene o male, perché subito si era voltato, per paura che potesse ricadere dentro quella trappola.

Non ricordava quanto bello fosse, Mark, e quella sera gli era quasi letale. Gli era mancato. Come negarlo? E voleva vederlo? Diamine, eccome se lo voleva. Una parte di lui era però solo preoccupato per se stesso, perché sapeva che questo avrebbe rovinato giorni di sacrifici.

Mark aveva forse idea, di quanta forza di volontà ci volesse, per non cercarlo? Per non rispondere ai suoi messaggi su instagram?  Per non amarlo? La faceva così semplice!

Mark chiamava, come se nulla fosse...e Donghyuck? Correva da lui. Semplice ed ovvio.

<<Hyuckie, i tuoi già ti chiamano?>> gli chiese, divertito, Jaemin, guardando il "suo ragazzo", ancora fermo, a fissare lo schermo del cellulare.

Da quanto tempo si era paralizzato, e non se ne era reso conto? Era stata tutta colpa di quel suono inaspettato, e di quelle parole.

Aveva una suoneria speciale, per i messaggi di Mark, e da quando gli aveva chiesto di allontanarsi, non si erano più scritti nulla. Donghyuck pensava fosse perché volesse dimenticarlo, sospettava quindi che non avrebbe mai più risentito quel suono, lo stesso che lo aveva fatto sempre scattare, facendogli battere il cuore, perché associato a Mark.

Quante volte, negli ultimi mesi, aveva sperato invece di sentirlo, mentre piangeva? Forse per questo aveva "dimenticato" di cambiarlo, perché non voleva.

Come uno stupido aveva tirato fuori il cellulare, senza neanche pensarci, quasi come fosse stato riportato indietro, ai tempi della loro amicizia, da un semplice messaggio. Per un momento si era sentito addirittura felice.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora