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"Cosa starà facendo Donghyuck?" si chiese ancora, tormentandosi.

Non riusciva a smettere di pensarci, temeva la sola prospettiva di quei due, soli in un letto, e la sua mente era ferma, in uno stato di totale rifiuto: non voleva che Jaemin toccasse Donghyuck, sarebbe stato troppo. Già il solo ricordo delle loro labbra unite, lo faceva impazzire.

Donghyuck a letto era qualcosa di solo suo. Non accettava che qualcun altro oltre a lui, godesse di tutto quello che sapeva essere, quando faceva l'amore. Voleva che condividesse quei momenti solo con lui: la sua espressione, i suoi baci, i tocchi...ogni singola cosa di Donghyuck, era perfetta, e non voleva che anche Jaemin lo sapesse.

"Spero solo che non si stia veramente innamorato di lui..." pensò, aspramente. Non voleva credere che già lo fosse, dopo il modo in cui si era rassegnato, e gli aveva confessato di amarlo.

Se lo amava con così tanta intensità, era impossibile che già si fosse totalmente dimenticato di Mark. Doveva essere così, non poteva aver totalmente smesso di desiderarlo, e questo gli dava un po' di speranza.

Alzando lo sguardo, e puntando i suoi occhi sulla propria immagine nello specchio, non riusciva a riconoscersi. Quando era cambiato? Non si era mai abbattuto così tanto, e prima di allora non cedeva fosse possibile. Adesso però capiva che aveva letteralmente perso una parte di se, lasciando andare Donghyuck via con Jaemin.

Con quale prospettiva sarebbe dovuto andare avanti, adesso? Aveva appena perso il ragazzo che amava, e la colpa era tutta sua.

Era stato uno stupido, ad abbandonarlo, quella notte. Ma solo adesso aveva capito appieno quello che provava, e se solo avesse potuto ritornare indietro, non lo avrebbe mai più lasciato andare.

Era una tortura non sapere cosa stesse facendo. Vari scenari si erano dipinti nella sua testa, e tutti, uno dopo l'altro, andavano peggiorando: dai semplici baci a stampo, al sesso più appagante che avrebbe mai potuto avere Donghyuck nella sua vita.

<<Mark?>> lo chiamò la sua fidanzata, facendogli voltare piano la testa: questa era sulla soglia della porta, e lo guardava, con un sorriso malinconico.

Se nella realtà appariva, proprio come appariva nello specchio, allora sapeva di avere un'aspetto terribile,  in quel momento, e non poteva non biasimarla, per il modo in cui lo stava guardando.

<<Mh?>> chiese, distrattamente, tornando a guardare il proprio riflesso.

Vedere pena negli occhi della propria ragazza lo faceva sentire solo più patetico, preferiva quindi evitare qualsiasi contatto visibile possibile, con lei, anche perché proprio non sapeva come affrontarla.

L'aveva tradita ancora una volta.

La cosa assurda? Non si sentiva realmente in colpa, la sua mente continuava a pensare soltanto a Donghyuck, imponendolo come priorità assoluta. Non gli importava di altro, e quasi le dispiaceva per lei.

Era così tanto esausto, che avrebbe voluto solo liberarsi al più presto da quello stupido smoking, e infilarsi nel proprio letto, così da poter finalmente dormire, e fingere che fosse tutto stato un terribile sogno.

<<Guardami quando ti parlo, Mark>> lo rimproverò a quel punto, facendolo voltare. Non voleva che si arrabbiasse ancora di più, perché questo avrebbe solo peggiorato la situazione <<sono ore che tento di parlarti, ma continui ad ignorarmi. Basta così>> dichiarò, decisa, incrociando le braccia al petto.

Mark era sorpreso: sapeva di aver rovinato la sua serata, ma non credeva che lei potesse prendersela così tanto.
Anche se un po' la capiva, insomma, era andato da lei, e gli aveva semplicemente comunicato che sarebbe tornato a casa.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora