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<<Vuoi i biglietti?>> lo stuzzicò allora Renjun, sorridendo in modo poco rassicurante <<Non sono un tipo da relazione, ma se facessimo un patto a scopo sessuale? Potresti trarne beneficio>> suggerì. Non era serio, anche se non gli sarebbe dispiaciuto, provare a toccarlo almeno una volta.

Renjun aveva avuto così tante ragazze e ragazzi, non si era mai chiesto come sarebbe stato, avere una relazione. Credeva di non averne bisogno, dal momento che con il suo ultimo ragazzo era finita in modo piuttosto singolare.

Aveva lasciato che andasse via, perché alla fine non aveva mai avuto importanza. Niente aveva importanza, ai suoi occhi. Andavano a letto insieme, e non provava nulla, anche se diverse volte gli aveva detto di amarlo. Lo aveva mai sul serio amato? Probabilmente no, ma credeva sempre che bastessero quelle parole per creare una buona relazione, invece la colpa era stata tutta sua, perché era un totale incapace.

Pensava solo che il bello di un rapporto fosse solo nel sesso. Gli piaceva però tanto essere amato, era assurdo, non sapere in che modo ricambiare.

Era tanto necessario, amarsi? Non era più facile usarsi e lasciarsi andare indolore, o usarsi per attimo intensi e fugaci? Vedeva davanti ai suoi occhi un ragazzo che soffriva per sentimenti non corrisposti, come avrebbe mai potuto sembrare un sentimento invitante, l'amore, se a quanto pare faceva solo male?

Aveva importanza? Non aveva mai sentito il desiderio di essere amato. La sua vita era a dir poco perfetta, non mancava nulla.

Sul volto di Jaemin aveva fatto la sa comparsa un'espressione indecifrabile, dopo le sue parole. Non aveva ovviamente capito che stesse scherzando, a quanto pare, e per un breve momento restò a guardarlo, in silenzio.

<<Ah! Sei terribile! Per chi mi hai preso?!>> sbottò, guardandolo male. Sembrava quasi che fosse sul punto di ucciderlo sul posto, se solo non fosse stato il bravo ragazzo che era in realtà.

Tutte le volte che gli rispondeva male, Renjun ne era la causa. Lo stuzzicava troppo, e quasi gli piaceva far uscire fuori quel lato nascosto di Jaemin.

<<Una persona frustrata sessualmente?>> provò Renjun. Proprio non riusciva a smettere di prenderlo in giro, era troppo carino quando si corrucciava in quel modo.

Questa volta riuscì a vederlo alzare la mano, e prima che potesse schiaffeggiarlo come la volta precendente, gli afferrò il polso.

Jaemin sembrò abbastanza sorpreso, dalla sua velocità di reazione, e quasi non gli venne da ridere quando lo vide spalancare gli occhi.

Ora che aveva intrappolato il suo polso in una rigida presa, sembrava quasi che si sentisse chiuso in trappola.

Avrebbe dovuto ringraziarlo: gli stava impedendo di sentirsi nuovamente in colpa.

<<Yah! Lasciami>> si lamentò, cercando di liberarsi, e in risposta lo strinse più forte.

Non voleva lasciarlo andare, gli piaceva vedere la sua debolezza e la sua paura, in quel momento...sembrava così tanto fragile, una fragilità che pur odiando, non riusciva a smettere di ammirare.

Erano così tanto diversi, in quel momento riusciva a vederlo ancora di più: Renjun odiava il mondo a prescindere, era difficile scaturire il suo interesse, e teneva l'altro stretto tra le sue dita, perché lo faceva sentire vivo in modo assurdo.
Jaemin cercava invece in quel mondo orribele le cose più belle, perché quelle brutte lo ferivano.

Renjun era purtroppo una cosa brutta, ma a giudicare dal suo sguardo, cercava in lui del buono, qualcosa che andasse oltre la sua maschera.

Gli venne istintivo, avvicinere il viso al suo, per poter ammirare i suoi occhi color nocciola, capaci di addolcirlo poco a poco.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora