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Odiava vederlo con Handong.

Ne era geloso, ma non poteva farci nulla, voleva solo che Donghyuck fosse felice.  Condivideva spesso il suo dolore con lui, non c'era nulla di bello nel vederlo piangere, dal momento che aveva una cotta terribile per lui.  Se per farlo stare bene avrebbe dovuto reprimere il tutto, lo avrebbe fatto. 

Dire che vederli insieme gli facesse male, era dire poco. Poteva almeno ritenersi un bravo amico. Lo stava lasciando andare, tra le braccia di quella ragazza, reprimendo i suoi stessi sentimenti.

Gli piaceva Donghyuck. Gli era piaciuto dall'inizio, questo era abbastanza ovvio, e a sua detta, anche molto patetico.

Credeva che prima o poi gli sarebbe passata, la sua stupida cotta. Jaemin faceva sempre la cosa giusta, poteva accontentarsi della sua amicizia, almeno così avrebbe potuto vederlo sorridere, con qualcuno che amava.

A distrarlo dai suoi pensieri fu uno stridio, il movimento di una sedia che veniva spostata fastidiosamente, strusciando sul pavimento, e la presenza sconosciuta, e silenziosa, di un ragazzo, adesso comodamente seduto davanti a lui.

<<Sai che quello è occupato?>> gli chiese, cercando di essere gentile, per quanto in realtà non ne avesse nessuna voglia.

Non si voltò nemmeno a guardarlo, semplicemente continuò a tenere la testa appoggiata alla mano, focalizzando tutta la sua attenzione sul suo Donghyuck.

Era uno stupido, sapeva di esserlo. Prima spingeva Donghyuck tra le braccia di Handong, poi si ritrovava a mettere su il muso con un ragazzo che neanche conosceva. Era arrabbiato con se stesso, e non si preoccupava nemmeno troppo di nasconderlo.

<<Potresti alzarti?>> chiese Jaemin, ancora una volta, e anche se non lo guardava, provò ad essere più gentile, dal momento che questo sembrava non averlo per nulla ascoltato.

Forse era da maleducati, evitare di guardarlo, eppure era più forte di lui, voleva solo Donghyuck, in quel momento, era troppo teso per concentrarsi su altro. Avrebbe tanto voluto sapere cosa si stessero dicendo...

Sperava...sperava in cosa? Che tornasse, e gli dicesse "hey, non mi piace Handong. Ma ho capito di essere gay, ti andrebbe di provarci?"

Si, perché no? Magari subito dopo sarebbero andati pure a bere una cioccolata calda con la fata turchina, a dimostrazione del fatto che Jaemin in amore era proprio uno sfigato di propensioni gigantesche, e che il suo "principe azzurro" esisteva solo nelle favole.

Poteva solo illudersi, guardando Donghyuck, con l'amaro in bocca, e nient'altro.

<<Perché mai dovrei? Io non vedo nessuno>> protestò allora il ragazzo, facendogli voltare la testa nella sua direzione.

La sua voce era stata devastante, sembrava volesse prenderlo in giro, usando le sue stesse parole contro di lui. Jaemin si sentiva già uno stupido di per se, non aveva bisogno che qualcun'altro gli ricordasse di quanto fosse effettivamente solo.

Prima non aveva  prestato lui tanta attenzione, ma adesso il tono usato da questo lo innervosiva, perché troppo sfacciato, e anche troppo diretto e letale.
Parlava come se ogni parola fosse una frecciatina, dritta al cuore di Jaemin. Senza cattiveria, ma con una malizia troppo fastidiosamente vera.

Effettivamente aveva anche ragione, non c'era nessuno lì con lui,  ma Jaemin non poteva sopportarlo. Odiava pensare che il ragazzo che gli stava di fronte avesse veramente ragione.

Sperava che Donghyuck tornasse al più presto, a prendersi nuovamente il suo posto, dimostrando così che lui non era solo.

<<È...è in bagno!>> inventò, a disagio, senza neanche guardarlo veramente, perché non solo non lo conosceva, ma non era da lui raccontare bugie.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora